Lecco: 'sessualità' il tema del Festival Treccani 2024
Sarà la parola “sessualità” il filo conduttore della settimana edizione del Festival della lingua italiana promosso in collaborazione tra Comune e Fondazione Treccani, in calendario nell’ultimo fine settimana di questo mese in città e presentato oggi a Palazzo delle paure con l’intervento del sindaco Mauro Gattinoni, dell’assessore alla cultura Simona Piazza e, per la Fondazione Treccani, del presidente Mario Romano Negri e della curatrice del festival Loredana Lucchetti.
L’appuntamento è da venerdì 27 a domenica 29 settembre e la formula è quella consolidata in questi anni con incontri “specialistici” ad altri più popolari oltre ai laboratori per le scuole che quest’anno coinvolgeranno anche le primarie. Ospiti, i filosofi Umberto Curi e Silvano Petrosino; i linguisti Giuseppe Patota, Valeria della Valle e Beatrice Cristalli; il musicista Nicola Piovani, le cantanti Marina Rei e Daniela Pes, le sociologhe Chiara Saraceno e Rossella Ghighi, la neuroscienziata Michela Matteoli, lo storico dell’arte Vincenzo Trione, l’architetto Marco Ghilotti, la psicoterapeuta e sessuologa Lilybeth Fontanesi, il teologo Aristide Fumagalli, il critico musicale Guido Barbieri, la giudice Maria Francesca Mariano.
Nel corso delle tre giornate cercheranno di sviscerare la parola “sessualità” in tutti i suoi significati e declinazioni: mente e genere, sesso e genere, il corpo come linguaggio, tra parole e musica, il linguaggio giovanile, le parole del sesso, l’educazione di genere. Una riflessione – ha detto l’assessore Piazza – sull’uso corretto della parola e sul suo valore. E se inizialmente il tema della sessualità – ha aggiunto il presidente Negri – appariva un po’ impegnativo, ci siamo poi detti che era pur sempre importante da affrontare con le competenze giuste.Nel suo intervento, Gattinoni ha sottolineato come nell’era attuale con il gran dibattito sul genere e sulle percezioni di genere, la tematica della sessualità e delle sue varie accezioni non possano lasciare indifferenti un sindaco e l’intera comunità, ma ha anche voluto evidenziare una “mancanza” nel programma e «vedremo se prima della conclusione del festival riusciremo a mettervi riparo»: il riferimento è al ruolo delle sessualità nella comunicazione di massa e il rapporto tra sesso e marketing che negli ultimi decenni ha alterato una serie di percezioni.
A questo proposito, la curatrice Lucchetti ha ricordato come il programma lecchese sia una parte degli otto giorni complessivi di programmazione di un festival che, se è partito da Lecco, si è ormai allargato ad altre città come Roma e Lecce dove l’iniziativa ha fatto tappa nel mese di maggio. E proprio a Lecce è stato affrontato il tema della sessualità attraverso il linguaggio dei media.Sulla culla lecchese del festival si è soffermata l’assessore Piazza ricordando come la scelta della nostra città sia dovuta ai legami con Alessandro Manzoni e i suoi “Promessi sposi”. E proprio il nuovo riallestimento di Villa Manzoni al Caleotto – dove i lavori stanno partendo proprio in questi giorni dopo anni di attesa – prevede anche una sezione dedicata alla lingua italiana: l’assessore ha quindi invitato la Fondazione Treccani a farsi partner del Comune proprio nella predisposizione del nuovo museo che dovrebbe essere aperto fra un anno, si spera in concomitanza dell’ottava edizione del festival della lingua.Al Manzoni ha fatto riferimento anche Negri: «Fra tre anni – ha detto – ricorrerà il duecentesimo anniversario della “Ventisettana”, la prima edizione dei “Promessi sposi”, scritta ancora in una lingua “machiavellica” che il Manzoni ha poi voluto rivedere: è da lì che è partita l’evoluzione della lingua italiana. E’ una data da non lasciare cadere.
Il programma e le altre informazioni sul sito https://www.festivaltreccanidellalinguaitaliana.it/
L’appuntamento è da venerdì 27 a domenica 29 settembre e la formula è quella consolidata in questi anni con incontri “specialistici” ad altri più popolari oltre ai laboratori per le scuole che quest’anno coinvolgeranno anche le primarie. Ospiti, i filosofi Umberto Curi e Silvano Petrosino; i linguisti Giuseppe Patota, Valeria della Valle e Beatrice Cristalli; il musicista Nicola Piovani, le cantanti Marina Rei e Daniela Pes, le sociologhe Chiara Saraceno e Rossella Ghighi, la neuroscienziata Michela Matteoli, lo storico dell’arte Vincenzo Trione, l’architetto Marco Ghilotti, la psicoterapeuta e sessuologa Lilybeth Fontanesi, il teologo Aristide Fumagalli, il critico musicale Guido Barbieri, la giudice Maria Francesca Mariano.
Nel corso delle tre giornate cercheranno di sviscerare la parola “sessualità” in tutti i suoi significati e declinazioni: mente e genere, sesso e genere, il corpo come linguaggio, tra parole e musica, il linguaggio giovanile, le parole del sesso, l’educazione di genere. Una riflessione – ha detto l’assessore Piazza – sull’uso corretto della parola e sul suo valore. E se inizialmente il tema della sessualità – ha aggiunto il presidente Negri – appariva un po’ impegnativo, ci siamo poi detti che era pur sempre importante da affrontare con le competenze giuste.Nel suo intervento, Gattinoni ha sottolineato come nell’era attuale con il gran dibattito sul genere e sulle percezioni di genere, la tematica della sessualità e delle sue varie accezioni non possano lasciare indifferenti un sindaco e l’intera comunità, ma ha anche voluto evidenziare una “mancanza” nel programma e «vedremo se prima della conclusione del festival riusciremo a mettervi riparo»: il riferimento è al ruolo delle sessualità nella comunicazione di massa e il rapporto tra sesso e marketing che negli ultimi decenni ha alterato una serie di percezioni.
A questo proposito, la curatrice Lucchetti ha ricordato come il programma lecchese sia una parte degli otto giorni complessivi di programmazione di un festival che, se è partito da Lecco, si è ormai allargato ad altre città come Roma e Lecce dove l’iniziativa ha fatto tappa nel mese di maggio. E proprio a Lecce è stato affrontato il tema della sessualità attraverso il linguaggio dei media.Sulla culla lecchese del festival si è soffermata l’assessore Piazza ricordando come la scelta della nostra città sia dovuta ai legami con Alessandro Manzoni e i suoi “Promessi sposi”. E proprio il nuovo riallestimento di Villa Manzoni al Caleotto – dove i lavori stanno partendo proprio in questi giorni dopo anni di attesa – prevede anche una sezione dedicata alla lingua italiana: l’assessore ha quindi invitato la Fondazione Treccani a farsi partner del Comune proprio nella predisposizione del nuovo museo che dovrebbe essere aperto fra un anno, si spera in concomitanza dell’ottava edizione del festival della lingua.Al Manzoni ha fatto riferimento anche Negri: «Fra tre anni – ha detto – ricorrerà il duecentesimo anniversario della “Ventisettana”, la prima edizione dei “Promessi sposi”, scritta ancora in una lingua “machiavellica” che il Manzoni ha poi voluto rivedere: è da lì che è partita l’evoluzione della lingua italiana. E’ una data da non lasciare cadere.
Il programma e le altre informazioni sul sito https://www.festivaltreccanidellalinguaitaliana.it/
D.C.
Date evento
da venerdì, 27 settembre 2024 a domenica, 29 settembre 2024