Calolzio, T-Red: raccolte 600 firme, 'interrogazione' al Prefetto

Le prime 600 firme raccolta saranno depositate nei prossimi giorni in Comune. E' quanto annunciato dal gruppo consiliare Calolziocorte BeneComune, riaccendendo così i riflettori sul T-Red posto all'intersezione tra Corso Dante e via Galli finito nell'occhio del ciclone per le centinaia e centinaia di multe comminate dal dispositivo nell'arco di una manciata di mesi, prima della decisione della Giunta Ghezzi di spegnere l'impianto, proprio a seguito del polverone alzato dalla pioggia di sanzioni, notificate con settimane di ritardo rispetto all'accertamento dell'infrazione, motivo per cui diversi utenti della strada - motociclisti in primis - soliti superare la linea bianca d'arresto prima dello scattare del verde si sono visti recapitare più "cartoline" una dopo l'altra.
semaforocalolziook.jpg (65 KB)
"La petizione - spiega la capogruppo d'opposizione Sonia Mazzoleni - aveva due obiettivi: quello di fermare un impianto che ha provocato migliaia di sanzioni e quello di convincere l'amministrazione comunale che l’introduzione della svolta a sinistra da via Galli su Corso Dante, ha notevolmente rallentato e complicato il flusso di traffico in città. Sarebbe stato più responsabile e semplice ammettere che la scelta è stata negativa e tornare quindi, alla soluzione precedente… ma ad oggi niente è cambiato" rimarca la candidata sindaco non eletta, con il T-Red effettivamente spento (anche per via di questioni sorte con il gestore dell'impianto) ma senza fare marcia indietro sulla possibilità di girare a sinistra.
"Ciò premesso manteniamo fede anche all'impegno preso in Consiglio Comunale di chiedere una verifica al Segretario Generale del Comune sulla regolarità dell'autorizzazione data per l'installazione del T-Red in quanto, a seguito del colloquio intercorso con il comandante della Polizia Locale Gavazzi, alla presenza di tutti e 4 i consiglieri del gruppo Calolziocorte BeneComune, è arrivata la conferma che non è mai stata predisposta nessuna Delibera di Giunta o altro provvedimento che giustificasse l’installazione “machiavellica” di tale apparecchiatura che di fatto ha “messo in ginocchio” tanti automobilisti, il tutto aggravato da notifiche tardive, al limite della scadenza dei termini previsti. Seguirà nei prossimi giorni la richiesta di Parere scritto al Prefetto sulla regolarità di tutto l'iter amministrativo e legittimità dell’installazione del T-Red, in quanto ad oggi risultano esserci, come detto, solo Determinazioni della Polizia Locale di Calolziocorte" annuncia ancora Mazzoleni, facendo riferimento a quanto sostenuto dall'Avvocatura della Stato circa le necessità di motivare "in relazione alle esigenze della circolazione e della sicurezza del traffico e degli utenti" la scelta di attivare un rilevatore. Nel caso di specie, lamenta l'opposizione, mancherebbero i documenti che comprovino la pericolosità dell'incrocio, trasformatosi in un "multificio" anche in considerazione della segnaletica, considerata da BeneComune "furviante".
La questione, dunque, anche a T-Red spento e a tsunami di sanzioni ormai passato, è tutt'altro che chiusa.

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.