Ancora una volta è magia a “Premana Rivive l’Antico”. Tantissimi visitatori per il primo giorno di un weekend immerso nel passato

Con un cielo grigio che fortunatamente non ha portato pioggia, tra i colori dell’autunno dell’Alta Valle, si è aperta questa mattina la dodicesima edizione di Premana Rivive l’Antico.
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Dopo mesi di preparativi, durante i quali numerosissimi volontari hanno collaborato all’allestimento delle varie postazioni e in generale all’organizzazione di un evento di dimensioni considerevoli, il giovane direttivo della Pro Loco di Premana ha finalmente iniziato ad accogliere i visitatori, pronti per immergersi nel passato del “paese delle lame”.
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Prima del taglio del nastro che ha aperto ufficialmente PRA 2024, il presidente della Pro Loco Antonio Gianola ha dato il benvenuto ai presenti, tra i quali spiccavano il sindaco di Premana Elide Codega, il sottosegretario regionale Mauro Piazza, il consigliere regionale Giacomo Zamperini e il presidente della Comunità Montana V.V.V.E.R. Fabio Canepari, oltre a diversi amministratori locali e ad alcuni tra gli ex numeri uno del sodalizio premanese.
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Sì, perché Premana Rivive l’Antico è una manifestazione con una storia ormai ventennale (nel 2003 la prima edizione), dove i nuovi organizzatori non hanno mai perso la riconoscenza verso il gruppo storico e verso quel pioniere che “l’antico” l’ha creato, Roberto Fazzini, anche lui presente stamattina nella zona di partenza.
Biglietto_cappelletta_1.jpg (118 KB)Prima di spalancare le porte di Premana Rivive l’Antico 2024, Gianola ha voluto rivolgere un pensiero a Daniele Tenderini, ex presidente della Pro Loco, scomparso tragicamente in un incidente poco più di un anno fa. Per ricordarlo, il primo biglietto “staccato” questa mattina è stato simbolicamente regalato al “Dani” e posto in una bella cappelletta bianca situata a pochi passi dall’accesso al percorso.
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Poi… è sempre uno spettacolo. La prima parte dell’itinerario di Premana Rivive l’Antico si snoda tra i pascoli e i boschi del versante posto sotto l’abitato: tra carbonai, boscaioli, minatori, bimbi che giocano sui prati e altro ancora l’atmosfera è calda, accogliente, gioiosa.
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Si replica in paese, dove tra le strette viuzze del centro storico di Premana si riscoprono case d’epoca, riaperte per l’occasione, si producono salsicce, si cuoce la focaccia, si realizzano rastrelli e campanacci per le mucche, si lavora il legno e poi… il ferro, ovviamente. Perché Premana è il “paese delle lame” e “l’antico” permette di riscoprire le origini più autentiche di quell’arte fabbrile che del borgo “aggrappato” al versante nord-ovest della Valvarrone rappresenta ancora oggi il tratto distintivo. Ancora meglio in questo 2024, grazie alla possibilità di accedere al Museo dei Coltelli e delle Forbici, inaugurato due settimane fa e aperto per tutto il weekend. 
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Premana Rivive l’Antico è un evento che si distingue da altre rievocazioni storiche per il fatto di non essere un semplice “assemblaggio” di mestieri, scenette, postazioni. Al contrario, PRA è “uno splendido mosaico” che va visto nel suo complesso, lasciandosi penetrare e contagiare dall’allegria dei bimbi che giocano per strada con una corda, delle donne che conversano nella piazza, dei giovani che bevono un bicchiere di vino in compagnia.
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Premana Rivive l’Antico sono i canti dei “coscrit” che pervadono le vie del centro storico, sono quei giovani che cuociono le caldarroste, quella nonna che cuce e quel nonno che arroventa il ferro. Come una volta, forse. Come oggi, in verità. Sì, perché “l’antico” in fondo è ancora il modo migliore che quella comunità “rintanata sulle montagne” e così unita ha di riscoprire sé stessa.
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Per guardare al futuro, ma facendo un passo indietro, insistendo su valori scalfiti nella pietra: il duro lavoro, l’aiuto disinteressato, la festa come occasione per stare insieme. Sempre. Non è un caso se a Premana sono attive moltissime associazioni della più varia natura, le quali collaborano anche all’organizzazione di PRA, evento che diventa quindi un’impresa dell’intero paese.
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Premana Rivive l’Antico è vivo ed è comunità. Premana è viva ed è comunità. Un evento che torna al passato e tratta i tempi che furono in fondo è ancora in grado di offrire la miglior immagine della Premana presente.

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Una meravigliosa cornice che in questo weekend viene regalata a chi sale in Alta Valvarrone per immergersi nella storia e vivere una bella giornata di divertimento e di festa. Oggi, nel primo dei due giorni del weekend di PRA, in tanti lo hanno già fatto.
Alessandro Tenderini
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