World Patient Safety day: il Manzoni si tinge di arancio
Il 17 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Nazionale per la Sicurezza delle Cure e della persona assistita (Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 aprile 2019) che coincide con la giornata mondiale per la sicurezza delle cure (World Patient Safety day).
Ogni giorno, in tutto il mondo, migliaia di persone affrontano rischi evitabili legati a cure non sicure. L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che un paziente su dieci subisca danni durante le cure ospedaliere.
L'errore umano, la mancanza di protocolli chiari o l'insufficiente formazione del personale possono mettere a repentaglio vite umane. Per questo, la sicurezza delle cure è diventata una priorità globale, una sfida che non riguarda solo il mondo della medicina, ma la società intera.L’ambito di attenzione per il 2024 è “la sicurezza dei processi di diagnosi”.
L’obiettivo principale della giornata è come sempre aumentare la consapevolezza della popolazione (parenti e caregiver) ma anche degli addetti ai lavori su quanto sia importante presidiare ogni momento della cura.
Gli errori diagnostici possono essere ricondotti sostanzialmente a tre tipologie:
• Diagnosi ritardata - si verifica quando il problema di salute non viene identificato tempestivamente. Le cause della ritardata diagnosi possono essere diverse. Alcuni esempi possono essere il mancato utilizzo del test diagnostico corretto, l’incompleta valutazione e inquadramento del paziente all’inizio del percorso di cura – in questo è fondamentale la collaborazione di paziente e familiari per una completa e corretta raccolta delle informazioni sullo stato di salute, l’inadeguato monitoraggio sulla evoluzione delle condizioni di salute e sulla eventuale comparsa di nuovi sintomi/problemi, ecc.);
• Diagnosi errata - è il tipico errore diagnostico che può essere scoperto talvolta anche dopo molto tempo. Questo tipo di errore è potenzialmente molto pericoloso perché può determinare trattamenti sbagliati e non necessari al paziente con la possibilità di generare danni seri alla salute del paziente;
• Diagnosi mancata – si verifica quando particolari condizioni di salute del paziente non vengono rilevate e quindi non viene definito il percorso di cura e assistenza adeguato. In questo caso il paziente può andare incontro ad un peggioramento dello stato di salute con potenziali danni, anche gravi, che potevano essere evitati.
Con lo slogan “Get it right, make it safe“ – “Fallo bene, rendilo sicuro” la giornata mira a promuovere quattro strategie per migliorare la sicurezza diagnostica:
1. aumentare la consapevolezza globale degli errori nella diagnosi che contribuiscono al danno del paziente e sottolineare il ruolo fondamentale di una diagnosi corretta, tempestiva e sicura nel migliorare la sicurezza del paziente.
2. dare risalto alla sicurezza diagnostica nelle politiche per la sicurezza dei pazienti e nella pratica clinica a tutti i livelli dell'assistenza sanitaria, in linea con il “Global Patient Safety Action Plan 2021–2030”.
3. promuovere la collaborazione tra i responsabili politici, i leader dell'assistenza sanitaria, gli operatori sanitari, le organizzazioni dei pazienti e altre parti interessate nel promuovere una diagnosi corretta, tempestiva e sicura.
4. consentire ai pazienti e alle famiglie di impegnarsi attivamente con gli operatori sanitari e i leader dell'assistenza sanitaria per migliorare i processi diagnostici.
Questa giornata rappresenta una preziosa opportunità per promuovere una riflessione globale, a livello nazionale e mondiale, sulla necessità di garantire cure sicure e di qualità, diritto irrinunciabile di ogni paziente e impegno costante per tutti coloro che lavorano nel mondo della sanità: Dirigenti, Medici, Infermieri, Operatori Sanitari, Pazienti e Familiari che quotidianamente si impegnano con l’obiettivo comune di garantire ad ogni paziente che accede alle nostre strutture, ospedaliere e territoriali, una adeguata accoglienza e presa in carico.
L’OMS ha scelto l’arancione come colore simbolo della giornata mondiale per la sicurezza delle cure, con il quale invita ad illuminare edifici e monumenti in tutto il mondo.
ASST di Lecco come ogni anno risponderà a questo invito illuminando di arancione gli Ospedali Alessandro Manzoni di Lecco e San Leopoldo Mandic di Merate.
La sicurezza delle cure si realizza attraverso una pluralità di interventi che coinvolgono tutti gli ambiti dell’organizzazione. Da anni l’ASST di Lecco è impegnata a promuovere la sicurezza delle prestazioni con iniziative e strumenti volti a prevenire, evitare o mitigare il rischio di danno.
La sicurezza diagnostica si consegue anche attraverso la definizione di percorsi condivisi fondati sulle migliori evidenze scientifiche. ASST di Lecco ha adottato una specifica procedura per la definizione dei Percorsi Diagnostico terapeutici-assistenziali ed ha programmato un evento formativo dal titolo “Elaborazione e implementazione dei PDTA” che si terrà il prossimo 3 dicembre.
La formazione continua è uno dei punti focali di questo impegno per mantenere la competenza del personale. Per questo motivo sono previsti dieci incontri formativi residenziali volti a diffondere ai professionisti sanitari il programma locale di contrasto alle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA), ad implementare la cultura della prevenzione e alla promozione di buone pratiche cliniche. La prima edizione si svolgerà il 1° ottobre e gli incontri proseguiranno l’8, il 16, il 21 e il 28 ottobre. Le quattro edizioni, previste per il mese di novembre, sono l’11, il 18, 26 e 29 novembre per concludersi, per quest’anno, il 5 dicembre.
Correlato al tema delle infezioni vi è quello della sepsi (patologia tempo-dipendente), per cui è stato avviato un corso mirato a fornire ai professionisti gli elementi per l’identificazione precoce della sepsi e il conseguente trattamento tempestivo; la prima edizione si è svolta il 13 settembre; nei prossimi mesi si svolgeranno le restanti tre edizioni (15 ottobre, 13 novembre, 4 dicembre).
Ogni giorno, in tutto il mondo, migliaia di persone affrontano rischi evitabili legati a cure non sicure. L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che un paziente su dieci subisca danni durante le cure ospedaliere.
L'errore umano, la mancanza di protocolli chiari o l'insufficiente formazione del personale possono mettere a repentaglio vite umane. Per questo, la sicurezza delle cure è diventata una priorità globale, una sfida che non riguarda solo il mondo della medicina, ma la società intera.L’ambito di attenzione per il 2024 è “la sicurezza dei processi di diagnosi”.
L’obiettivo principale della giornata è come sempre aumentare la consapevolezza della popolazione (parenti e caregiver) ma anche degli addetti ai lavori su quanto sia importante presidiare ogni momento della cura.
Gli errori diagnostici possono essere ricondotti sostanzialmente a tre tipologie:
• Diagnosi ritardata - si verifica quando il problema di salute non viene identificato tempestivamente. Le cause della ritardata diagnosi possono essere diverse. Alcuni esempi possono essere il mancato utilizzo del test diagnostico corretto, l’incompleta valutazione e inquadramento del paziente all’inizio del percorso di cura – in questo è fondamentale la collaborazione di paziente e familiari per una completa e corretta raccolta delle informazioni sullo stato di salute, l’inadeguato monitoraggio sulla evoluzione delle condizioni di salute e sulla eventuale comparsa di nuovi sintomi/problemi, ecc.);
• Diagnosi errata - è il tipico errore diagnostico che può essere scoperto talvolta anche dopo molto tempo. Questo tipo di errore è potenzialmente molto pericoloso perché può determinare trattamenti sbagliati e non necessari al paziente con la possibilità di generare danni seri alla salute del paziente;
• Diagnosi mancata – si verifica quando particolari condizioni di salute del paziente non vengono rilevate e quindi non viene definito il percorso di cura e assistenza adeguato. In questo caso il paziente può andare incontro ad un peggioramento dello stato di salute con potenziali danni, anche gravi, che potevano essere evitati.
Con lo slogan “Get it right, make it safe“ – “Fallo bene, rendilo sicuro” la giornata mira a promuovere quattro strategie per migliorare la sicurezza diagnostica:
1. aumentare la consapevolezza globale degli errori nella diagnosi che contribuiscono al danno del paziente e sottolineare il ruolo fondamentale di una diagnosi corretta, tempestiva e sicura nel migliorare la sicurezza del paziente.
2. dare risalto alla sicurezza diagnostica nelle politiche per la sicurezza dei pazienti e nella pratica clinica a tutti i livelli dell'assistenza sanitaria, in linea con il “Global Patient Safety Action Plan 2021–2030”.
3. promuovere la collaborazione tra i responsabili politici, i leader dell'assistenza sanitaria, gli operatori sanitari, le organizzazioni dei pazienti e altre parti interessate nel promuovere una diagnosi corretta, tempestiva e sicura.
4. consentire ai pazienti e alle famiglie di impegnarsi attivamente con gli operatori sanitari e i leader dell'assistenza sanitaria per migliorare i processi diagnostici.
Questa giornata rappresenta una preziosa opportunità per promuovere una riflessione globale, a livello nazionale e mondiale, sulla necessità di garantire cure sicure e di qualità, diritto irrinunciabile di ogni paziente e impegno costante per tutti coloro che lavorano nel mondo della sanità: Dirigenti, Medici, Infermieri, Operatori Sanitari, Pazienti e Familiari che quotidianamente si impegnano con l’obiettivo comune di garantire ad ogni paziente che accede alle nostre strutture, ospedaliere e territoriali, una adeguata accoglienza e presa in carico.
L’OMS ha scelto l’arancione come colore simbolo della giornata mondiale per la sicurezza delle cure, con il quale invita ad illuminare edifici e monumenti in tutto il mondo.
ASST di Lecco come ogni anno risponderà a questo invito illuminando di arancione gli Ospedali Alessandro Manzoni di Lecco e San Leopoldo Mandic di Merate.
La sicurezza delle cure si realizza attraverso una pluralità di interventi che coinvolgono tutti gli ambiti dell’organizzazione. Da anni l’ASST di Lecco è impegnata a promuovere la sicurezza delle prestazioni con iniziative e strumenti volti a prevenire, evitare o mitigare il rischio di danno.
La sicurezza diagnostica si consegue anche attraverso la definizione di percorsi condivisi fondati sulle migliori evidenze scientifiche. ASST di Lecco ha adottato una specifica procedura per la definizione dei Percorsi Diagnostico terapeutici-assistenziali ed ha programmato un evento formativo dal titolo “Elaborazione e implementazione dei PDTA” che si terrà il prossimo 3 dicembre.
La formazione continua è uno dei punti focali di questo impegno per mantenere la competenza del personale. Per questo motivo sono previsti dieci incontri formativi residenziali volti a diffondere ai professionisti sanitari il programma locale di contrasto alle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA), ad implementare la cultura della prevenzione e alla promozione di buone pratiche cliniche. La prima edizione si svolgerà il 1° ottobre e gli incontri proseguiranno l’8, il 16, il 21 e il 28 ottobre. Le quattro edizioni, previste per il mese di novembre, sono l’11, il 18, 26 e 29 novembre per concludersi, per quest’anno, il 5 dicembre.
Correlato al tema delle infezioni vi è quello della sepsi (patologia tempo-dipendente), per cui è stato avviato un corso mirato a fornire ai professionisti gli elementi per l’identificazione precoce della sepsi e il conseguente trattamento tempestivo; la prima edizione si è svolta il 13 settembre; nei prossimi mesi si svolgeranno le restanti tre edizioni (15 ottobre, 13 novembre, 4 dicembre).