La Sonia furiosa e il semaforo manigoldo: si trovi pace, per la sicurezza dei cittadini

A Calolziocorte da parecchi giorni stiamo assistendo con passione allo scontro tra maggioranza di Destra e minoranza di Sinistra per il Semaforo e il T-RED  tra corso Dante e via Galli.
Prima il T-RED non c’era, da via Galli si poteva svoltare solo a destra e per entrarvi la freccia cambiava colore: così vuole la Sinistra. La Destra ha cambiato le cose: ha messo il T-RED, da via Galli si può svoltare sia a destra che a sinistra e per entrarvi la freccia lampeggia. Semaforo e T-RED: due manigoldi che causano code e rilevano infrazioni a raffica. Per dovere di cronaca devo dire che, mentre sto scrivendo, il T-RED è spento.
Ed ecco scendere in campo la Sonia. Ella, come l’Orlando Furioso, paladina dei cittadini, anch’essi furiosi, vessati da centinaia di multe sparate dai due borseggiatori tecnologici. Ella, di Sinistra, raccoglie firme da tirare, come frecce infuocate, contro il Municipio della Destra, mentre questa dall’alto delle mura versa la pece bollente della propria convinzione semaforica su di lei e sui suoi prodi. Ella, consigliera di minoranza, ma in questo caso forse con dalla sua la maggioranza dei calolziesi.
Dopo giorni e giorni di lotta serrata sarebbe cosa buona e giusta giungere ad una tregua e ad una soluzione condivisa e definitiva del problema, perché i cambiamenti continui, ai quali viene sottoposto il Semaforo, rendono i guidatori incerti e quindi possono essere causa di incidenti stradali. La sicurezza e l’incolumità delle persone vengono prima di tutto.
“vani disegni che non hanno mai loco”
Ludovico Ariosto, Orlando Furioso.
Patrizia Ernani Locatelli
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