Lavello: testi e poesie per riflettere su Maria Porta del Cielo
Breve ma intesa. Così era stata presentata e così è stata. Nell'alveo delle iniziative, tra sacro e profano, organizzate nell'ambito della Festa del Lavello, nella serata di ieri la Chiesa del complesso conventuale adagiato a ridosso dell'Adda ha ospitato la lettura (interpretata) di una selezione di testi accomunati dalla figura di Maria Porta del Cielo.
A mettere a fuoco il materiale proposto ad una sparuta (ma attenta) platea di fedeli sono stati Felice Tavola e Danila Colombo, per il Centro Culturale Il Lavello: con attenzione, hanno scelto di alternare autori noti al grande pubblico a firme assai meno "di grido", arrivando anche a inserire, nella loro breve ma intesa, per l'appunto, raccolta, anche una poesia scritta da "una perfetta sconosciuta, appassionata di Maria", ritrovatasi così nel campionario insieme, giusto per citare altri due nomi, a Marco Frisina, direttore (dal 1985) della Pontificia Cappella Pia Lateranense nella Basilica di San Giovanni in Laterano e all'arcivescovo Matteo Maria Zuppi, il primo pronto a definire la Madonna "gioia di tutti gli angeli" e "stella dei naviganti" ed il secondo a supplicarla affinché versi "nel nostro cuore l'azzurro del tuo amore, che ci liberi dalla paura e ci fa incontrare Gesù, nostra salvezza, perché Lui spezza le catene del male e con il suo amore fino alla fine ci fa sentire forti perché amati per sempre".
Al "Sommo Poeta" il compito di aprire la serata, con i versi interpretati da Pierluigi Angioletti, voce dell'incontro insieme a Massimo Tavola, con i testi di volta in volta presentati invece da Anna Baggioli: poche parole, quelle a lei affidate, in grado di iniziare a far assaporare il brano letto qualche istante dopo, calandolo in un contesto, tanto da portare già i presenti, per esempio, a immaginare quel pianoforte blu citato dalla poetessa Else Lasker-Schüler, ebrea tedesca in esilio in Palestina durante la seconda guerra mondiale, riuscita a inserire in un testo solo apparentemente irrazionale un riferimento alla porta del cielo, richiamo mariano dal quale hanno tratto ispirazione anche, per fare altri due nomi, Pier Paolo Passolini e Alda Merini.
"Aiutaci a levare in alto lo sguardo", l'invocazione, invece, di Papa Benedetto XVI, a Loreto, nel 2007, riproposta ieri sotto lo sguardo della Madonna della Pace ritratta sull'arco che sovrasta gli altari della Chiesa del Lavello.
A chiudere l'incontro – impreziosito dall'accompagnamento, all'organo di Stefano Riva - il saluto del parroco: don Antonio Vitali ha invitato alla recita dell'Ave Maria quale ultimo atto prima dell'arrivederci, con un nuovo appuntamento in preparazione alla Festa di domenica in programma già per questa sera con la veglia guidata da don Stefano Colombo (ore 20.30).
A mettere a fuoco il materiale proposto ad una sparuta (ma attenta) platea di fedeli sono stati Felice Tavola e Danila Colombo, per il Centro Culturale Il Lavello: con attenzione, hanno scelto di alternare autori noti al grande pubblico a firme assai meno "di grido", arrivando anche a inserire, nella loro breve ma intesa, per l'appunto, raccolta, anche una poesia scritta da "una perfetta sconosciuta, appassionata di Maria", ritrovatasi così nel campionario insieme, giusto per citare altri due nomi, a Marco Frisina, direttore (dal 1985) della Pontificia Cappella Pia Lateranense nella Basilica di San Giovanni in Laterano e all'arcivescovo Matteo Maria Zuppi, il primo pronto a definire la Madonna "gioia di tutti gli angeli" e "stella dei naviganti" ed il secondo a supplicarla affinché versi "nel nostro cuore l'azzurro del tuo amore, che ci liberi dalla paura e ci fa incontrare Gesù, nostra salvezza, perché Lui spezza le catene del male e con il suo amore fino alla fine ci fa sentire forti perché amati per sempre".
Al "Sommo Poeta" il compito di aprire la serata, con i versi interpretati da Pierluigi Angioletti, voce dell'incontro insieme a Massimo Tavola, con i testi di volta in volta presentati invece da Anna Baggioli: poche parole, quelle a lei affidate, in grado di iniziare a far assaporare il brano letto qualche istante dopo, calandolo in un contesto, tanto da portare già i presenti, per esempio, a immaginare quel pianoforte blu citato dalla poetessa Else Lasker-Schüler, ebrea tedesca in esilio in Palestina durante la seconda guerra mondiale, riuscita a inserire in un testo solo apparentemente irrazionale un riferimento alla porta del cielo, richiamo mariano dal quale hanno tratto ispirazione anche, per fare altri due nomi, Pier Paolo Passolini e Alda Merini.
"Aiutaci a levare in alto lo sguardo", l'invocazione, invece, di Papa Benedetto XVI, a Loreto, nel 2007, riproposta ieri sotto lo sguardo della Madonna della Pace ritratta sull'arco che sovrasta gli altari della Chiesa del Lavello.
A chiudere l'incontro – impreziosito dall'accompagnamento, all'organo di Stefano Riva - il saluto del parroco: don Antonio Vitali ha invitato alla recita dell'Ave Maria quale ultimo atto prima dell'arrivederci, con un nuovo appuntamento in preparazione alla Festa di domenica in programma già per questa sera con la veglia guidata da don Stefano Colombo (ore 20.30).
A.M.