Lecco: inaugurato il parco ''L'isola della felicità'', frutto di un lavoro di sinergia fra diverse realtà
Si è tenuta quest'oggi l'inaugurazione del nuovo parco pubblico "L'Isola della Felicità" in Via Fra Galdino, nel rione di Pescarenico, a Lecco. Il progetto, realizzato in collaborazione con diverse realtà del territorio, è il risultato di un percorso condiviso tra generazioni, che ha coinvolto i bambini della scuola dell’infanzia Antonio Corti e gli anziani del centro diurno ''Il Giglio''.
La fase iniziale del progetto ha visto i bambini partecipare attivamente alla progettazione, disegnando le prime bozze del parco come lo immaginavano. Questa collaborazione è stata coordinata dalla maestra Monica Mauri, che ha guidato i piccoli nella creazione delle loro idee. Contemporaneamente, anche gli anziani del centro "Il Giglio", sotto la guida di Beatrice Civillini, hanno dato il loro contributo, arricchendo il progetto con la loro esperienza e saggezza.
L'idea finale del parco, che ha preso ispirazione dalle proposte di bambini e anziani, è stata poi sviluppata dagli studenti del Politecnico di Lecco, coordinati dalla pro-rettrice, prof.ssa Manuela Grecchi. Gli studenti hanno potuto lavorare al progetto grazie alle borse di studio finanziate dal Rotary Club Le Grigne.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, insieme all’assessore al welfare Emanuele Manzoni e all’assessore ai lavori pubblici, Maria Sacchi.
Il sindaco Mauro Gattinoni, nel suo intervento, ha sottolineato l'importanza del dialogo e della partecipazione collettiva che hanno portato alla realizzazione del parco, un progetto di comunità e di inclusione intergenerazionale: ''Siamo qui oggi ad inaugurare un parco bellissimo. È servito del tempo di dialogo e di costruzione, un tempo che non è stato perso ma che ha permesso di creare uno spazio che è veramente di tutti''.
''Siamo convinti - ha aggiunto - che questo metodo di ascolto dei bambini debba essere scritto nello statuto comunale e guidare ogni nostra azione. Solo ascoltando i bambini e gli adolescenti, le fasce più preziose della nostra comunità, possiamo piano piano andare nella giusta direzione. Il nostro compito è far sì che questo metodo positivo, creato per costruire insieme, continui ad essere adottato".
L’assessore al welfare Emanuele Manzoni ha poi evidenziato il valore del parco come bene comune per l'intera comunità: ''Oggi aggiungiamo un altro tassello alla mappa dei beni comuni del nostro territorio. Questo progetto nasce dalla volontà di coinvolgere più soggetti possibili, l'intera comunità. Tutti noi abbiamo la responsabilità di prenderci cura di questo spazio. Abbiamo voluto costruire insieme perché la cosa migliore è condividere i bisogni di tutti: chi porta un cane, chi legge un libro o chi gioca con un bambino potrà godere di questo luogo''.
Manzoni ha anche riconosciuto che il percorso per arrivare a questo risultato non è stato privo di sfide: ''Questo metodo di realizzazione non è stato certo la scelta più facile. L'iter è stato più lungo, ma questa modalità dice molto della comunità che siamo e che vogliamo essere''.
L’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi ha poi voluto ringraziare l'ingegnere comunale Monica Grassi e Gino Sartor, responsabile vendite dell’azienda Komban, che ha fornito i giochi per il parco: ''Per me l'emozione questa mattina è grande perché è un progetto bellissimo, nato da voi e da tutte le persone del Giglio, frutto di un lavoro corale. Il parco doveva rispecchiare le esigenze emerse e abbiamo lavorato tanto per realizzarlo. Oggi vedere questo luogo, tanto atteso, mi riempie di gioia. Questo è per me il senso della comunità: essere presenti prima, durante e dopo'' ha detto, ringraziando tutti coloro che hanno preso parte alla realizzazione.
Gino Sartor, nel suo intervento, ha spiegato l'approccio adottato nella progettazione dei giochi. Nella creazione di un parco per bambini è infatti fondamentale considerare l'impatto visivo ed emozionale per i bimbi, così come l'importanza di mantenere il loro interesse nel tempo. I giochi devono offrire continue sfide e stimoli, favorendo lo sviluppo delle abilità che i bambini possono affinare attraverso il gioco.
La prof.ssa Manuela Grecchi, pro-rettrice del Politecnico di Lecco, ha poi aggiunto: ''Questo progetto è stato per noi un momento di condivisione. Per i nostri studenti è stato arricchente vedere il mondo attraverso gli occhi dei bambini e capire la bellezza e il potenziale che questo sguardo offre. Un’esperienza che ha arricchito tutti noi'' ha spiegato, evidenziando come il parco sia quindi più di un semplice spazio ricreativo, ma il simbolo di una comunità che lavora insieme, valorizzando il contributo di tutte le generazioni.
La fase iniziale del progetto ha visto i bambini partecipare attivamente alla progettazione, disegnando le prime bozze del parco come lo immaginavano. Questa collaborazione è stata coordinata dalla maestra Monica Mauri, che ha guidato i piccoli nella creazione delle loro idee. Contemporaneamente, anche gli anziani del centro "Il Giglio", sotto la guida di Beatrice Civillini, hanno dato il loro contributo, arricchendo il progetto con la loro esperienza e saggezza.
L'idea finale del parco, che ha preso ispirazione dalle proposte di bambini e anziani, è stata poi sviluppata dagli studenti del Politecnico di Lecco, coordinati dalla pro-rettrice, prof.ssa Manuela Grecchi. Gli studenti hanno potuto lavorare al progetto grazie alle borse di studio finanziate dal Rotary Club Le Grigne.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, insieme all’assessore al welfare Emanuele Manzoni e all’assessore ai lavori pubblici, Maria Sacchi.
Il sindaco Mauro Gattinoni, nel suo intervento, ha sottolineato l'importanza del dialogo e della partecipazione collettiva che hanno portato alla realizzazione del parco, un progetto di comunità e di inclusione intergenerazionale: ''Siamo qui oggi ad inaugurare un parco bellissimo. È servito del tempo di dialogo e di costruzione, un tempo che non è stato perso ma che ha permesso di creare uno spazio che è veramente di tutti''.
''Siamo convinti - ha aggiunto - che questo metodo di ascolto dei bambini debba essere scritto nello statuto comunale e guidare ogni nostra azione. Solo ascoltando i bambini e gli adolescenti, le fasce più preziose della nostra comunità, possiamo piano piano andare nella giusta direzione. Il nostro compito è far sì che questo metodo positivo, creato per costruire insieme, continui ad essere adottato".
L’assessore al welfare Emanuele Manzoni ha poi evidenziato il valore del parco come bene comune per l'intera comunità: ''Oggi aggiungiamo un altro tassello alla mappa dei beni comuni del nostro territorio. Questo progetto nasce dalla volontà di coinvolgere più soggetti possibili, l'intera comunità. Tutti noi abbiamo la responsabilità di prenderci cura di questo spazio. Abbiamo voluto costruire insieme perché la cosa migliore è condividere i bisogni di tutti: chi porta un cane, chi legge un libro o chi gioca con un bambino potrà godere di questo luogo''.
Manzoni ha anche riconosciuto che il percorso per arrivare a questo risultato non è stato privo di sfide: ''Questo metodo di realizzazione non è stato certo la scelta più facile. L'iter è stato più lungo, ma questa modalità dice molto della comunità che siamo e che vogliamo essere''.
L’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi ha poi voluto ringraziare l'ingegnere comunale Monica Grassi e Gino Sartor, responsabile vendite dell’azienda Komban, che ha fornito i giochi per il parco: ''Per me l'emozione questa mattina è grande perché è un progetto bellissimo, nato da voi e da tutte le persone del Giglio, frutto di un lavoro corale. Il parco doveva rispecchiare le esigenze emerse e abbiamo lavorato tanto per realizzarlo. Oggi vedere questo luogo, tanto atteso, mi riempie di gioia. Questo è per me il senso della comunità: essere presenti prima, durante e dopo'' ha detto, ringraziando tutti coloro che hanno preso parte alla realizzazione.
Gino Sartor, nel suo intervento, ha spiegato l'approccio adottato nella progettazione dei giochi. Nella creazione di un parco per bambini è infatti fondamentale considerare l'impatto visivo ed emozionale per i bimbi, così come l'importanza di mantenere il loro interesse nel tempo. I giochi devono offrire continue sfide e stimoli, favorendo lo sviluppo delle abilità che i bambini possono affinare attraverso il gioco.
La prof.ssa Manuela Grecchi, pro-rettrice del Politecnico di Lecco, ha poi aggiunto: ''Questo progetto è stato per noi un momento di condivisione. Per i nostri studenti è stato arricchente vedere il mondo attraverso gli occhi dei bambini e capire la bellezza e il potenziale che questo sguardo offre. Un’esperienza che ha arricchito tutti noi'' ha spiegato, evidenziando come il parco sia quindi più di un semplice spazio ricreativo, ma il simbolo di una comunità che lavora insieme, valorizzando il contributo di tutte le generazioni.
Sa.A.