Bonacina, centenario della Scuola dell'Infanzia Piloni: una giornata di festa tra storia, bellezza ed educazione
La Scuola dell'Infanzia "A. Piloni" di Bonacina ha celebrato un traguardo straordinario: i suoi 100+1 anni di attività, con un programma che ha coinvolto l'intera comunità locale. Fondata nel 1923 grazie alla generosità del Cavalier Antonio Piloni, la scuola è dunque, da un secolo, un punto di riferimento per le famiglie del quartiere, trasmettendo i valori dell'educazione e della comunità alle nuove generazioni. L'istituzione ha mantenuto nel tempo il suo spirito originario, diventando non solo un luogo di apprendimento, ma anche un faro di coesione sociale per il quartiere di Bonacina.
Oggi la scuola si distingue per il suo approccio pedagogico centrato sul bambino, ispirato ai principi di Maria Montessori. L'ambiente scolastico, curato nei dettagli e pensato per essere stimolante e ordinato, permette ai piccoli di esplorare e sperimentare autonomamente, favorendo lo sviluppo spontaneo delle loro capacità cognitive, motorie e sociali.
"La nostra scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma una comunità che cresce insieme ai bambini", ha raccontato la maestra Angela, sottolineando come l’educazione qui promuova la curiosità, l’autonomia e il rispetto per l’individualità di ogni bambino.
La giornata è iniziata con una visita aperta alla scuola, occasione per alunni, insegnanti, ex studenti e famiglie di esplorare l'edificio che, nel corso degli anni, ha visto crescere intere generazioni. Il giardino della scuola è stato arricchito da una mostra fotografica a cielo aperto che ha ripercorso, attraverso le immagini, i momenti più significativi della storia dell'istituzione.
Un viaggio visivo tra passato e presente, che ha mostrato come la scuola si sia adattata ai cambiamenti del tempo, affiancandosi ai principi montessoriani.
Presenti all’evento anche i membri del cda, con l’attuale presidente Riccardo Valpolini e il vice Marco Buzzoni, gli ex presidenti, le maestre di oggi e di ieri, il personale, le autorità, tra cui il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni intervenuto dopo la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa di Bonacina.
“Le innovazioni pedagogiche sperimentate qui sono eccellenze della vostra cultura. Ancora più vero in un contesto come Bonacina, il più piccolo della città. Come amministrazione crediamo nel profilo educativo che ruota attorno a questa scuola e anche per questo abbiamo voluto costruire un nido che verrà terminato entro un anno” – ha sostenuto Mauro Gattinoni, sindaco di Lecco – “Questa amministrazione ha a cuore l’educazione, i bambini, i ragazzi. Tenere aperte le scuole è un investimento economico e progettuale. Questi festeggiamenti sono un’occasione per guardare avanti. Un progetto condiviso che unisce scuola, famiglia e comunità”.
Una scuola che ha vissuto 100+1 anni ma giovanissima nel voler cambiare, rinnovare, come ha ricordato la pedagogista Serafina Secchi. “Una scuola che permette ai bambini di pensare in modo critico, che aiuta loro a risolvere i problemi, a collaborare con gli altri e ad esprimere sè stessi liberamente” ha continuato il presidente del cda, Riccardo Valpolini – “il traguardo di oggi è solo un nuovo punto di partenza. Guardiamo al futuro con la consapevolezza che la missione di questa scuola è più attuale che mai. In un mondo in continua evoluzione, c'è bisogno di cittadini consapevoli, responsabili e capaci di affrontare le sfide del presente con creatività e spirito di collaborazione”.
La giornata è continuata con la premiazione del concorso fotografico “La mia Bellezza - tracce naturali di un percorso di crescita”, vinto dal piccolo Nicolò e mamma Anna, autrice dello scatto e con l’inaugurazione di un nuovo spazio del cortile, “Un angolo di lettura” dedicato ai bambini. Non è passata inosservata neanche la "rete" collettiva 100+1, un’opera simbolica dove le spolette montessoriane, simbolo di ordine e bellezza, hanno rappresentato il filo conduttore che simboleggia l’unione tra passato, presente e futuro della scuola. Un gesto semplice ma potente, che ha sottolineato il legame profondo creato dall'istituto nei suoi 100+1 anni di attività.
"Una scuola è sempre un cantiere aperto, in costante trasformazione e movimento. Ospitare durante la celebrazione i bambini di ieri, ora nonni, e rivivere con loro la storia è stato un momento di grande crescita e confronto costruttivo" ha concluso la maestra Angela.
Una scuola insomma, quella dell’infanzia A.Piloni, che grazie alla sua lunga storia e alla dedizione verso i più piccoli continua a incarnare i valori dell’educazione e della bellezza. Una giornata di festa che è stata non solo una celebrazione del passato, ma un invito a guardare con speranza e fiducia al futuro.
Oggi la scuola si distingue per il suo approccio pedagogico centrato sul bambino, ispirato ai principi di Maria Montessori. L'ambiente scolastico, curato nei dettagli e pensato per essere stimolante e ordinato, permette ai piccoli di esplorare e sperimentare autonomamente, favorendo lo sviluppo spontaneo delle loro capacità cognitive, motorie e sociali.
Insegnanti e organizzatrici della giornata
"La nostra scuola non è solo un luogo di apprendimento, ma una comunità che cresce insieme ai bambini", ha raccontato la maestra Angela, sottolineando come l’educazione qui promuova la curiosità, l’autonomia e il rispetto per l’individualità di ogni bambino.
La giornata è iniziata con una visita aperta alla scuola, occasione per alunni, insegnanti, ex studenti e famiglie di esplorare l'edificio che, nel corso degli anni, ha visto crescere intere generazioni. Il giardino della scuola è stato arricchito da una mostra fotografica a cielo aperto che ha ripercorso, attraverso le immagini, i momenti più significativi della storia dell'istituzione.
Un viaggio visivo tra passato e presente, che ha mostrato come la scuola si sia adattata ai cambiamenti del tempo, affiancandosi ai principi montessoriani.
Presenti all’evento anche i membri del cda, con l’attuale presidente Riccardo Valpolini e il vice Marco Buzzoni, gli ex presidenti, le maestre di oggi e di ieri, il personale, le autorità, tra cui il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni intervenuto dopo la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa di Bonacina.
“Le innovazioni pedagogiche sperimentate qui sono eccellenze della vostra cultura. Ancora più vero in un contesto come Bonacina, il più piccolo della città. Come amministrazione crediamo nel profilo educativo che ruota attorno a questa scuola e anche per questo abbiamo voluto costruire un nido che verrà terminato entro un anno” – ha sostenuto Mauro Gattinoni, sindaco di Lecco – “Questa amministrazione ha a cuore l’educazione, i bambini, i ragazzi. Tenere aperte le scuole è un investimento economico e progettuale. Questi festeggiamenti sono un’occasione per guardare avanti. Un progetto condiviso che unisce scuola, famiglia e comunità”.
Il sindaco Mauro Gattinoni con il presidente del cda Riccardo Valpolini
Nicolò con mamma Anna
La giornata è continuata con la premiazione del concorso fotografico “La mia Bellezza - tracce naturali di un percorso di crescita”, vinto dal piccolo Nicolò e mamma Anna, autrice dello scatto e con l’inaugurazione di un nuovo spazio del cortile, “Un angolo di lettura” dedicato ai bambini. Non è passata inosservata neanche la "rete" collettiva 100+1, un’opera simbolica dove le spolette montessoriane, simbolo di ordine e bellezza, hanno rappresentato il filo conduttore che simboleggia l’unione tra passato, presente e futuro della scuola. Un gesto semplice ma potente, che ha sottolineato il legame profondo creato dall'istituto nei suoi 100+1 anni di attività.
"Una scuola è sempre un cantiere aperto, in costante trasformazione e movimento. Ospitare durante la celebrazione i bambini di ieri, ora nonni, e rivivere con loro la storia è stato un momento di grande crescita e confronto costruttivo" ha concluso la maestra Angela.
Una scuola insomma, quella dell’infanzia A.Piloni, che grazie alla sua lunga storia e alla dedizione verso i più piccoli continua a incarnare i valori dell’educazione e della bellezza. Una giornata di festa che è stata non solo una celebrazione del passato, ma un invito a guardare con speranza e fiducia al futuro.
C.C.