Lecco: 7 nuovi innesti per i Ragni, 5 sono donne
Sono ben sette i nuovi soci ammessi a far parte dei Ragni di Lecco dopo la votazione dell’assemblea del sodalizio, riunitasi lo scorso mercoledì 25 settembre. In questa tornata di new entry la componente femminile è preponderante: ben cinque su sette, segno evidente di quanto l’alpinismo e l’arrampicata si siano ormai allontanati dalla loro composizione un tempo prevalentemente maschile.
Anche le specialità in cui i neo Ragni eccellono ben rappresentano l’odierno panorama variegato del mondo della verticale. Fra loro ci sono infatti alpinisti a tutto tondo, appassionati dell’arrampicata su roccia e di quella sulle vie sportive in falesia, boulderisti e atleti che si dedicano alle competizioni agonistiche.
Ecco una breve presentazione dei sette nuovi Maglioni Rossi.Quello di Beatrice Colli è probabilmente il nome più noto. Classe 2004, originaria di Colico, da poco si è trasferita a vivere a Lecco. Oggi è un’atleta professionista delle Fiamme Oro, ma per molti anni è stata uno dei pilastri della squadra agonistica dei Ragni, dove ha coltivato la sua passione per la scalata e il suo talento, giungendo ad ottenere risultati straordinari, in particolare nella specialità Speed. Detiene il record italiano di velocità e, con la maglia della Nazionale Italiana sulle spalle, ha messo nel suo palmares svariati podi nelle principali competizioni internazionali fino ad arrivare, nel 2024, alla partecipazione alle Olimpiadi di Parigi.Al mondo delle competizioni appartiene anche Valentina Arnoldi, classe 2005 e lecchese Doc. Ha cominciato l’attività agonistica all’età di 8 anni, entrando nella squadra dei Ragni. La sua specialità è la Lead, disciplina che quest’anno l’ha vista sul primo gradino del podio nel Campionato Italiano Giovanile. I tanti impegni non le lasciano molto tempo per arrampicare in falesia, ma chi l’ha vista in azione su roccia definisce il suo stile di scalata “sontuoso” e i risultati lo confermano, con vie fino all’8b lavorato (chiuse in una manciata di tentativi) e 8a a vista.Iris Bielli, classe 2004, residente a Merate, ha cominciato a scalare all’età di 14 anni nella squadra agonistica dei Ragni. A 17 ha conosciuto l’arrampicata in montagna e, nel giro di pochissime stagioni, è stata in grado di salire da capocordata e in arrampicata libera, grandi itinerari di alta difficoltà come “Alpenliebe” alla Cima Ovest di Lavaredo, “Simon Mago” sulla parete Nord della Presolana, “Galactica” in Qualido e “Specchio di Sara” in Marmolada. Sempre in Marmolada, nel 2023, ha aperto dal basso e poi percorso in libera tutti i tiri di “Madre Roccia”, un grandioso itinerario salito con Matteo Della Bordella, Maurizio Giordani, Massimo Faletti. Il tiro più difficile (8b) è stato aperto proprio da lei.Giulia Venturelli arriva dalla provincia di Brescia (è nata a Gussago nel 1990 e oggi vive a Piazza di Sovere) ma da alcuni anni il suo percorso fra le montagne si è incrociato con quello degli scalatori del Gruppo della Grignetta, con cui ha realizzato molte belle e difficili ascensioni, ultima in ordine di tempo la ripetizione della mitica via sulla parete Ovest del Cerro Torre, portata a termine con i Ragni Matteo Piccardi e Dimitri Anghileri, proprio nel 50esimo anniversario della prima salita. Dal 2016 esercita la professione di Guida Alpina e vanta un curriculum davvero invidiabile, con ascensioni di ottimo livello su tutte le Alpi, dalle grandi vie di misto del Monte Bianco alle Dolomiti.La valtellinese Chiara Gusmeroli ha 27 anni e ha scoperto l’arrampicata fra le montagne di casa, Val di Mello e Valmasino, dove ha ripetuto un’infinità di vie, dedicandosi anche all’apertura di nuovi itinerari. Nelle ultime stagioni ha formato un’affiatata cordata con Matteo De Zaiacomo, con cui lo scorso inverno ha salito la via Afanasieff al Fitz Roy, in Patagonia. Durante l’estate appena trascorsa ha realizzato una spedizione nella Nangma Valley del Pakistan, con l’apertura di una via nuova sulla parete dello Skem Braq.
Il trentaseienne Maximiliano Piazza è un amante dell’arrampicata su roccia in tutte le sue varianti: dal bouldering alle grandi pareti. Anche per lui la Val di Mello è divenuta la casa d’elezione. L’arrampicata sui massi è la specialità in cui eccelle (ha salito passaggi fino all’8b), ma la sua passione lo ha portato a mettersi alla prova anche con monotiri trad di alto livello e impegnative viemmultipitch fra le montagne di casa così come fra le big wall della Yosemite Valley. È un esploratore entusiasta delle pareti e si dedica volentieri alla creazione di nuove linee di scalata e chiodatura di nuove falesie.
L’erbese Davide Pontiggia, classe 1990, già da tempo compagno d’avventura di molti Ragni, è un assiduo frequentatore delle Prealpi Lombarde, dove ha realizzato ripetizioni di alcune delle più impegnative vie moderne come “Prigionieri dei sogni” al Pizzo d’Eghen, “Simon Mago” e “Distanziamento A-sociale” sulla nord della Presolana. Nutrita è anche la lista delle ascensioni di alto livello sul granito della Valmasino e dei moderni masterpiece dolomitici come “Sur le fil des apparences” in Marmolada, “Mouline Rouge” alla Roda di Vael e “Serendipity” alla Torre di Mezzaluna in Vallacccia.
"Dopo due anni dalle ultime ammissioni il gruppo si riapre con questi sette nuovi Maglioni Rossi – commenta il presidente dei Ragni Matteo De Zaiacomo -. Mi congratulo e do il benvenuto ai nuovi soci con grande stima per ognuno di loro per il loro carattere unico e intraprendente, tutti lati riflessi dalle rispettive attività: dalle grandi spedizioni alle nuove vie, dai monotiri trad alle Olimpiadi. Una vera ventata d’aria fresca all’interno del sodalizio. Con queste amiche e amici che da oggi vestono il Maglione Rosso abbiamo già vissuto alcune grandi avventure, abbiamo provato sincera ammirazione per i risultati sportivi e alpinistici raggiunti e sono contento che l’Assemblea abbia dato fiducia a questi straordinari arrampicatori che saremo pronti a incoraggiare e sostenere nelle future sfide che li attenderanno”.
Anche le specialità in cui i neo Ragni eccellono ben rappresentano l’odierno panorama variegato del mondo della verticale. Fra loro ci sono infatti alpinisti a tutto tondo, appassionati dell’arrampicata su roccia e di quella sulle vie sportive in falesia, boulderisti e atleti che si dedicano alle competizioni agonistiche.
Ecco una breve presentazione dei sette nuovi Maglioni Rossi.Quello di Beatrice Colli è probabilmente il nome più noto. Classe 2004, originaria di Colico, da poco si è trasferita a vivere a Lecco. Oggi è un’atleta professionista delle Fiamme Oro, ma per molti anni è stata uno dei pilastri della squadra agonistica dei Ragni, dove ha coltivato la sua passione per la scalata e il suo talento, giungendo ad ottenere risultati straordinari, in particolare nella specialità Speed. Detiene il record italiano di velocità e, con la maglia della Nazionale Italiana sulle spalle, ha messo nel suo palmares svariati podi nelle principali competizioni internazionali fino ad arrivare, nel 2024, alla partecipazione alle Olimpiadi di Parigi.Al mondo delle competizioni appartiene anche Valentina Arnoldi, classe 2005 e lecchese Doc. Ha cominciato l’attività agonistica all’età di 8 anni, entrando nella squadra dei Ragni. La sua specialità è la Lead, disciplina che quest’anno l’ha vista sul primo gradino del podio nel Campionato Italiano Giovanile. I tanti impegni non le lasciano molto tempo per arrampicare in falesia, ma chi l’ha vista in azione su roccia definisce il suo stile di scalata “sontuoso” e i risultati lo confermano, con vie fino all’8b lavorato (chiuse in una manciata di tentativi) e 8a a vista.Iris Bielli, classe 2004, residente a Merate, ha cominciato a scalare all’età di 14 anni nella squadra agonistica dei Ragni. A 17 ha conosciuto l’arrampicata in montagna e, nel giro di pochissime stagioni, è stata in grado di salire da capocordata e in arrampicata libera, grandi itinerari di alta difficoltà come “Alpenliebe” alla Cima Ovest di Lavaredo, “Simon Mago” sulla parete Nord della Presolana, “Galactica” in Qualido e “Specchio di Sara” in Marmolada. Sempre in Marmolada, nel 2023, ha aperto dal basso e poi percorso in libera tutti i tiri di “Madre Roccia”, un grandioso itinerario salito con Matteo Della Bordella, Maurizio Giordani, Massimo Faletti. Il tiro più difficile (8b) è stato aperto proprio da lei.Giulia Venturelli arriva dalla provincia di Brescia (è nata a Gussago nel 1990 e oggi vive a Piazza di Sovere) ma da alcuni anni il suo percorso fra le montagne si è incrociato con quello degli scalatori del Gruppo della Grignetta, con cui ha realizzato molte belle e difficili ascensioni, ultima in ordine di tempo la ripetizione della mitica via sulla parete Ovest del Cerro Torre, portata a termine con i Ragni Matteo Piccardi e Dimitri Anghileri, proprio nel 50esimo anniversario della prima salita. Dal 2016 esercita la professione di Guida Alpina e vanta un curriculum davvero invidiabile, con ascensioni di ottimo livello su tutte le Alpi, dalle grandi vie di misto del Monte Bianco alle Dolomiti.La valtellinese Chiara Gusmeroli ha 27 anni e ha scoperto l’arrampicata fra le montagne di casa, Val di Mello e Valmasino, dove ha ripetuto un’infinità di vie, dedicandosi anche all’apertura di nuovi itinerari. Nelle ultime stagioni ha formato un’affiatata cordata con Matteo De Zaiacomo, con cui lo scorso inverno ha salito la via Afanasieff al Fitz Roy, in Patagonia. Durante l’estate appena trascorsa ha realizzato una spedizione nella Nangma Valley del Pakistan, con l’apertura di una via nuova sulla parete dello Skem Braq.
Il trentaseienne Maximiliano Piazza è un amante dell’arrampicata su roccia in tutte le sue varianti: dal bouldering alle grandi pareti. Anche per lui la Val di Mello è divenuta la casa d’elezione. L’arrampicata sui massi è la specialità in cui eccelle (ha salito passaggi fino all’8b), ma la sua passione lo ha portato a mettersi alla prova anche con monotiri trad di alto livello e impegnative viemmultipitch fra le montagne di casa così come fra le big wall della Yosemite Valley. È un esploratore entusiasta delle pareti e si dedica volentieri alla creazione di nuove linee di scalata e chiodatura di nuove falesie.
L’erbese Davide Pontiggia, classe 1990, già da tempo compagno d’avventura di molti Ragni, è un assiduo frequentatore delle Prealpi Lombarde, dove ha realizzato ripetizioni di alcune delle più impegnative vie moderne come “Prigionieri dei sogni” al Pizzo d’Eghen, “Simon Mago” e “Distanziamento A-sociale” sulla nord della Presolana. Nutrita è anche la lista delle ascensioni di alto livello sul granito della Valmasino e dei moderni masterpiece dolomitici come “Sur le fil des apparences” in Marmolada, “Mouline Rouge” alla Roda di Vael e “Serendipity” alla Torre di Mezzaluna in Vallacccia.
"Dopo due anni dalle ultime ammissioni il gruppo si riapre con questi sette nuovi Maglioni Rossi – commenta il presidente dei Ragni Matteo De Zaiacomo -. Mi congratulo e do il benvenuto ai nuovi soci con grande stima per ognuno di loro per il loro carattere unico e intraprendente, tutti lati riflessi dalle rispettive attività: dalle grandi spedizioni alle nuove vie, dai monotiri trad alle Olimpiadi. Una vera ventata d’aria fresca all’interno del sodalizio. Con queste amiche e amici che da oggi vestono il Maglione Rosso abbiamo già vissuto alcune grandi avventure, abbiamo provato sincera ammirazione per i risultati sportivi e alpinistici raggiunti e sono contento che l’Assemblea abbia dato fiducia a questi straordinari arrampicatori che saremo pronti a incoraggiare e sostenere nelle future sfide che li attenderanno”.