Villa Aperte: per la prima volta Lavello di Calolziocorte
E’ iniziata la nuova edizione di “Ville aperte in Brianza”, che durerà sino al 29 Settembre prossimo e che coinvolge le province di Monza Brianza, Milano, Lecco, Como e Varese, con 210 dimore storiche, fra interni e giardini di pregio, in 90 Comuni lombardi.
Per quanto riguarda la provincia di Lecco, sono visitabili per la prima volta il monastero di Santa Maria del Lavello, a Calolziocorte, vicino al corso dell’Adda, ed il borgo di Campsirago, nel Comune di Colle Brianza, che si trova sulle pendici del Monte San Genesio.
A Merate saranno gli stessi proprietari ad accompagnare nella visita del primo piano nobile di Villa De Ferrari Bagatti Valsecchi, che conserva le opere romantiche di Pietro Bagatti Valsecchi, oltre ad un parco con laghetto. C’è, poi, da segnalare il Museo della Seta Abegg di Garlate, l’atelier di Salvatore Fiume, nell’ex-grande filanda di Canzo.
Fra i progetti speciali è da ricordare la mostra “L’Adda. Una visione identitaria”, con scatti dovuti al fotografo Vincenzo Martegani ed esposti a Lecco, in Piazza Cermenati, sul lungolago.
A Monza vi sono anche visite guidate sui “passi della Monaca”, che richiamano pagine dei Promessi Sposi, in particolare il rapimento di Lucia Mondella, iniziato nel capitolo dell’Addio Monti, sull’Adda, dove il fiume scorre presso le case dei pescatori di Pescarenico.
Da segnalare, in senso generale, che a Meda saranno aperte le porte della chiesa di San Vittore, definita da alcuni come “la Cappella Sistina della Brianza”.
Per quanto riguarda la provincia di Lecco, sono visitabili per la prima volta il monastero di Santa Maria del Lavello, a Calolziocorte, vicino al corso dell’Adda, ed il borgo di Campsirago, nel Comune di Colle Brianza, che si trova sulle pendici del Monte San Genesio.
A Merate saranno gli stessi proprietari ad accompagnare nella visita del primo piano nobile di Villa De Ferrari Bagatti Valsecchi, che conserva le opere romantiche di Pietro Bagatti Valsecchi, oltre ad un parco con laghetto. C’è, poi, da segnalare il Museo della Seta Abegg di Garlate, l’atelier di Salvatore Fiume, nell’ex-grande filanda di Canzo.
Fra i progetti speciali è da ricordare la mostra “L’Adda. Una visione identitaria”, con scatti dovuti al fotografo Vincenzo Martegani ed esposti a Lecco, in Piazza Cermenati, sul lungolago.
A Monza vi sono anche visite guidate sui “passi della Monaca”, che richiamano pagine dei Promessi Sposi, in particolare il rapimento di Lucia Mondella, iniziato nel capitolo dell’Addio Monti, sull’Adda, dove il fiume scorre presso le case dei pescatori di Pescarenico.
Da segnalare, in senso generale, che a Meda saranno aperte le porte della chiesa di San Vittore, definita da alcuni come “la Cappella Sistina della Brianza”.