Garlate: in Oratorio 2 nuovi locali, grazie a un generoso 'lascito' di Mariella Panzeri
La sua scomparsa risale a quasi due anni fa: era il 26 ottobre 2022 quando Mariella Panzeri chiudeva gli occhi per sempre, senza far rumore, così come del resto aveva sempre vissuto, lasciando a tutti coloro che l'avevano conosciuta il ricordo di una persona per cui l'amore per il prossimo veniva prima di ogni altra cosa.
Ieri sera il suo nome è risuonato di nuovo all'Oratorio di Garlate, dove sono stati "inaugurati" due locali - la cucina e il salone con bar annesso - ristrutturati proprio grazie alla sua straordinaria generosità. Prima della sua scomparsa, infatti, la signora Mariella aveva stabilito con il suo testamento di lasciare quasi tutti i suoi risparmi a chi ne aveva più bisogno, dopo una vita vissuta un po' "dietro le quinte" - di certo mai in prima fila - ma sempre pienamente all'interno della comunità, fin da quando aveva contribuito a fondare la Biblioteca Civica e si era dedicata con incrollabile dedizione al Gruppo missionario, promuovendo in prima persona le adozioni a distanza, senza dimenticare l'impegno in varie associazioni e, appunto, in Parrocchia. Realtà, quest'ultima, a cui ha lasciato 10.000 euro (oltre a un appartamento), la stessa cifra che ha scelto di destinare, tramite singole e specifiche donazioni, a Padre Luigino, a due congregazioni di Suore con "casa" rispettivamente a Monza e a Spello, all'Hospice Il Nespolo di Airuno e al Comune di Garlate.
"Mariella non avrebbe voluto questa serata, perché da persona umile e schiva qual era ha sempre fatto del bene in silenzio" ha sottolineato don Matteo Gignoli, spiegando come la Parrocchia da lui guidata abbia optato a inizio anno per investire i fondi ricevuti nella sistemazione di due locali dell'Oratorio che non erano più stati "toccati" dagli anni '60 e che dunque necessitavano di un restyling per essere più accoglienti e funzionali.
"Non era un'imprenditrice, semplicemente i soldi che ha voluto donare erano i risparmi di una vita, suoi e della mamma. Come comunità siamo profondamente grati per il suo gesto, un gesto prezioso che ci insegna a guardare senza paura al tempo e a quello che verrà, e che in quanto tale andava reso noto".
Un pensiero, quest'ultimo, condiviso anche dal sindaco di Garlate Giuseppe Conti, che ha specificato che anche i fondi devoluti al Comune saranno utilizzati per opere sociali, nel rispetto della volontà di Mariella, "una persona schiva ma che viveva il paese e ne faceva parte in pieno, che tesseva quei fili invisibili che ci tengono uniti come comunità". "Ha sempre pensato agli altri, come se tutti noi fossimo suoi parenti, suoi fratelli e sorelle" ha aggiunto il primo cittadino, accompagnato anche dalla vice Pierangela Maggi. "Non è un'idea tanto moderna, ma proprio per questo ci riscatta dal qualunquismo e dall'individualismo che a volte sembrano dominare. Mariella, con il suo gesto, ci insegna una strada da percorrere tutti insieme".
Il breve momento di ricordo della donna - persona di enorme cultura e grande appassionata di viaggi, che al momento della scomparsa aveva 83 anni e un solo cugino nella cerchia dei parenti più stretti - è stato organizzato prima dello spettacolo di teatro sacro "Secondo Orfea, quando l'amore fa miracoli", un evento speciale promosso dalla Parrocchia di Garlate in collaborazione con lo staff del Jolly di Olginate: sul palco Margherita Antonelli, attrice e comica nota agli italiani soprattutto per la sua partecipazione a Zelig (e a Colorado Cafè), che ha portato in scena la storia di una donna che, a Gerusalemme nell'anno 1, si prende cura del piccolo Gesù aiutando i giovani genitori Maria e Giuseppe, creando con lui un legame profondo, fatto di amore e buon senso.
Davanti al pubblico, oltre all'attrice, solo una cesta, delle lenzuola, uno sgabello e un tavolo, pochi e semplici oggetti simboli della grandezza del Padre e di una fede genuina, fatta di cibo preparato con cura, di acqua presa alla fontana, di rimproveri benevoli a un Dio-bambino, di lunghi cammini per ascoltarlo e di domande profonde.
Sorrisi e risate, dunque, grazie a Margherita Antonelli, nel ricordo affettuoso e grato di Mariella Panzeri e di una vita che, fino alla fine, ha avuto come fil rouge l'amore puro e del tutto disinteressato per gli altri.
Ieri sera il suo nome è risuonato di nuovo all'Oratorio di Garlate, dove sono stati "inaugurati" due locali - la cucina e il salone con bar annesso - ristrutturati proprio grazie alla sua straordinaria generosità. Prima della sua scomparsa, infatti, la signora Mariella aveva stabilito con il suo testamento di lasciare quasi tutti i suoi risparmi a chi ne aveva più bisogno, dopo una vita vissuta un po' "dietro le quinte" - di certo mai in prima fila - ma sempre pienamente all'interno della comunità, fin da quando aveva contribuito a fondare la Biblioteca Civica e si era dedicata con incrollabile dedizione al Gruppo missionario, promuovendo in prima persona le adozioni a distanza, senza dimenticare l'impegno in varie associazioni e, appunto, in Parrocchia. Realtà, quest'ultima, a cui ha lasciato 10.000 euro (oltre a un appartamento), la stessa cifra che ha scelto di destinare, tramite singole e specifiche donazioni, a Padre Luigino, a due congregazioni di Suore con "casa" rispettivamente a Monza e a Spello, all'Hospice Il Nespolo di Airuno e al Comune di Garlate.
"Mariella non avrebbe voluto questa serata, perché da persona umile e schiva qual era ha sempre fatto del bene in silenzio" ha sottolineato don Matteo Gignoli, spiegando come la Parrocchia da lui guidata abbia optato a inizio anno per investire i fondi ricevuti nella sistemazione di due locali dell'Oratorio che non erano più stati "toccati" dagli anni '60 e che dunque necessitavano di un restyling per essere più accoglienti e funzionali.
"Non era un'imprenditrice, semplicemente i soldi che ha voluto donare erano i risparmi di una vita, suoi e della mamma. Come comunità siamo profondamente grati per il suo gesto, un gesto prezioso che ci insegna a guardare senza paura al tempo e a quello che verrà, e che in quanto tale andava reso noto".
Un pensiero, quest'ultimo, condiviso anche dal sindaco di Garlate Giuseppe Conti, che ha specificato che anche i fondi devoluti al Comune saranno utilizzati per opere sociali, nel rispetto della volontà di Mariella, "una persona schiva ma che viveva il paese e ne faceva parte in pieno, che tesseva quei fili invisibili che ci tengono uniti come comunità". "Ha sempre pensato agli altri, come se tutti noi fossimo suoi parenti, suoi fratelli e sorelle" ha aggiunto il primo cittadino, accompagnato anche dalla vice Pierangela Maggi. "Non è un'idea tanto moderna, ma proprio per questo ci riscatta dal qualunquismo e dall'individualismo che a volte sembrano dominare. Mariella, con il suo gesto, ci insegna una strada da percorrere tutti insieme".
Il breve momento di ricordo della donna - persona di enorme cultura e grande appassionata di viaggi, che al momento della scomparsa aveva 83 anni e un solo cugino nella cerchia dei parenti più stretti - è stato organizzato prima dello spettacolo di teatro sacro "Secondo Orfea, quando l'amore fa miracoli", un evento speciale promosso dalla Parrocchia di Garlate in collaborazione con lo staff del Jolly di Olginate: sul palco Margherita Antonelli, attrice e comica nota agli italiani soprattutto per la sua partecipazione a Zelig (e a Colorado Cafè), che ha portato in scena la storia di una donna che, a Gerusalemme nell'anno 1, si prende cura del piccolo Gesù aiutando i giovani genitori Maria e Giuseppe, creando con lui un legame profondo, fatto di amore e buon senso.
Davanti al pubblico, oltre all'attrice, solo una cesta, delle lenzuola, uno sgabello e un tavolo, pochi e semplici oggetti simboli della grandezza del Padre e di una fede genuina, fatta di cibo preparato con cura, di acqua presa alla fontana, di rimproveri benevoli a un Dio-bambino, di lunghi cammini per ascoltarlo e di domande profonde.
Sorrisi e risate, dunque, grazie a Margherita Antonelli, nel ricordo affettuoso e grato di Mariella Panzeri e di una vita che, fino alla fine, ha avuto come fil rouge l'amore puro e del tutto disinteressato per gli altri.
B.P.