Lecco, il neo comandante provinciale CC col.Melidonis si presenta: ''daremo attenzione alla prossimità''
Un curriculum di tutto rispetto e grande entusiasmo, unito al desiderio di conoscere approfonditamente il territorio lecchese per poter così dare una risposta alle sue esigenze a trecentosessanta gradi.
Si è presentato stamani alla stampa il colonnello Nicola Melidonis, neo comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri. Di origini milanesi, l'esponente della Benemerita ha confidato di aver - in passato - incrociato Lecco e dintorni solo marginalmente, da appassionato qual è di montagna. ''E' un ambiente al quale mi sento parecchio affine'' ha aggiunto l'ufficiale, con alle spalle studi umanistici presso l'Università Cattolica.
La carriera militare lo ha poi portato a rivestire diversi incarichi, su e giù per lo stivale, alternando a ruoli operativi e investigativi, esperienze ad ampio spettro nei campi della formazione di base e avanzata degli Ufficiali dei Carabinieri, presso la Scuola di Ufficiali Carabinieri di Roma, del fenomeno terroristico internazionale presso i corsi di formazione del ROS, della dottrina di impiego internazionale e dell’addestramento di Polizia internazionale presso il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU) di Vicenza, ma anche della logistica e degli affari generali, ricoprendo le funzioni di Aiutante Maggiore e Capo Ufficio Comando del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia a Milano.
A Lecco arriva - raccogliendo il testimone dal colonnello Alessio Carparelli - al termine di un'esperienza in Calabria, regione nella quale ha portato avanti diversi incarichi, in ultimo quello a capo del 14° Battaglione carabinieri di stanza a Vibo Valentia.
Ricco il curriculum anche in termini di esperienze internazionali, sia nell'ambito investigativo antiterrorismo e di contrasto al traffico di esseri umani, nonché di Capacity Building quale Senior Investigator Expert sia in Operazioni internazionali di mantenimento della Pace svolte in diverse aree di crisi: nei Balcani in Bosnia, Kosovo e Macedonia del Nord, in Medio Oriente in Iraq e in diversi paesi del Corno d’Africa (Uganda, Sudan, Sud Sudan, Kenya, Djibouti, Ethiopia).
Si trovava a Nassiriya nel novembre 2003, quando due palazzine in cui risiedevano i carabinieri e i militari del contingente che faceva parte dell'operazione "Antica Babilonia", vennero sventrate da un attacco kamikaze. Un'esperienza forte per l'ufficiale dell'Arma: ''al di là dell'evento traumatico, quello che mi colpì moltissimo all'epoca fu il grande senso di partecipazione avvertito una volta rientrato in Italia''.
Di diverso tenore quanto vissuto a Quantico, in Virginia (Stati Uniti), dove ha frequentato il corso di alta formazione dell’Accademia del FBI (Federal Bureau of Investigation). ''E' stata una bellissima esperienza che mi ha dato l'opportunità di condividere molto e di confrontarmi con i colleghi, oltre a rappresentare un momento di formazione professionale di altissimo livello'' ha aggiunto il colonnello Melidonis che nella sua nuova esperienza lecchese intende proseguire il lavoro di chi lo ha preceduto.
''Qui l'Arma continuerà a dare attenzione alla prossimità, alle esigenze del territorio, puntando ad un'armonia di collaborazione con le altre forze dell'ordine, sotto il coordinamento del Prefetto e della Procura della Repubblica'' ha aggiunto il neo comandante provinciale, che ha definito stimolante questo nuovo capitolo della propria carriera militare. ''L'obiettivo è quello di impegnarci, giorno dopo giorno, per far capire che noi sul territorio ci siamo, che siamo presenti per la gente e tra la gente''.
Un incarico il suo, che vuole porsi al servizio del territorio, ma anche degli stessi Carabinieri, favorendone il servizio, ''difficile e faticoso in più aree territoriale e in diversi settori''. Una priorità che auspica tutti i reparti e i vertici del comando provinciale possano fare propria affinchè ''il lavoro di tutti possa essere favorito''.
Al momento l'organico dell'Arma sul territorio provinciale (che come noto si compone di due compagnie, a Lecco e a Merate ndr) non risulterebbe problematico: ''c'è molto turn over, ma l'attenzione resta altissima e al momento non ravviso particolari criticità'' ha aggiunto, ritenendo di condividere con gli operatori dell'informazione il medesimo fine. ''Anche noi siamo alla ricerca della verità che è un interesse comune: il nostro è un incarico difficile, importante e di responsabilità''.
Si è presentato stamani alla stampa il colonnello Nicola Melidonis, neo comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri. Di origini milanesi, l'esponente della Benemerita ha confidato di aver - in passato - incrociato Lecco e dintorni solo marginalmente, da appassionato qual è di montagna. ''E' un ambiente al quale mi sento parecchio affine'' ha aggiunto l'ufficiale, con alle spalle studi umanistici presso l'Università Cattolica.
La carriera militare lo ha poi portato a rivestire diversi incarichi, su e giù per lo stivale, alternando a ruoli operativi e investigativi, esperienze ad ampio spettro nei campi della formazione di base e avanzata degli Ufficiali dei Carabinieri, presso la Scuola di Ufficiali Carabinieri di Roma, del fenomeno terroristico internazionale presso i corsi di formazione del ROS, della dottrina di impiego internazionale e dell’addestramento di Polizia internazionale presso il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU) di Vicenza, ma anche della logistica e degli affari generali, ricoprendo le funzioni di Aiutante Maggiore e Capo Ufficio Comando del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia a Milano.
A Lecco arriva - raccogliendo il testimone dal colonnello Alessio Carparelli - al termine di un'esperienza in Calabria, regione nella quale ha portato avanti diversi incarichi, in ultimo quello a capo del 14° Battaglione carabinieri di stanza a Vibo Valentia.
Ricco il curriculum anche in termini di esperienze internazionali, sia nell'ambito investigativo antiterrorismo e di contrasto al traffico di esseri umani, nonché di Capacity Building quale Senior Investigator Expert sia in Operazioni internazionali di mantenimento della Pace svolte in diverse aree di crisi: nei Balcani in Bosnia, Kosovo e Macedonia del Nord, in Medio Oriente in Iraq e in diversi paesi del Corno d’Africa (Uganda, Sudan, Sud Sudan, Kenya, Djibouti, Ethiopia).
Si trovava a Nassiriya nel novembre 2003, quando due palazzine in cui risiedevano i carabinieri e i militari del contingente che faceva parte dell'operazione "Antica Babilonia", vennero sventrate da un attacco kamikaze. Un'esperienza forte per l'ufficiale dell'Arma: ''al di là dell'evento traumatico, quello che mi colpì moltissimo all'epoca fu il grande senso di partecipazione avvertito una volta rientrato in Italia''.
Di diverso tenore quanto vissuto a Quantico, in Virginia (Stati Uniti), dove ha frequentato il corso di alta formazione dell’Accademia del FBI (Federal Bureau of Investigation). ''E' stata una bellissima esperienza che mi ha dato l'opportunità di condividere molto e di confrontarmi con i colleghi, oltre a rappresentare un momento di formazione professionale di altissimo livello'' ha aggiunto il colonnello Melidonis che nella sua nuova esperienza lecchese intende proseguire il lavoro di chi lo ha preceduto.
''Qui l'Arma continuerà a dare attenzione alla prossimità, alle esigenze del territorio, puntando ad un'armonia di collaborazione con le altre forze dell'ordine, sotto il coordinamento del Prefetto e della Procura della Repubblica'' ha aggiunto il neo comandante provinciale, che ha definito stimolante questo nuovo capitolo della propria carriera militare. ''L'obiettivo è quello di impegnarci, giorno dopo giorno, per far capire che noi sul territorio ci siamo, che siamo presenti per la gente e tra la gente''.
Un incarico il suo, che vuole porsi al servizio del territorio, ma anche degli stessi Carabinieri, favorendone il servizio, ''difficile e faticoso in più aree territoriale e in diversi settori''. Una priorità che auspica tutti i reparti e i vertici del comando provinciale possano fare propria affinchè ''il lavoro di tutti possa essere favorito''.
Al momento l'organico dell'Arma sul territorio provinciale (che come noto si compone di due compagnie, a Lecco e a Merate ndr) non risulterebbe problematico: ''c'è molto turn over, ma l'attenzione resta altissima e al momento non ravviso particolari criticità'' ha aggiunto, ritenendo di condividere con gli operatori dell'informazione il medesimo fine. ''Anche noi siamo alla ricerca della verità che è un interesse comune: il nostro è un incarico difficile, importante e di responsabilità''.
G.C.