'Lecco City': 6 patteggiamenti per lo spaccio in centro città

Sei patteggiamenti ed un rinvio a giudizio. E' il bilancio - in estrema sintesi - dell'udienza svoltasi nel pomeriggio odierno in Tribunale a Lecco a carico di sette soggetti (tutti magrebini) imputati per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, eroina e hashish.
IL VIDEO CON LE CESSIONI DIFFUSO DALLA POLIZIA LO SCORSO OTTOBRE

La vicenda giudiziaria trae origine da un'operazione condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Lecco - coordinata dalla Procura (quest'oggi rappresentata dal sostituto Chiara Di Francesco) - che nell'autunno 2023 aveva portato all'esecuzione di una serie di ordinanze di custodia cautelare in riferimento a presunti spacciatori che agivano nel cuore della città. Scenario delle cessioni le zone del pieno centro, tra la stazione, il polo universitario, gli ingressi delle scuole e persino i sagrati delle chiese; tutti spazi, dunque, tendenzialmente affollati e molto frequentati. Proprio per questo l'indagine era stata ribattezzata "Lecco City''.
L'attività della Questura, come era stato spiegato in conferenza stampa, si era concretizzata in numerosi servizi di Polizia Giudiziaria con costanti appostamenti, recuperi di sostanze e analisi dei tabulati telefonici, svolti principalmente tra gennaio e luglio dello scorso anno. Ai componenti della banda venivano contestate complessivamente oltre 7.000 cessioni di dosi di cocaina nel periodo compreso tra il 2019 e l'estate 2023 - periodo di lockdown incluso - per un valore commerciale di più di 285.000 euro.
Presentatisi quest'oggi al cospetto del giudice per le udienze preliminari Salvatore Catalano, si sono quasi tutti avvalsi di riti alternativi, con condanne da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 4 anni e 4 mesi; pena quest'ultima inflitta a Y.M., classe 1994, ritenuto perno del giro di spaccio sgominato dalla Polizia. Il giudice lo ha condannato anche al pagamento di una maxi multa di 16mila euro.
Soltanto uno degli imputati ha invece deciso di andare a dibattimento, convinto probabilmente di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Comparirà il prossimo novembre dinnanzi al giudice in ruolo monocratico Paolo Salvatore.
G.C.
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