Premana: inaugurato il nuovo Museo dei Coltelli e delle Forbici, con vista su PRA… e oltre
Se Premana, il borgo “aggrappato” al versante nord-ovest della Valvarrone, è conosciuta in tutto il mondo per la produzione di utensili da taglio – tanto che spesso viene definita “il paese delle lame” – la creazione di una struttura interamente dedicata a questa secolare tradizione era ciò che forse mancava al paese dell’Alta Valle e a Premana Rivive l'Antico per far conoscere ancora di più e ancora meglio (rispetto a quanto già non riesca a fare il Museo Etnografico, che lo scorso giugno ha riaperto i battenti con una nuova gestione) la propria storia artigianale e industriale.
Mancava, per l’appunto, perché proprio ieri pomeriggio si è tenuta a Premana la cerimonia di inaugurazione del Museo dei Coltelli e delle Forbici, allestito nel corso degli ultimi cinque mesi all’interno di una porzione della storica bottega della ditta Ambrogio Sanelli, in via IV Novembre. Il locale era stato dismesso nel 2012, quando la Ambrogio Sanelli – una delle realtà ultracentenarie ancora attive nel territorio di Premana – si era trasferita nella zona industriale di Giabbio, tornando poi in paese nel 2015 dopo l'acquisizione di Montana, altro marchio di lunga tradizione del distretto.
Capofila del progetto è stata la Pro Loco, che a partire dalla scorsa primavera ha iniziato a lavorare con i suoi volontari per rimettere a nuovo il locale; ben presto, tuttavia, la realizzazione del museo è diventata “affare” di numerosi premanesi di tutte le età, trasformandosi dunque in un’impresa dell’intero paese. Diversi tra coloro che hanno collaborato a rendere il progetto possibile erano presenti ieri presso il museo, dove oltre al direttivo della Pro Loco (con diversi membri vestiti in abiti tradizionali premanesi, PRA è alle porte…) anche il vicesindaco di Premana Domenico Pomoni e il parroco don Matteo Albani sono intervenuti per la cerimonia di inaugurazione. Presenti, inoltre, diversi premanesi interessati a scoprire in anteprima questo spazio dedicato a un importante pezzo di storia del paese.
“Questo museo nasce dall’incontro di diverse esigenze – ha spiegato Antonio Gianola, presidente della Pro Loco – La nostra associazione era alla ricerca di un modo nuovo e di uno spazio per valorizzare la storia delle lame di Premana per le due giornate biennali di Premana Rivive l’Antico. Allo stesso tempo, la ditta Ambrogio Sanelli desiderava trovare un luogo che potesse fungere da vetrina della storia del paese, dove accogliere clienti, ospiti, potenziali investitori. Così, la famiglia Sanelli ha concesso temporaneamente il locale in cui è stato realizzato il Museo dei Coltelli e delle Forbici di Premana Rivive l'Antico”.
Fino allo scorso marzo l’ambiente era esattamente quello di uno stabilimento dismesso: decisamente disordinato e con molto lavoro all’orizzonte per ripulire e sistemare il tutto. Un po’ alla volta i volontari premanesi hanno rimesso in sesto il locale, selezionato materiali, utensili e attrezzature e portato pezzi e macchinari da altre botteghe del paese. “Grande merito” ha sottolineato Gianola “va a un gruppetto di volenterosi pensionati, che si è veramente preso a cuore questo progetto e vi ha lavorato senza sosta”. “Più in generale” prosegue il presidente “l’allestimento del museo ha permesso a Premana di unirsi ancora una volta attorno alla propria storia e alle proprie tradizioni, con persone di tutte le età che sono accorse a dare una mano. Tra queste, ricordiamo in particolare i coscritti del 2006, diciottenni in questo 2024, che l’amministrazione comunale ha saggiamente coinvolto nel progetto''.
Proprio a partire da questo spunto è intervenuto il vicesindaco Pomoni, che ha spiegato come il comune abbia voluto rivisitare la tradizione dei “coscritti”, ormai svuotata del suo senso originario (si trattava infatti di una settimana di “baldoria” tra i coetanei diciottenni prima della partenza per l’anno di leva), coinvolgendo i giovani premanesi in un’attività di valenza sociale.
“Quest’anno abbiamo incontrato questa necessità della Pro Loco, così i ragazzi hanno potuto dare una mano nel progetto del museo” ha aggiunto il vicesindaco, muovendosi poi verso un ringraziamento al sodalizio premanese “per aver saputo reinventare progetti e situazioni per Premana Rivive l’Antico”, in riferimento alla realizzazione del museo, ma anche alla variazione della prima parte del percorso della manifestazione (obbligata, vista la programmazione di lavori di riqualificazione nella zona della “Fim”). Pomoni ha rivolto un grazie anche ad Ambrogio Sanelli per la sua collaborazione, definendolo “un imprenditore che riesce a vedere oltre quella che è la sua attività, che ha concesso il proprio locale per dare spazio alla storia e alla tradizione di Premana negli articoli da taglio. Una storia da cui partire anche per promuovere il turismo nel nostro paese”.
Da parte sua, l’azienda Ambrogio Sanelli ha parlato con un suo rappresentante di “scambi che portano un valore”, esplicando la volontà “di non disperdere le radici lontane che ha l’arte della coltelleria a Premana”. “Il progetto del Museo dei Coltelli e delle Forbici si inserisce inoltre all’interno della già attiva iniziativa di "open factory", un’esperienza in grado di offrire a clienti e turisti l'opportunità di scoprire il passato e il presente della coltelleria professionale Ambrogio Sanelli. La storica bottega resterà a disposizione della Pro Loco per il weekend di Premana Rivive l'Antico” ha aggiunto.
Il museo, nato inizialmente dall’esigenza di trovare una nuova postazione dedicata alle lame lungo il percorso di PRA, è ora una realtà capace di raccontare una parte importante della storia di Premana. “Riproduce una vera bottega premanese che, con tutti gli utensili, le attrezzature e i materiali, racconta l’intera filiera produttiva di coltelli e forbici” ha spiegato ancora Gianola, il quale – prima del taglio del nastro - ha precisato che “l’attuale museo ha una configurazione provvisoria, ma nei prossimi mesi e anni lavoreremo per concretizzare altri progetti”. Intanto, il museo sarà aperto nel corso del weekend di Premana Rivive l’Antico, con l’ingresso incluso nel costo del biglietto alla pari della visita al Museo Etnografico. Quale migliore occasione per aprire per la prima volta al pubblico un luogo così ricco di storia e di passione e così emblematico per il “paese delle lame”?.
Mancava, per l’appunto, perché proprio ieri pomeriggio si è tenuta a Premana la cerimonia di inaugurazione del Museo dei Coltelli e delle Forbici, allestito nel corso degli ultimi cinque mesi all’interno di una porzione della storica bottega della ditta Ambrogio Sanelli, in via IV Novembre. Il locale era stato dismesso nel 2012, quando la Ambrogio Sanelli – una delle realtà ultracentenarie ancora attive nel territorio di Premana – si era trasferita nella zona industriale di Giabbio, tornando poi in paese nel 2015 dopo l'acquisizione di Montana, altro marchio di lunga tradizione del distretto.
Capofila del progetto è stata la Pro Loco, che a partire dalla scorsa primavera ha iniziato a lavorare con i suoi volontari per rimettere a nuovo il locale; ben presto, tuttavia, la realizzazione del museo è diventata “affare” di numerosi premanesi di tutte le età, trasformandosi dunque in un’impresa dell’intero paese. Diversi tra coloro che hanno collaborato a rendere il progetto possibile erano presenti ieri presso il museo, dove oltre al direttivo della Pro Loco (con diversi membri vestiti in abiti tradizionali premanesi, PRA è alle porte…) anche il vicesindaco di Premana Domenico Pomoni e il parroco don Matteo Albani sono intervenuti per la cerimonia di inaugurazione. Presenti, inoltre, diversi premanesi interessati a scoprire in anteprima questo spazio dedicato a un importante pezzo di storia del paese.
“Questo museo nasce dall’incontro di diverse esigenze – ha spiegato Antonio Gianola, presidente della Pro Loco – La nostra associazione era alla ricerca di un modo nuovo e di uno spazio per valorizzare la storia delle lame di Premana per le due giornate biennali di Premana Rivive l’Antico. Allo stesso tempo, la ditta Ambrogio Sanelli desiderava trovare un luogo che potesse fungere da vetrina della storia del paese, dove accogliere clienti, ospiti, potenziali investitori. Così, la famiglia Sanelli ha concesso temporaneamente il locale in cui è stato realizzato il Museo dei Coltelli e delle Forbici di Premana Rivive l'Antico”.
Fino allo scorso marzo l’ambiente era esattamente quello di uno stabilimento dismesso: decisamente disordinato e con molto lavoro all’orizzonte per ripulire e sistemare il tutto. Un po’ alla volta i volontari premanesi hanno rimesso in sesto il locale, selezionato materiali, utensili e attrezzature e portato pezzi e macchinari da altre botteghe del paese. “Grande merito” ha sottolineato Gianola “va a un gruppetto di volenterosi pensionati, che si è veramente preso a cuore questo progetto e vi ha lavorato senza sosta”. “Più in generale” prosegue il presidente “l’allestimento del museo ha permesso a Premana di unirsi ancora una volta attorno alla propria storia e alle proprie tradizioni, con persone di tutte le età che sono accorse a dare una mano. Tra queste, ricordiamo in particolare i coscritti del 2006, diciottenni in questo 2024, che l’amministrazione comunale ha saggiamente coinvolto nel progetto''.
Proprio a partire da questo spunto è intervenuto il vicesindaco Pomoni, che ha spiegato come il comune abbia voluto rivisitare la tradizione dei “coscritti”, ormai svuotata del suo senso originario (si trattava infatti di una settimana di “baldoria” tra i coetanei diciottenni prima della partenza per l’anno di leva), coinvolgendo i giovani premanesi in un’attività di valenza sociale.
“Quest’anno abbiamo incontrato questa necessità della Pro Loco, così i ragazzi hanno potuto dare una mano nel progetto del museo” ha aggiunto il vicesindaco, muovendosi poi verso un ringraziamento al sodalizio premanese “per aver saputo reinventare progetti e situazioni per Premana Rivive l’Antico”, in riferimento alla realizzazione del museo, ma anche alla variazione della prima parte del percorso della manifestazione (obbligata, vista la programmazione di lavori di riqualificazione nella zona della “Fim”). Pomoni ha rivolto un grazie anche ad Ambrogio Sanelli per la sua collaborazione, definendolo “un imprenditore che riesce a vedere oltre quella che è la sua attività, che ha concesso il proprio locale per dare spazio alla storia e alla tradizione di Premana negli articoli da taglio. Una storia da cui partire anche per promuovere il turismo nel nostro paese”.
Da parte sua, l’azienda Ambrogio Sanelli ha parlato con un suo rappresentante di “scambi che portano un valore”, esplicando la volontà “di non disperdere le radici lontane che ha l’arte della coltelleria a Premana”. “Il progetto del Museo dei Coltelli e delle Forbici si inserisce inoltre all’interno della già attiva iniziativa di "open factory", un’esperienza in grado di offrire a clienti e turisti l'opportunità di scoprire il passato e il presente della coltelleria professionale Ambrogio Sanelli. La storica bottega resterà a disposizione della Pro Loco per il weekend di Premana Rivive l'Antico” ha aggiunto.
Il museo, nato inizialmente dall’esigenza di trovare una nuova postazione dedicata alle lame lungo il percorso di PRA, è ora una realtà capace di raccontare una parte importante della storia di Premana. “Riproduce una vera bottega premanese che, con tutti gli utensili, le attrezzature e i materiali, racconta l’intera filiera produttiva di coltelli e forbici” ha spiegato ancora Gianola, il quale – prima del taglio del nastro - ha precisato che “l’attuale museo ha una configurazione provvisoria, ma nei prossimi mesi e anni lavoreremo per concretizzare altri progetti”. Intanto, il museo sarà aperto nel corso del weekend di Premana Rivive l’Antico, con l’ingresso incluso nel costo del biglietto alla pari della visita al Museo Etnografico. Quale migliore occasione per aprire per la prima volta al pubblico un luogo così ricco di storia e di passione e così emblematico per il “paese delle lame”?.
A.Te.