Crisi automotive, anche UILM Lario al presidio di Roma
Venerdì, a Roma, i metalmeccanici di tutte le sigle sindacali, uniti, hanno manifestato con forza le grandi preoccupazioni che stanno vivendo per le vicende legate a Stellantis e, più in generale, alla situazione drammatica che caratterizza il settore dell’automotive. Anche la Uilm Lario ha partecipato alla mobilitazione.
"Nel nostro territorio, fortunatamente - spiega Gabriella Trogu, segretario UILM Lario - le imprese non sono strettamente collegate all’indotto di Stellantis, tuttavia sono molte le preoccupazioni e le incertezze che, in generale, investono il settore, per effetto del processo di transizione ecologica, che prevede nel prossimo futuro l’abbandono del motore endotermico e la sua sostituzione con vetture elettriche".
I lavoratori lecchesi hanno fornito una buona risposta, seppure in un contesto che vede una presenza crescente di situazioni di cassa integrazione per rallentamento del mercato. Buona l’adesione in IHI, alla Fontana Group, alla Catra di Missaglia, dove hanno scioperato addirittura al 100%.
"Questo vuole essere anche un monito a Federmeccanica per il proseguo della trattativa sul Contratto Nazionale - aggiunge Trogu - bisogna andare nella direzione giusta. In caso contrario, una volta terminata la moratoria contrattuale, si andrà dritti allo sciopero generale di tutta la categoria per sostenere le nostre proposte e le nostre rivendicazioni".
"Nel nostro territorio, fortunatamente - spiega Gabriella Trogu, segretario UILM Lario - le imprese non sono strettamente collegate all’indotto di Stellantis, tuttavia sono molte le preoccupazioni e le incertezze che, in generale, investono il settore, per effetto del processo di transizione ecologica, che prevede nel prossimo futuro l’abbandono del motore endotermico e la sua sostituzione con vetture elettriche".
I lavoratori lecchesi hanno fornito una buona risposta, seppure in un contesto che vede una presenza crescente di situazioni di cassa integrazione per rallentamento del mercato. Buona l’adesione in IHI, alla Fontana Group, alla Catra di Missaglia, dove hanno scioperato addirittura al 100%.
"Questo vuole essere anche un monito a Federmeccanica per il proseguo della trattativa sul Contratto Nazionale - aggiunge Trogu - bisogna andare nella direzione giusta. In caso contrario, una volta terminata la moratoria contrattuale, si andrà dritti allo sciopero generale di tutta la categoria per sostenere le nostre proposte e le nostre rivendicazioni".