La curiera de lu centrudestra
Siamo al paradosso. Il Cdx in Regione – Lega e Fratelli di turno - che parla di trasporto e fa pure ironia e dure critiche a Csx e Comune per la sua qualità. Che se c'è una cosa che in Regione san fare pure peggio della Sanità questo è proprio il trasporto. Basti vedere Trenord.
Quindi che la Regione finanzi adeguatamente il bacino lecchese del Tpl e la navigazione, altro che limitarsi alle ironie sul taglio dei bus dei Piani Resinelli. Siamo al paradosso.
- Ieri i Fratelli di turno criticavano la Navigazione accorgendosi dopo anni che da anni il servizio sul nostro ramo è pessimo e inadeguato per un livello almeno decoroso
- Oggi è la Lega che buon’ultima fa post e locandine social per dire no ai tagli dei bus di LineeLecco sulla tratta da/per i Resinelli. Come fossero entrambi venuti giù da Marte e non fossero Maggioranza in Regione.
Se non fossero solo intenti a specchiarsi chi uno sul pelo dell'acqua del lago chi l’altro nei tornanti vuoti delle strade di montagna gli si potrebbe suggerire che l'ultimo bilancio di LineeLecco è in sofferenza economica - così da dare scuse al Comune di Lecco per i tagli alle corse dei bus - anche perché i "crediti verso Stato, Regione e Agenzia Tpl" non gli vengono pagati per tempo ma ritardati anche di anni, tanto da avere arretrati da riscuote per ancora ben 2.368.503€.
Siamo al paradosso. Alberto da Giussano e pure i suoi Fratelli sono in maggioranza, assieme, in quella stessa Regione che ha partorito una Legge sulle Agenzie del TPL che in sostanza produce tagli di chilometri e di corse, ed ora si stracciano le vesti ma finisce lì. Nessuna azione concreta per risolvere il taglio dei bus.
Si muovano invece per questo: pagamenti degli arretrati e puntuali, maggiori risorse al trasporto pubblico locale per più km e corse, più traghetti e servizi tutto l’anno - o sono solo in grado di far eleggere un loro consigliere in Provincia o nel cda di LineeLecco?
E nel frattempo alla mattina se qualcuno di loro – Fratelli o Spadoni- viene in città si guardi in giro, parli con gli studenti anche quelli dei bus che usano per arrivare dall'alta Valsassina, così da scoprire quotidiani viaggi in piedi per km, pigiati come dei missultin nelle latte o seduti precari sugli scalini.
Insomma, che le Istituzioni – Regione in testa ma anche Comune - facciano il loro. Di corsa che non si può far tutto con la bici e le camminate. L’è necessaria anca “la curiera che la va sö e giò”.
Quindi che la Regione finanzi adeguatamente il bacino lecchese del Tpl e la navigazione, altro che limitarsi alle ironie sul taglio dei bus dei Piani Resinelli. Siamo al paradosso.
- Ieri i Fratelli di turno criticavano la Navigazione accorgendosi dopo anni che da anni il servizio sul nostro ramo è pessimo e inadeguato per un livello almeno decoroso
- Oggi è la Lega che buon’ultima fa post e locandine social per dire no ai tagli dei bus di LineeLecco sulla tratta da/per i Resinelli. Come fossero entrambi venuti giù da Marte e non fossero Maggioranza in Regione.
Se non fossero solo intenti a specchiarsi chi uno sul pelo dell'acqua del lago chi l’altro nei tornanti vuoti delle strade di montagna gli si potrebbe suggerire che l'ultimo bilancio di LineeLecco è in sofferenza economica - così da dare scuse al Comune di Lecco per i tagli alle corse dei bus - anche perché i "crediti verso Stato, Regione e Agenzia Tpl" non gli vengono pagati per tempo ma ritardati anche di anni, tanto da avere arretrati da riscuote per ancora ben 2.368.503€.
Siamo al paradosso. Alberto da Giussano e pure i suoi Fratelli sono in maggioranza, assieme, in quella stessa Regione che ha partorito una Legge sulle Agenzie del TPL che in sostanza produce tagli di chilometri e di corse, ed ora si stracciano le vesti ma finisce lì. Nessuna azione concreta per risolvere il taglio dei bus.
Si muovano invece per questo: pagamenti degli arretrati e puntuali, maggiori risorse al trasporto pubblico locale per più km e corse, più traghetti e servizi tutto l’anno - o sono solo in grado di far eleggere un loro consigliere in Provincia o nel cda di LineeLecco?
E nel frattempo alla mattina se qualcuno di loro – Fratelli o Spadoni- viene in città si guardi in giro, parli con gli studenti anche quelli dei bus che usano per arrivare dall'alta Valsassina, così da scoprire quotidiani viaggi in piedi per km, pigiati come dei missultin nelle latte o seduti precari sugli scalini.
Insomma, che le Istituzioni – Regione in testa ma anche Comune - facciano il loro. Di corsa che non si può far tutto con la bici e le camminate. L’è necessaria anca “la curiera che la va sö e giò”.
Paolo Trezzi