'Occorre essere più cattivi'. Baldini sprona i suoi per la Triestina
CALCIO LECCO
LEGA PRO 5^ GIORNATA
DOMANI, SABATO, AL RIGAMONTI-CEPPI ORE 18,30: LECCO-TRIESTINA
Lecco-Triestina, in programma domani al Rigamonti-Ceppi (18,30), avrebbe dovuto essere, almeno sulla carta, un incontro di vertice. Invece, l'attuale classifica racconta altro. Gli aquilotti, imbattuti e sesti in graduatoria (6 punti) hanno finora svolto il compito senza infamia e senza lode. Ma ci può stare. Parte della rosa e il tecnico sono nuovi e alcuni meccanismi di gioco sono in via di perfezionamento. Altre ambizioni aveva invece la Triestina che, da squadra papabile per la promozione, si è ritrovata nei bassifondi della graduatoria con tre punti, frutto della vittoria d'esordio. Poi, le tre sconfitte di fila hanno fatto precipitare la situazione. D'accordo, siamo solo alla quinta giornata, ma il calcio d'oggigiorno lascia sempre meno spazio alle riflessioni ed esige miglioramenti rapidi e tangibili. Lecco-Triestina, quindi, sarà una partita delicata e ad alta tensione , soprattutto per i giuliani, ma pure per i blucelesti che dovranno proseguire nel loro percorso evolutivo. Gli aquilotti a Novara hanno alternato un primo tempo poco convincente a una discreta ripresa. Ed è appunto da qui che il Lecco deve ripartire per dare una svolta decisa al campionato.
DICHIARAZIONI MISTER FRANCESCO BALDINI
- Il Lecco ha davanti due partite di fila in casa: domani con la Triestina, mercoledì con l'Arzignano.
“Vogliamo in particolare regalare soddisfazioni alla gente. La squadra deve capire di essere sulla strada giusta, però ha bisogno di una spinta. I risultati fin qui non sono stati negativi, ma i continui pareggi non danno sicurezza. In questa settimana abbiamo lavorato principalmente sull'attacco alla porta e sulla fase offensiva. Anche le mezze ali si devono buttare dentro. Occorre essere più “cattivi”. Affrontiamo una squadra, la Triestina, che possiede forti individualità, tra le più forti del campionato, insieme al Padova e all'Atalanta U23. Nonostante le difficoltà degli avversari, occorrerà un avere giusto approccio”.
- In merito a Gunduz, Mendoza, Zuberek e Celjak.
“Gunduz sta bene. Ha talento, ma gli chiedo più ordine. Ci stiamo lavorando e lui ha dato la sua disponibilità. Lui e Mendoza hanno caratteristiche che non abbiamo ancora messo in campo. Zuberek ha svolto l'allenamento con la squadra, mentre Celjak ha giocato 25' con la Primavera. I riscontri sono stati positivi. Sussistono dei problemini per Beghetto e Di Gesù. Faremo le opportune valutazioni ma terremo conto del match di mercoledì. In buona sostanza, scenderà in campo chi starà meglio”.
- Il Lecco sta cercando una sua dimensione.
“Considerando l'inizio della stagione e le difficoltà riscontrate, siamo riusciti a trovare una compattezza importante in fase di non possesso palla. Dobbiamo trovare tranquillità nel possesso palla e avere il coraggio di attaccare l'area di rigore. Non manca tantissimo per fare bene”.
- La Triestina sta approcciando male le partite.
“Se partissimo da questa considerazione, perderemmo. Abbiamo studiato i punti deboli degli avversari. La Triestina, come dicevo poc'anzi, ha giocatori forti in tutti i reparti e attacca con sette/otto giocatori. Per tale motivo dovremo essere molto concentrati. Ci faranno soffrire ma sarà nostro compito ribaltare velocemente il campo”.
- Mister Santoni è a rischio.
“Non è facile. Noi allenatori dobbiamo avere il 100% della fiducia nei giocatori che si mandano in campo, perché sono quelli pronti a dare tanto. Mi aspetto una partita tosta domani”.
- Rocco sta acquisendo la giusta forma?
“Non ha 90' nelle gambe ma si sta rivelando un giocatore importante per il gruppo. Inizia a stare un po' meglio. Fatico a vederlo come prima punta. Deve avere dei compagni di squadra vicino. Presto sarà in condizione”.
- Messaggio da rivolgere al Novara e alla famiglia Argurio.
“Mi scuso perché non l'ho fatto subito. É stato un fulmine a ciel sereno. Siamo vicini alla sua famiglia e al Novara calcio. Le tensioni di una partita non possono assolutamente intaccare l'umore per la scomparsa del direttore Argurio. Ci uniamo al dolore di tutto l'ambiente”.
PRECEDENTI LECCO-TRIESTINA
L'equilibrio regna sovrano nei confronti diretti tra Lecco e Triestina. Nei trenta precedenti, infatti, il bilancio è di sette vittorie a testa e sedici pareggi. La storia ha inizio nel campionato di serie B 1957/58. Il 27 ottobre 1957, nella città mitteleuropea, arriva un Lecco a digiuno di vittorie da sette giornate, complice un'evidente sterilità offensiva. Anche a Trieste, nel vecchio stadio “Valmaura” di fronte a 10.000 spettatori, la squadra bluceleste conferma il suo momento no e perde per 2-0 (Tulissi e Mazzero). Allenatore è Dino Achilli che schiera i seguenti undici: Pontel, Galli, Stucchi, Martorelli, Ballacci, Duzioni, Mologni, Fontanot, Bonacchi, Arienti, Ubiali. Nella partita di ritorno del 9 marzo 1958, i lecchesi si portano avanti con Quoiani al 53' ma vengono raggiunti al 70' dagli alabardati in gol con Aurelio Milani, futuro attaccante dell'Internazionale di Helenio Herrera, campione d'Europa nel 1964 e 1965. Al settimo tentativo, il Lecco riesce finalmente a battere la Triestina. Succede nel torneo di serie B 1963/64. Il 15 settembre 1963 al Rigamonti, l'attaccante Romano Bagatti interpreta il ruolo di mattatore e con una doppietta stende gli ospiti in una afosa giornata, davanti a 6000 spettatori. Le formazioni. Lecco: Annibale, Facca, Tettamanti, Sacchi, Pasinato, Duzioni, Bagatti, Galbiati, Innocenti, Schiavo, Clerici. Allenatore Piccioli. Triestina: Toros, Frigeri, Pez, Gobet, Greco II°, Sadar, Mantovani, Ferrari, Orlando, Porro, Dalio. Allenatore Montanari. L'incontro più vicino è di due stagioni fa e riguarda il campionato di C 2022/23. Il 26 marzo 2023 al Rigamonti-Ceppi la Triestina impone lo 0-0 alla squadra di Foschi, acquartierata nelle zone alte della classifica. Da sottolineare che nella gara d'andata del 27 novembre 2022, gli aquilotti avevano superato per la prima volta nella loro storia gli alabardati in trasferta (2-1). Reti di Pinzauti, dell'ex Ganz e di Girelli.
LA TRIESTINA
Società nobile del calcio italiano, l'Us Triestina è stata costituita nel 1919, dopo l'ingresso della città adriatica nel Regno d'Italia. Ha vissuto il suo periodo aureo tra il 1930 e il 1957, partecipando ininterrottamente ai campionati di A, con massimo risultato il secondo posto nel 1947/48 alle spalle del Grande Torino. Poi, inesorabile, è arrivato il tramonto e con esso fallimenti, risalite e cadute. Nel palmarès alabardato figurano 29 campionati di massima divisione (l'ultimo nel 1959), 22 di serie B, una Coppa Anglo-Italiana conquistata nel 1980 e una Coppa Italia di C datata 1993/94. Da Trieste sono transitati giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano. Parliamo dei campioni del mondo 1938 Colaussi, Pasinati, Ghizzo, di Giuseppe Grezar mediano del Torino e di Nereo Rocco che diventerà un allenatore di fama, guidando, oltre alla stessa Triestina, il Padova, il Milan e il Torino. Lo stadio è intestato a lui, nato e cresciuto a Trieste, nonché simbolo del calcio alabardato con oltre 200 presenze e 62 reti. Nelle ultime stagioni la società giuliana ha veleggiato in serie C, sfiorando il ritorno in B nel 2019. Fatale il doppio confronto con il Pisa nella finale playoff. La scorsa annata la Triestina, quarta nella stagione regolare, si è qualificata per gli spareggi promozione, ma è stata fermata nella fase nazionale dal Benevento. Come accennato, la compagine biancorossa sta attraversando nell'attuale torneo un periodo di notevole difficoltà. Dopo la vittoria nell'esordio sull'Arzignano (3-0), la formazione allenata da Santoni è incappata in un tris di sconfitte, per mano della Clodiense (1-0), del Caldiero (1-0) e dell' Atalanta U23 (5-1). Doloroso il rovescio maturato allo stadio Rocco contro i bergamaschi che hanno impartito una severa lezione a ragazzi di Santoni. Nel risultato è racchiusa la prestazione dei giuliani, contestati dai propri tifosi. Il clima è teso in riva all'Adriatico. Mister Santoni ha incassato, per ora, la fiducia da parte della società, ma domani a Lecco dovrà inventarsi qualcosa per non peggiorare la situazione. Intanto sullo sfondo si profila la figura di Attilio Tesser. Questa la formazione che ha giocato contro l'Atalanta: Ross, Vallocchia, El Arzak (46' Attys), Vertainen, Struna, Correia(67' Vicario), D'Urso (67' Krollis), Rizzo, Voca, Braima (76' Jonsson), Pavlev.
Alla crisi della Triestina, fa da contraltare il primato solitario dei “cugini” dell'Udinese, soli in testa alla classifica di A con dieci punti e zero sconfitte. Un altro boccone amaro per la tifoseria alabardata, divisa da una accesa rivalità con i friulani.
ULTIME DAI CAMPI
Nel Lecco in dubbio Celjak, Zuberek, Di Gesù e Beghetto. Quest'ultimo dovrebbe essere sostituito dal giovane Kritta che ha ben figurato lunedì sera a Novara.
Nessun squalificato e qualche assenza nella Triestina (Tonetto, Vertainen e Germano), Tornano a disposizione Bijlveld e Frare. Intanto il club alabardato ha ingaggiato il centrocampista belga di origine marocchina Sofian Kiyine, in A e B con Chievo e Salernitana (56 gettoni nella massima serie). L'esperto giocatore, anche se non al top, potrebbe scendere in campo al Rigamonti-Ceppi. “ Il Lecco è una squadra rocciosa e ostica che non pensa ai fronzoli ma alla concretezza – ha affermato mister Michele Santoni nell'intervista concessa a www.triestina1918.it - Le loro partite sono state tutte equilibrate, dove magari con un episodio avrebbero potuto fin qui accumulare anche qualche punto in più”.
DIREZIONE ARBITRALE
Giorgio Vergaro di Bari, assistito da Fabio Dell'Arciprete di Vasto e Roberto D'Ascanio di Roma 2. Quarto ufficiale di gara Maicol Guiotto di Schio.
LE ALTRE PARTITE DELLA 5^ GIORNATA
Oggi: Giana Erminio-AlbinoLeffe, Pro Vercelli-Padova, Virtus Verona-Renate. Domani: Alcione Milano-LR Vicenza, Arzignano V.-Clodiense, Pergolettese-Feralpisalò. Domenica: Lumezzane-Atalanta U23, Trento-Caldiero Terme. Martedì 1 ottobre: Pro Patria-Novara.
LEGA PRO 5^ GIORNATA
DOMANI, SABATO, AL RIGAMONTI-CEPPI ORE 18,30: LECCO-TRIESTINA
Lecco-Triestina, in programma domani al Rigamonti-Ceppi (18,30), avrebbe dovuto essere, almeno sulla carta, un incontro di vertice. Invece, l'attuale classifica racconta altro. Gli aquilotti, imbattuti e sesti in graduatoria (6 punti) hanno finora svolto il compito senza infamia e senza lode. Ma ci può stare. Parte della rosa e il tecnico sono nuovi e alcuni meccanismi di gioco sono in via di perfezionamento. Altre ambizioni aveva invece la Triestina che, da squadra papabile per la promozione, si è ritrovata nei bassifondi della graduatoria con tre punti, frutto della vittoria d'esordio. Poi, le tre sconfitte di fila hanno fatto precipitare la situazione. D'accordo, siamo solo alla quinta giornata, ma il calcio d'oggigiorno lascia sempre meno spazio alle riflessioni ed esige miglioramenti rapidi e tangibili. Lecco-Triestina, quindi, sarà una partita delicata e ad alta tensione , soprattutto per i giuliani, ma pure per i blucelesti che dovranno proseguire nel loro percorso evolutivo. Gli aquilotti a Novara hanno alternato un primo tempo poco convincente a una discreta ripresa. Ed è appunto da qui che il Lecco deve ripartire per dare una svolta decisa al campionato.
DICHIARAZIONI MISTER FRANCESCO BALDINI
- Il Lecco ha davanti due partite di fila in casa: domani con la Triestina, mercoledì con l'Arzignano.
“Vogliamo in particolare regalare soddisfazioni alla gente. La squadra deve capire di essere sulla strada giusta, però ha bisogno di una spinta. I risultati fin qui non sono stati negativi, ma i continui pareggi non danno sicurezza. In questa settimana abbiamo lavorato principalmente sull'attacco alla porta e sulla fase offensiva. Anche le mezze ali si devono buttare dentro. Occorre essere più “cattivi”. Affrontiamo una squadra, la Triestina, che possiede forti individualità, tra le più forti del campionato, insieme al Padova e all'Atalanta U23. Nonostante le difficoltà degli avversari, occorrerà un avere giusto approccio”.
- In merito a Gunduz, Mendoza, Zuberek e Celjak.
“Gunduz sta bene. Ha talento, ma gli chiedo più ordine. Ci stiamo lavorando e lui ha dato la sua disponibilità. Lui e Mendoza hanno caratteristiche che non abbiamo ancora messo in campo. Zuberek ha svolto l'allenamento con la squadra, mentre Celjak ha giocato 25' con la Primavera. I riscontri sono stati positivi. Sussistono dei problemini per Beghetto e Di Gesù. Faremo le opportune valutazioni ma terremo conto del match di mercoledì. In buona sostanza, scenderà in campo chi starà meglio”.
- Il Lecco sta cercando una sua dimensione.
“Considerando l'inizio della stagione e le difficoltà riscontrate, siamo riusciti a trovare una compattezza importante in fase di non possesso palla. Dobbiamo trovare tranquillità nel possesso palla e avere il coraggio di attaccare l'area di rigore. Non manca tantissimo per fare bene”.
- La Triestina sta approcciando male le partite.
“Se partissimo da questa considerazione, perderemmo. Abbiamo studiato i punti deboli degli avversari. La Triestina, come dicevo poc'anzi, ha giocatori forti in tutti i reparti e attacca con sette/otto giocatori. Per tale motivo dovremo essere molto concentrati. Ci faranno soffrire ma sarà nostro compito ribaltare velocemente il campo”.
- Mister Santoni è a rischio.
“Non è facile. Noi allenatori dobbiamo avere il 100% della fiducia nei giocatori che si mandano in campo, perché sono quelli pronti a dare tanto. Mi aspetto una partita tosta domani”.
- Rocco sta acquisendo la giusta forma?
“Non ha 90' nelle gambe ma si sta rivelando un giocatore importante per il gruppo. Inizia a stare un po' meglio. Fatico a vederlo come prima punta. Deve avere dei compagni di squadra vicino. Presto sarà in condizione”.
- Messaggio da rivolgere al Novara e alla famiglia Argurio.
“Mi scuso perché non l'ho fatto subito. É stato un fulmine a ciel sereno. Siamo vicini alla sua famiglia e al Novara calcio. Le tensioni di una partita non possono assolutamente intaccare l'umore per la scomparsa del direttore Argurio. Ci uniamo al dolore di tutto l'ambiente”.
PRECEDENTI LECCO-TRIESTINA
L'equilibrio regna sovrano nei confronti diretti tra Lecco e Triestina. Nei trenta precedenti, infatti, il bilancio è di sette vittorie a testa e sedici pareggi. La storia ha inizio nel campionato di serie B 1957/58. Il 27 ottobre 1957, nella città mitteleuropea, arriva un Lecco a digiuno di vittorie da sette giornate, complice un'evidente sterilità offensiva. Anche a Trieste, nel vecchio stadio “Valmaura” di fronte a 10.000 spettatori, la squadra bluceleste conferma il suo momento no e perde per 2-0 (Tulissi e Mazzero). Allenatore è Dino Achilli che schiera i seguenti undici: Pontel, Galli, Stucchi, Martorelli, Ballacci, Duzioni, Mologni, Fontanot, Bonacchi, Arienti, Ubiali. Nella partita di ritorno del 9 marzo 1958, i lecchesi si portano avanti con Quoiani al 53' ma vengono raggiunti al 70' dagli alabardati in gol con Aurelio Milani, futuro attaccante dell'Internazionale di Helenio Herrera, campione d'Europa nel 1964 e 1965. Al settimo tentativo, il Lecco riesce finalmente a battere la Triestina. Succede nel torneo di serie B 1963/64. Il 15 settembre 1963 al Rigamonti, l'attaccante Romano Bagatti interpreta il ruolo di mattatore e con una doppietta stende gli ospiti in una afosa giornata, davanti a 6000 spettatori. Le formazioni. Lecco: Annibale, Facca, Tettamanti, Sacchi, Pasinato, Duzioni, Bagatti, Galbiati, Innocenti, Schiavo, Clerici. Allenatore Piccioli. Triestina: Toros, Frigeri, Pez, Gobet, Greco II°, Sadar, Mantovani, Ferrari, Orlando, Porro, Dalio. Allenatore Montanari. L'incontro più vicino è di due stagioni fa e riguarda il campionato di C 2022/23. Il 26 marzo 2023 al Rigamonti-Ceppi la Triestina impone lo 0-0 alla squadra di Foschi, acquartierata nelle zone alte della classifica. Da sottolineare che nella gara d'andata del 27 novembre 2022, gli aquilotti avevano superato per la prima volta nella loro storia gli alabardati in trasferta (2-1). Reti di Pinzauti, dell'ex Ganz e di Girelli.
LA TRIESTINA
Società nobile del calcio italiano, l'Us Triestina è stata costituita nel 1919, dopo l'ingresso della città adriatica nel Regno d'Italia. Ha vissuto il suo periodo aureo tra il 1930 e il 1957, partecipando ininterrottamente ai campionati di A, con massimo risultato il secondo posto nel 1947/48 alle spalle del Grande Torino. Poi, inesorabile, è arrivato il tramonto e con esso fallimenti, risalite e cadute. Nel palmarès alabardato figurano 29 campionati di massima divisione (l'ultimo nel 1959), 22 di serie B, una Coppa Anglo-Italiana conquistata nel 1980 e una Coppa Italia di C datata 1993/94. Da Trieste sono transitati giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano. Parliamo dei campioni del mondo 1938 Colaussi, Pasinati, Ghizzo, di Giuseppe Grezar mediano del Torino e di Nereo Rocco che diventerà un allenatore di fama, guidando, oltre alla stessa Triestina, il Padova, il Milan e il Torino. Lo stadio è intestato a lui, nato e cresciuto a Trieste, nonché simbolo del calcio alabardato con oltre 200 presenze e 62 reti. Nelle ultime stagioni la società giuliana ha veleggiato in serie C, sfiorando il ritorno in B nel 2019. Fatale il doppio confronto con il Pisa nella finale playoff. La scorsa annata la Triestina, quarta nella stagione regolare, si è qualificata per gli spareggi promozione, ma è stata fermata nella fase nazionale dal Benevento. Come accennato, la compagine biancorossa sta attraversando nell'attuale torneo un periodo di notevole difficoltà. Dopo la vittoria nell'esordio sull'Arzignano (3-0), la formazione allenata da Santoni è incappata in un tris di sconfitte, per mano della Clodiense (1-0), del Caldiero (1-0) e dell' Atalanta U23 (5-1). Doloroso il rovescio maturato allo stadio Rocco contro i bergamaschi che hanno impartito una severa lezione a ragazzi di Santoni. Nel risultato è racchiusa la prestazione dei giuliani, contestati dai propri tifosi. Il clima è teso in riva all'Adriatico. Mister Santoni ha incassato, per ora, la fiducia da parte della società, ma domani a Lecco dovrà inventarsi qualcosa per non peggiorare la situazione. Intanto sullo sfondo si profila la figura di Attilio Tesser. Questa la formazione che ha giocato contro l'Atalanta: Ross, Vallocchia, El Arzak (46' Attys), Vertainen, Struna, Correia(67' Vicario), D'Urso (67' Krollis), Rizzo, Voca, Braima (76' Jonsson), Pavlev.
Alla crisi della Triestina, fa da contraltare il primato solitario dei “cugini” dell'Udinese, soli in testa alla classifica di A con dieci punti e zero sconfitte. Un altro boccone amaro per la tifoseria alabardata, divisa da una accesa rivalità con i friulani.
ULTIME DAI CAMPI
Nel Lecco in dubbio Celjak, Zuberek, Di Gesù e Beghetto. Quest'ultimo dovrebbe essere sostituito dal giovane Kritta che ha ben figurato lunedì sera a Novara.
Nessun squalificato e qualche assenza nella Triestina (Tonetto, Vertainen e Germano), Tornano a disposizione Bijlveld e Frare. Intanto il club alabardato ha ingaggiato il centrocampista belga di origine marocchina Sofian Kiyine, in A e B con Chievo e Salernitana (56 gettoni nella massima serie). L'esperto giocatore, anche se non al top, potrebbe scendere in campo al Rigamonti-Ceppi. “ Il Lecco è una squadra rocciosa e ostica che non pensa ai fronzoli ma alla concretezza – ha affermato mister Michele Santoni nell'intervista concessa a www.triestina1918.it - Le loro partite sono state tutte equilibrate, dove magari con un episodio avrebbero potuto fin qui accumulare anche qualche punto in più”.
DIREZIONE ARBITRALE
Giorgio Vergaro di Bari, assistito da Fabio Dell'Arciprete di Vasto e Roberto D'Ascanio di Roma 2. Quarto ufficiale di gara Maicol Guiotto di Schio.
LE ALTRE PARTITE DELLA 5^ GIORNATA
Oggi: Giana Erminio-AlbinoLeffe, Pro Vercelli-Padova, Virtus Verona-Renate. Domani: Alcione Milano-LR Vicenza, Arzignano V.-Clodiense, Pergolettese-Feralpisalò. Domenica: Lumezzane-Atalanta U23, Trento-Caldiero Terme. Martedì 1 ottobre: Pro Patria-Novara.
R.F.