Elettore azzurro indignato
Buongiorno,
sono un elettore ed iscritto di Forza Italia del lecchese. Ho letto ieri il comunicato stampa del Consigliere Brigatti eletto sotto il simbolo di Fi e poi firmatario dell’appello che chiedeva al Salviniano Piazza di candidarsi alla regione per la terza volta, dopo aver voltato le spalle agli Azzurri, con cui annuncia la sua candidatura alle Elezioni Provinciali e, soprattutto, la reintroduzione del simbolo di FI nella denominazione gruppo consiliare di minoranza a Lecco (ci vorrà una riga intera per scrivere tutti i nomi della mini lista). Premesso che è una reintroduzione e non una introduzione, in quanto il simbolo c'era già ed è stato tolto, caso vuole, il giorno del funerale del Presidente Berlusconi.
Detto ciò, sono rimasto sbalordito dalla sincerità e dalla chiarezza del comunicato stampa, cosa abbastanza inusuale: Brigatti ammette chiaramente che l'inserimento del simbolo è stato fatto esclusivamente per ragioni politiche, mettendo subito in chiaro di non voler ingerenze da parte del partito nelle scelte del gruppo.
Alla luce di questa forte dichiarazione non mi capacito della reazione del nostro Segretario Provinciale, che plaude alla cosa, come se fosse una vittoria, non invece un'umiliante concessione, se così si può definire, in vista delle Elezioni Provinciali. Questa tipologia di inutili giochini, non fanno bene a FI ed alimentano quella sensazione di sudditanza che da un po' credo di cogliere nei rapporti con gli altri elementi della Coalizione di centro destra. Solo una Forza Italia veramente legittimata, tenuta a pari considerazione al tavolo della Coalizione, potrà affrontare positivamente le sfide nazionali, ma soprattutto locali che ci riserveranno i prossimi anni (vedi elezioni comunali a Lecco). Oggi questa parità di considerazione, onestamente non la vedo, anche, o forse soprattutto, per colpa di una classe dirigente locale del partito non adeguata, che preferisce plaudere ad operazioni umilianti di facciata, anziché indignarvisi e lavorare affinché certe cose non succedano.
Spero, visto che la speranza è l'ultima a morire, che questo trend negativo cambi in tempi brevi, per il bene del partito e di tutta la Coalizione.
sono un elettore ed iscritto di Forza Italia del lecchese. Ho letto ieri il comunicato stampa del Consigliere Brigatti eletto sotto il simbolo di Fi e poi firmatario dell’appello che chiedeva al Salviniano Piazza di candidarsi alla regione per la terza volta, dopo aver voltato le spalle agli Azzurri, con cui annuncia la sua candidatura alle Elezioni Provinciali e, soprattutto, la reintroduzione del simbolo di FI nella denominazione gruppo consiliare di minoranza a Lecco (ci vorrà una riga intera per scrivere tutti i nomi della mini lista). Premesso che è una reintroduzione e non una introduzione, in quanto il simbolo c'era già ed è stato tolto, caso vuole, il giorno del funerale del Presidente Berlusconi.
Detto ciò, sono rimasto sbalordito dalla sincerità e dalla chiarezza del comunicato stampa, cosa abbastanza inusuale: Brigatti ammette chiaramente che l'inserimento del simbolo è stato fatto esclusivamente per ragioni politiche, mettendo subito in chiaro di non voler ingerenze da parte del partito nelle scelte del gruppo.
Alla luce di questa forte dichiarazione non mi capacito della reazione del nostro Segretario Provinciale, che plaude alla cosa, come se fosse una vittoria, non invece un'umiliante concessione, se così si può definire, in vista delle Elezioni Provinciali. Questa tipologia di inutili giochini, non fanno bene a FI ed alimentano quella sensazione di sudditanza che da un po' credo di cogliere nei rapporti con gli altri elementi della Coalizione di centro destra. Solo una Forza Italia veramente legittimata, tenuta a pari considerazione al tavolo della Coalizione, potrà affrontare positivamente le sfide nazionali, ma soprattutto locali che ci riserveranno i prossimi anni (vedi elezioni comunali a Lecco). Oggi questa parità di considerazione, onestamente non la vedo, anche, o forse soprattutto, per colpa di una classe dirigente locale del partito non adeguata, che preferisce plaudere ad operazioni umilianti di facciata, anziché indignarvisi e lavorare affinché certe cose non succedano.
Spero, visto che la speranza è l'ultima a morire, che questo trend negativo cambi in tempi brevi, per il bene del partito e di tutta la Coalizione.
Iscritto a Forza Italia