Lecco, turismo: si lavora anche per il 'fuori stagione'

Presentato il nuovo calendario delle “esperienze” turistiche lecchesi, occasioni servita anche per ribadire gli obiettivi del progetto “Leccotourism” avviato tre anni fa e fare il punto sulle caratteristiche degli ospiti e le richieste dei visitatori che arrivano nel nostro territorio. Alla presentazione sono intervenuti l’assessore a turismo ed eventi Giovanni Cattaneo, il delegato al turismo della Camera di commercio Fabio Dadati e la coordinatrice del progetto Veronica Milani dell’impresa sociale “Il Girasole”: “Cambia la stagione turistica lecchese: lavoro, formazione, organizzazione».
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«Il percorso che abbiamo davanti richiede molte sinergie – ha esordito Cattaneo – tra i vari enti pubblici nonché tra pubblico e privato. Un settore, quello privato, che sta investendo molto nel turismo. Il catalogo delle esperienze non è nuovo, siamo ormai al terzo anno. Ma la città sta cambiando nel modo di accogliere il turista, la piattaforma digitale “Leccotourism” sta crescendo anche se qualcosa va ancora messo a punto, ma la realtà è che bisogna essere pronti con le proposte».
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Da parte sua, Cattaneo ha sottolineato come al centro dell’impegno vi sia il lavoro, la creazione di posti di lavoro che avviene grazie a tutti gli operatori che sono la spina dorsale dell’offerta turistica. 
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Un aspetto sul quale ha concordato anche Dadati, elencano tutte le opportunità che arrivano dal settore nella sua totalità, delle case vacanze agli alberghi, ma rilevando anche come sia necessario potenziare il lavoro di comunicazione perché il turista sia consapevole di tutto quanto il nostro territorio può disporre. La gran parte degli ospiti, infatti, ha come obiettivo visitare Bellagio, tutt’al più Varenna, i luoghi ormai canonici della gita sul lago di Como, trascurando quanto altro si possa invece fare. Ed è appunto su questo che occorre lavorare.
Sono stati presentati anche i risultati di un piccolo sondaggio effettuato nel corso dell’estate appena passata, con i giovani del progetto “Living land” che hanno sottoposto ai turisti un questionario: sono stati 330 quelli raccolti, certo non un campione esauriente – come ha detto ancora Cattaneo – ma in grado comunque di fornire alcune indicazioni. Assodato che l’attrazione principale del nostro territorio è costituita dalle bellezze naturali, chi ha risposto al sondaggio ha detto d’aver conosciuto Lecco per il 42% su internet e social, il 23% grazie al passaparola; di aver cercato informazioni su web e social per il 63%; che ritornerebbe volentieri a Lecco per il 73% e che consiglierebbe ad altri una visita per il 96%.
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Fuori discussione l’aumento di turisti stranieri, con “movimenti” ancora da interpretare. Se l’anno scorso si era infatti verificato un exploit di spagnoli, quest’anno sono stati i polacchi. E proprio le mutevoli e non scontate nazionalità influiscono anche sulla scelta delle lingue straniere da scegliere per tradurre il materiale informativo: naturalmente l’Italiano, scontato l’Inglese, qualche riflessione può essere opportuna sugli altri idiomi.
Ancora negletto qualche anno fa, il turismo nel Lecchese sembra comunque essere in una fase di deciso decollo ma soprattutto cambiando fisionomia: i posti-letto nelle case vacanze e nei bd&breakfast hanno ormai superato quelli degli alberghi, mentre la stagione si allunga e così le proposte non interessano soltanto i tradizionali periodi di primavera ed estate ma hanno già interessato l’autunno e ora si pensa anche alla stagione invernale, partendo da un inedito “Christmas tour” per le vie cittadine. Rimane il cosiddetto outdoor e cioè la vita all’aria aperta l’orizzonte al quale guardare. E il nuovo catalogo, sintetizzato nella tradizionale brochure da distribuire ad alberghi e uffici turistici parla della città con il suo centro storico all’ombra del “Matitone” e lo shopping; del lago da vivere tra borghi pittoreschi, natura e antiche leggende; delle montagne con vette maestose, sentieri sfidanti e panorami straordinari; delle vie del viandante che non sono solo lo storico sentiero lungo il lago; degli itinerari in bicicletta. Oltre, naturalmente, alla scoperta dei sapori locali che ormai rappresentano un capitolo irrinunciabile. Sul depliant che rappresenta una vetrina, sono inoltre riportati qr-code con i quali il turista può approfondire ogni singola voce.
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La coordinatrice del progetto Veronica Milani ha rilevato come il rapporti con gli operatori si sia andato facendo sempre più stretto e come lo sviluppo del settore porti da un lato all’emergere di nuovi operatori (dagli istruttori di cicloturismo agli accompagnatori di media montagna) che trasformano in un lavoro il loro hobby, ma nel contempo all’interesse di strutture nazionali che ora guardano a Lecco come non succedeva invece nel passato. L’incremento della richiesta e dell’offerta richiede così anche iniziative di formazione ed è per questo che sono stati incentivati gli interventi nelle scuole, promosse iniziative di tirocinio per i giovani non solo agli infopoint ma anche in altre strutture «perché occorre far capire ai giovani che su Lecco possono inestire».
D.C.
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