Mandello: gli appassionati non tradiscono il Motoraduno Guzzi
E' un motoraduno "resiliente" quello in corso a Mandello del Lario. Non un'edizione memorabile, ma indubbiamente riprova di come l'attaccamento all'evento e dunque alla Guzzi, sia saldo.
Nonostante i problemi viabilistici, non certo dipendenti dall'organizzazione, impeccabile, come sempre. Nonostante poi il vento - altro elemento non controllabile - che continuando imperterrito a soffiare, ormai da ieri, non ha invogliato certo a mettersi in sella e concedersi una capatina nella patria del marchio dell'Aquila, dove il mitico portone rosso della fabbrica di via Parodi è spalancato per accogliere - nell'ambito dell'evento Moto Guzzi Open House - tutti coloro che, nonostante tutto, per l'appunto, hanno scelto di esserci.
E sono comunque tanti, arrivati anche da ben oltre i confini nazionali, come facilmente intuibile passeggiando tra le vie trasformate in un grande show room di due ruote a cielo aperto, dove lingue diverse si mescolano al rombo dei motori, mentre "il gas" si respira nell'aria in un tutt'uno con il profumo di birra e salamella.
Il Motoraduno Internazionale Città della Moto Guzzi è prima di tutto questo, con mostre e stand a fare da corollario ad una umanità di appassionati che a metà settembre si incontrerebbero a Mandello probabilmente anche senza nulla di prefissato, per una foto fuori dallo stabilimento o dinnanzi monumento dedicato a Carlo Guzzi in piazza Leonardo da Vinci, trasformata anche quest'anno nel punto espositivo principale per quanto riguarda i bolidi da competizione, con gioielli come Dondolino, C4V, 350 bialbero, 8 cilindri e tante altre ancora...
E se la Moto Guzzi Sport 14 del grandissimo pittore naif Antonio Ligabue fa bella mostra di sé alla casa d’arte Square Art Center, all'Oratorio San Lorenzo, i protagonisti sono invece i motocarri, ovviamente sempre a marchio Guzzi.
Altre chicche in via Manzoni: il Centro Addestramento Alpino della Polizia di Moena e il Corpo di Polizia di Padova offrono la possibilità di ammirare da vicino uno dei veicoli più particolari usciti dalla fabbrica mandellese, il 3×3 Mulo Meccanico, condito da due sidecar V7 Polizia. Non basta ancora? In effetti c'è molto altro. Ma il Motoraduno è da vivere più che da raccontare.
Nonostante i problemi viabilistici, non certo dipendenti dall'organizzazione, impeccabile, come sempre. Nonostante poi il vento - altro elemento non controllabile - che continuando imperterrito a soffiare, ormai da ieri, non ha invogliato certo a mettersi in sella e concedersi una capatina nella patria del marchio dell'Aquila, dove il mitico portone rosso della fabbrica di via Parodi è spalancato per accogliere - nell'ambito dell'evento Moto Guzzi Open House - tutti coloro che, nonostante tutto, per l'appunto, hanno scelto di esserci.
E sono comunque tanti, arrivati anche da ben oltre i confini nazionali, come facilmente intuibile passeggiando tra le vie trasformate in un grande show room di due ruote a cielo aperto, dove lingue diverse si mescolano al rombo dei motori, mentre "il gas" si respira nell'aria in un tutt'uno con il profumo di birra e salamella.
Il Motoraduno Internazionale Città della Moto Guzzi è prima di tutto questo, con mostre e stand a fare da corollario ad una umanità di appassionati che a metà settembre si incontrerebbero a Mandello probabilmente anche senza nulla di prefissato, per una foto fuori dallo stabilimento o dinnanzi monumento dedicato a Carlo Guzzi in piazza Leonardo da Vinci, trasformata anche quest'anno nel punto espositivo principale per quanto riguarda i bolidi da competizione, con gioielli come Dondolino, C4V, 350 bialbero, 8 cilindri e tante altre ancora...
E se la Moto Guzzi Sport 14 del grandissimo pittore naif Antonio Ligabue fa bella mostra di sé alla casa d’arte Square Art Center, all'Oratorio San Lorenzo, i protagonisti sono invece i motocarri, ovviamente sempre a marchio Guzzi.
Altre chicche in via Manzoni: il Centro Addestramento Alpino della Polizia di Moena e il Corpo di Polizia di Padova offrono la possibilità di ammirare da vicino uno dei veicoli più particolari usciti dalla fabbrica mandellese, il 3×3 Mulo Meccanico, condito da due sidecar V7 Polizia. Non basta ancora? In effetti c'è molto altro. Ma il Motoraduno è da vivere più che da raccontare.
A.M.