Lecco: addio a Valerio Esposito, storico benzinaio al Brick
Si celebra mercoledì 18 settembre, alle 10.45, nella chiesa parrocchiale dei Santi Martirio, Sisinio ed Alessandro, del quartiere Belledo, il funerale di Valerio Esposito, di anni 78, il popolare benzinaio per 32 anni sul lungolago, in località Brick, alla periferia settentrionale di Lecco verso Abbadia.
Il distributore venne voluto da Dell’Oca di Como, nel 1932/1933, su progetto dell’arch. Mario Cereghini. Erano gli anni del nuovo tracciato costiero che superava la sporgenza rocciosa delle Caviate ed avviava un nuovo nastro sulla riviera, evitando il giro alto sul colle di Santo Stefano.
Singolare la scommessa vinta da Valerio nell’estate caldissima dell’agosto 2002 quando riuscì a far cuocere sulla colonnina a lago della benzina un uovo “in cereghin”, copiando quanto già fatto dai carristi dell’Ariete nel deserto nord africano degli anni 1940. Singolare anche il tuffo di Capodanno 2002 nelle acque del lago, davanti al Tamoil, di tre coraggiosi nuotatori delle acque lariane.
Valerio lascia la moglie Linda, il figlio Manuel con Michela, i nipoti Daniele e Federico. Negli anni della pensione, pur non avendo dimenticato il suo lago, era divenuto abituale frequentatore del bar della funivia alla partenza di Versasio verso Erna. Era con un gruppo di amici animato dal titolare del locale, Tony, noto appassionato di ciclismo, in particolare grande tifoso di Claudio Chiappucci.
Il distributore venne voluto da Dell’Oca di Como, nel 1932/1933, su progetto dell’arch. Mario Cereghini. Erano gli anni del nuovo tracciato costiero che superava la sporgenza rocciosa delle Caviate ed avviava un nuovo nastro sulla riviera, evitando il giro alto sul colle di Santo Stefano.
Valerio Esposito in tale posizione è divenuto il “portinaio” o il posto di riferimento di informazioni per la città di Lecco ed il suo territorio. Negli anni di Valerio Esposito il distributore è stato anche un ritrovo di tifosi rossoneri, sede di un Milan Club guidato dallo stesso Valerio, noto tifoso del “Diavolo”
Singolare la scommessa vinta da Valerio nell’estate caldissima dell’agosto 2002 quando riuscì a far cuocere sulla colonnina a lago della benzina un uovo “in cereghin”, copiando quanto già fatto dai carristi dell’Ariete nel deserto nord africano degli anni 1940. Singolare anche il tuffo di Capodanno 2002 nelle acque del lago, davanti al Tamoil, di tre coraggiosi nuotatori delle acque lariane.
Valerio lascia la moglie Linda, il figlio Manuel con Michela, i nipoti Daniele e Federico. Negli anni della pensione, pur non avendo dimenticato il suo lago, era divenuto abituale frequentatore del bar della funivia alla partenza di Versasio verso Erna. Era con un gruppo di amici animato dal titolare del locale, Tony, noto appassionato di ciclismo, in particolare grande tifoso di Claudio Chiappucci.
A.B.