Calolzio: il vento non spegne il successo del terzo 'Monastero a lume di candela'
E' vero che non c'è il 2 senza il 3. Ma non è sempre detto che se ti è andata bene la prima e pure la seconda, anche la terza "venga con il buco". Ci ha provato, ieri, il vento a guastare a serata. E come soffiava!
Ma nulla, riproposto di nuovo, dopo un esordio da battimano nel settembre dello scorso ed un bis concesso a poca distanza all'interno del Santuario, l'evento "Monastero a lume di candela" si è confermato per quel che è: un successo garantito. Senza, tra l'altro, cadere nel già visto per i fortunati riusciti, di edizione in edizione, a conquistare un biglietto d'accesso, con i ticket andati sold out a poche ore dall'apertura ufficiale delle prenotazioni.
Se, infatti, l'ossatura della serata è rimasta invariata, su ispirazione dei Candlelight organizzati ormai un po' ovunque a Milano come in altre grandi città, con un concerto di livello proposto in una cornice suggestiva, rischiarata da decine e decine di lumini per creare un'atmosfera di avvolgente intimità, gli elementi di novità non sono mancati, a cominciare dalla presenza di un ballerino - Edoardo Silva - che, con coinvolgenti coreografie, ha ulteriormente valorizzato la performance della violinista Beatrice Silva accompagnata al pianoforte da Davide Muccioli.
"The sentiment of flowers" il titolo scelto per lo spettacolo di musica e danza, offerto - letteralmente, in assenza di costi a carico degli spettatori, grazie all'intervento a copertura dei costi di Regione Lombardia e Zurich, nuovo partner dell'iniziativa - ad una platea incantata, "avvolta" per quanto possibile, dal colonnato del chiostro maggiore del complesso conventuale del Lavello, che - altra novità dell'edizione 2024 di "Monastero a lume di candela" - ha fatto da quinta all'esibizione, quando invece un anno fa le sedie erano rivolte alla "corolla" di monti che attorniano Calolzio, con il campaniletto del Santuario a far da "guardaspalle".
Fiori e sentimenti, sentimenti e fiori, il filo conduttore di esecuzione in esecuzione, fino al bis concesso a conclusione di serata, dopo il lungo applauso riservato a musicisti e ballerino.
Come riconosciuto dal sindaco Marco Ghezzi, intervenuto in chiusura - consegnando a lei e alla violinista Beatrice Silva due bouquet, essenze ulteriori rispetto a quelle previste dal "Fioraio di vicolo San Mauro", "firma" dell'allestimento floreale, con una grande luna a far da "tetto" allo spazio scenico - ogni merito è da attribuire alla consigliera comunale, con delega proprio agli eventi al Monastero, Silvia Bosio, a cui l'amministrazione ha dato (nuovamente) carta bianca.
A sua volta la "mente" dell'iniziativa ha ringraziato tutti coloro che l'hanno supportata, ricordando altresì come l'evento sia inquadrato ora in un progetto più ampio, finanziato dalla Regione, volto a valorizzare ulteriormente il Lavello e quel patrimonio di inestimabile valore per l'intera Valle San Martino rappresentato dall'Archivio Marenzi con le sue migliaia e migliaia di fotografie storiche, donato al Comune. Da qui le "sagome" intraviste dagli spettatori sotto il colonnato, richiamo a un qualcosa... in divenire.
Se, infatti, l'ossatura della serata è rimasta invariata, su ispirazione dei Candlelight organizzati ormai un po' ovunque a Milano come in altre grandi città, con un concerto di livello proposto in una cornice suggestiva, rischiarata da decine e decine di lumini per creare un'atmosfera di avvolgente intimità, gli elementi di novità non sono mancati, a cominciare dalla presenza di un ballerino - Edoardo Silva - che, con coinvolgenti coreografie, ha ulteriormente valorizzato la performance della violinista Beatrice Silva accompagnata al pianoforte da Davide Muccioli.
"The sentiment of flowers" il titolo scelto per lo spettacolo di musica e danza, offerto - letteralmente, in assenza di costi a carico degli spettatori, grazie all'intervento a copertura dei costi di Regione Lombardia e Zurich, nuovo partner dell'iniziativa - ad una platea incantata, "avvolta" per quanto possibile, dal colonnato del chiostro maggiore del complesso conventuale del Lavello, che - altra novità dell'edizione 2024 di "Monastero a lume di candela" - ha fatto da quinta all'esibizione, quando invece un anno fa le sedie erano rivolte alla "corolla" di monti che attorniano Calolzio, con il campaniletto del Santuario a far da "guardaspalle".
Fiori e sentimenti, sentimenti e fiori, il filo conduttore di esecuzione in esecuzione, fino al bis concesso a conclusione di serata, dopo il lungo applauso riservato a musicisti e ballerino.
A sua volta la "mente" dell'iniziativa ha ringraziato tutti coloro che l'hanno supportata, ricordando altresì come l'evento sia inquadrato ora in un progetto più ampio, finanziato dalla Regione, volto a valorizzare ulteriormente il Lavello e quel patrimonio di inestimabile valore per l'intera Valle San Martino rappresentato dall'Archivio Marenzi con le sue migliaia e migliaia di fotografie storiche, donato al Comune. Da qui le "sagome" intraviste dagli spettatori sotto il colonnato, richiamo a un qualcosa... in divenire.
A.M.