Lecco: pienone per la 'Serata in maglione rosso', tra ricordi e nuovi Ragni

I Ragni della Grignetta fanno ancora il pieno. Sala Ticozzi gremita, molti rimasti in piedi, per la tradizione “Serata in maglione rosso” per raccontare le attività più recenti del gruppo alpinistico.
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In un anno particolare, ricorrendo il cinquantesimo anniversario della conquista del Cerro Torre in Patagonia dalla spedizione guidata da Casimito Ferrari, spedizione entrata ormai nel mito non soltanto lecchese ma della storia dell’alpinismo. E proprio la serata di ieri ha suggellato un simbolico passaggio di testimone tra la generazione di allora e quella di oggi e cioè tra due mondi, tra due maniere differenti di interpretare l’alpinismo.
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Giuseppe Lafranconi e Giulia Venturelli

A rappresentare gli uni e gli altri, sul palco, Giuseppe Lafranconi e Giulia Venturelli. Il primo membro della spedizione del 1974, la seconda parte della cordata che nel febbraio di quest’anno ha ripercorso la stessa via sulla parete ovest del Torre, per tutto il mondo la “via dei Ragni”: con Venturelli c’erano Dimitri Anghileri, Matteo Piccardi, Luca Tenni, Federico Martinelli e Mirko Masè. E il primo filmato presentato nel corso della serata, condotta da Margherita Aiesi, era proprio dedicato al filo rosso che lega le due spedizioni.
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Dimitri Anghileri
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I nuovi Ragni

La stessa Venturelli, tra l’altro, è tra i nuovi maglioni rossi. Ad aprire l’incontro in sala Ticozzi è stata proprio la presentazione dei nuovi sette componenti del gruppo, per la maggioranza donne, che è un’altra testimonianza di quanto il mondo della montagna sia ormai cambiati. Oltre a Venturelli, le nuove leve sono Valentina Arnoldi, Iris Bielli, Beatrice Colli, Chiara Gusmeroli, Max Piazza e Davide Pontiggia.
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Luigino Airoldi e Matteo De Zaiacomo
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A dare loro il benvenuto e a consegnare la gloriosa felpa rossa che ha ormai sostituito lo storico maglione, oltre al neopresidente Matteo De Zaiacomo c’era anche Luigino Airoldi, il più anziano dei “ragni” coi suoi 93 anni e settanta d’appartenenza.
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Maurizio Tasca nel video della sua spedizione
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E’ stata poi la volta di Maurizio Tasca sui ghiacciai islandesi tra grotte e “mulini” (così sono definite alcune particolari conformazioni.
La serata è proseguita con il video curato dal regista Luca Grandfors e dedicato alla Scuola nazionale di alpinismo dei Ragni, una scuola originata ormai decenni fa dall’idea dagli uomini del Soccorso alpino: una sorta di attività di prevenzione e cioè addestrare quei giovani affascinati dall’arrampicata affinché non andassero allo sbaraglio.
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Mirco Grasso e Giacomo Mauri
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Sulla Eternal Flame

Dopo, da un’altra parte del mondo, in Pakistan, con l’arrampicata del ragno Giacomo Mauri e di Mirco Grasso sulla Eternal Flame, una via lungo la Nameless Tower, una guglia che sembra essere messa lì apposta per affascinare gli alpinisti, nella zona delle Triango Tower, con un primo tentativo interrotto e un secondo riuscito dopo una dieta non proprio salutista preparata da un cuoco locale che, da parte sua, ha imparato a giocare a carte a “Scopone”.
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Un'altra bella immagine di Luigino Airoldi
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Si è poi parlato del “Rock Esperiecnce Discovery Tour”, emblematico nel presentare come l’alpinismo è cambiato. Era alpinismo d’esplorazione quello d’un tempo andando alla scoperta di terre quasi sconosciute e vette possibilmente inviolate. E’ ancora alpinismo d’esplorazione ma in una nuova accezione: la ricerca non di grandi imprese ma di sfide minori ma altrettanto entusiasmante, come il tracciare una via lungo una falesia.
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E il “Discovery Tour” di quest’anno ha puntato sull’Albania. In una spedizione che ha riavviato, dopo circa quarant’anni, la collaborazione tra i “ragni” e i “gamma”, l’altro gruppo d’élite dell’alpinismo lecchese che fa riferimento alla Uoei. I maglioni rossi erano Simone Pedeferri, Maurizio Tasca, Norberto Riva e Luca Passini; i “gamma” Claudio Cendali e Marti Frigerio. Con loro anche alcuni arrampicatori del gruppo siciliano “Bobo’s” con il quale era stata avviata una collaborazione negli anni scorsi proprio in occasione dell’attrezzatura di alcune falesie sull’isola.
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A chiudere l’appuntamento, il video “Mittel Rück and Roll”, curato da Michele Carminati e dedicato all’esperienza del ragno Luca Moroni che, con Tommaso Sebastiano Lamantia e Fabrizio Manoni, ha aperto una nuova via sulla parete est del Mittelrück, una montagna di 3363 meti in Val d’Ossola.
D.C.
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