Lecco, Teatro della Società: al via il 2° lotto di lavori, apertura entro fine 2025
Il responsabile della società aggiudicatrice dell'intervento non è arrivato in tempo, bloccato evidentemente dal caos viabilistico legato alla chiusura dell'attraversamento. Quello dell'impresa a cui sono stati demandati i restauri, dopo essersi detto onorato di poter metter mano alla "piccola Scala" di Lecco, ha sottolineato - pur assicurando l'impegno di mantenere fede al cronoprogramma - come i 365 giorni di cantiere preventivati siano "stretti".
Non è mancata però la musica, come del resto anche sul Titanic, alla cerimonia voluta dal Comune di Lecco per ufficializzare l'avvio del secondo lotto di lavori che interesseranno il Teatro della Società, edificato tra il 1843 e il 1844, chiuso dal 2017. La riapertura ora è prevista entro la fine del 2025.
"Ci hanno impiegato meno tempo per costruirlo" la battuta dell'assessore Maria Sacchi, a cui, scherzi a parte, brillano davvero gli occhi quando parla di quella che definisce come la sua "opera del cuore".
3.910.0000 euro la spesa complessiva per il secondo e ultimo blocco di lavori, in continuità a quelli del primo, costati 2.600.000 euro, dopo la variante di progetto, voluta al suo insediamento dalla Giunta Gattinoni, che ha portato anche alla bonifica dell'amianto in tutto l'edificio (preservando, tra l'altro, l'acrilico del Sora sul substrato della volta, con un'operazione di "strappo" unica) e l'implementazione della funzionalità del teatro con un impianto di climatizzazione oltre che di riscaldamento.
"Il secondo lotto sarà l'occasione per portare alla luce decorazioni e colori, coperti nel tempo con diversi interventi, con l'obiettivo di ridonare a questo importante patrimonio della città di Lecco e della comunità lo splendore di un tempo e un recuperato valore storico-artistico, che rappresenta le nostre radici e identità culturale".
"Ci aspettiamo un cambio totale che non è un "remake" ma una scoperta della bellezza originaria" ha sostenuto altresì il progettista Nicola Berlucchi, facendo sognare gli “ospiti” istituzionali invitati alla cerimonia - dal Prevosto al Presidente del Tribunale, oltre ai tecnici, agli stakeholder e ai consiglieri comunali – seduti su seggioline in plastica sistemate in platea. A lavori ultimati – ha altresì assicurato - il Teatro della Società "sarà un gioiello".
Con tanto di bar nuovamente in funzione, anche a favore della vitalità della piazza, come aggiunto dal sindaco Mauro Gattinoni, introducendo altresì il tema del "nuovo modello gestionale", con l'individuazione, per tempo, dell'operatore che riempirà di contenuto la "scatola magica" che ci si appresta a restituire ai lecchesi, quale "faro dell'offerta culturale della città".
Non resta che attendere, fiduciosi. Il salto indietro nell'Ottocento è ora un po' più vicino.
Non è mancata però la musica, come del resto anche sul Titanic, alla cerimonia voluta dal Comune di Lecco per ufficializzare l'avvio del secondo lotto di lavori che interesseranno il Teatro della Società, edificato tra il 1843 e il 1844, chiuso dal 2017. La riapertura ora è prevista entro la fine del 2025.
"Ci hanno impiegato meno tempo per costruirlo" la battuta dell'assessore Maria Sacchi, a cui, scherzi a parte, brillano davvero gli occhi quando parla di quella che definisce come la sua "opera del cuore".
3.910.0000 euro la spesa complessiva per il secondo e ultimo blocco di lavori, in continuità a quelli del primo, costati 2.600.000 euro, dopo la variante di progetto, voluta al suo insediamento dalla Giunta Gattinoni, che ha portato anche alla bonifica dell'amianto in tutto l'edificio (preservando, tra l'altro, l'acrilico del Sora sul substrato della volta, con un'operazione di "strappo" unica) e l'implementazione della funzionalità del teatro con un impianto di climatizzazione oltre che di riscaldamento.
"Il secondo lotto sarà l'occasione per portare alla luce decorazioni e colori, coperti nel tempo con diversi interventi, con l'obiettivo di ridonare a questo importante patrimonio della città di Lecco e della comunità lo splendore di un tempo e un recuperato valore storico-artistico, che rappresenta le nostre radici e identità culturale".
"Ci aspettiamo un cambio totale che non è un "remake" ma una scoperta della bellezza originaria" ha sostenuto altresì il progettista Nicola Berlucchi, facendo sognare gli “ospiti” istituzionali invitati alla cerimonia - dal Prevosto al Presidente del Tribunale, oltre ai tecnici, agli stakeholder e ai consiglieri comunali – seduti su seggioline in plastica sistemate in platea. A lavori ultimati – ha altresì assicurato - il Teatro della Società "sarà un gioiello".
Con tanto di bar nuovamente in funzione, anche a favore della vitalità della piazza, come aggiunto dal sindaco Mauro Gattinoni, introducendo altresì il tema del "nuovo modello gestionale", con l'individuazione, per tempo, dell'operatore che riempirà di contenuto la "scatola magica" che ci si appresta a restituire ai lecchesi, quale "faro dell'offerta culturale della città".
A.M.