Amarcord: al Brick un traguardo del Giro d'Italia, nel 1967
C’è una “sorpresa” ciclistica nelle vicende dello storico Brick, il distributore ristoro alla periferia settentrionale di Lecco, verso la località Caviate, risalente al 1932 e dovuto al noto architetto Mario Cereghini. Al centro di diverse avvenimenti singolari, come il tuffo di Capodanno 2002 di tre coraggiosi nuotatori e la scommessa vinta dall’allora titolare della concessione, Valerio Esposito, che nel periodo più torrido dell’estate 1998 riuscì a cuocere un uovo al “forno” dalla colonnina di benzina sporgente sul lago per il rifornimento dei motoscafi.
La notizia da rievocare in questi giorni è quella relativa al Giro d’Italia 1967 che ebbe un traguardo volante proprio di fronte al Brick. Era quello vinto da Felice Gimondi davanti a tutti i maggiori campioni dell’epoca come Anquetil, Adorni, Motta. Un settimanale locale, nel giugno 1967, scriveva: “Un fittissimo assembramento di sportivi e di folla eterogenea si è ammucchiato lungo il viale alberato del lungolago Brick di Lecco per salutare il Giro ciclistico del cinquantenario e il suo dominatore Felice Gimondi. C’era poi, la novità della volata del traguardo tricolore, proprio davanti allo storico impianto del Brick”.
I girini transitarono poco dopo le 12.30, salutati dalle festose espressioni di simpatia e di incitamento dei tanti sportivi lecchesi. Il traguardo volante era stato promosso dall’Ente Lecchese Manifestazioni, con il presidente Renato Corbetta, da sempre collaboratore del patron del Giro, Vincenzo Torriani. A cinquecento metri dall'arrivo la cronaca riferisce che si staccarono dal gruppo tre corridori che si sono contesi il premio con una volata isolata. Vinse Lorenzo Carminati (Germanbox), seguito da Grassi (Filotex) e da Lietti (Mainetti). Un centinaio di metri dopo passò il "blocco" con gli uomini della Salvarani in prima posizione, accanto alla maglia rosa di Gimondi. Era la semitappa Tirano-Madonna del Ghisallo. La seconda era la Ghisallo-Milano, dove il Giro si concluse con il gruppo compatto dalla partenza all’arrivo.
Ebbene, sul traguardo del Brick passò vittorioso Lorenzo Carminati, definito nelle note biografiche di oggi ciclista lombardo, buon dilettante e professionista dal 1963 al 1969, senza cogliere vittorie tra i “pro”. Vinse, invece, più volte nei dilettanti. Carminati risultava residente a Zogno, comune della Val Brembana in provincia di Bergamo. Ma ricorda quel trionfo tra i “pro” sul traguardo di Lecco? Un amico dell’ELMA conserva il guidoncino tricolore del traguardo volante. In anni trascorsi è stata fatta anche una foto ricordo.
Ora sarebbe bello informare Lorenzo Carminati di quella vittoria dimenticata, nel festoso saluto di Lecco nel corso della 50^ edizione del Giro d’Italia. Sarebbero lieti di conoscere e festeggiare il vincitore Monica e Massimo, i titolari del rinnovato Brick che ha riaperto i battenti lo scorso mese di luglio con tanto entusiasmo.
La notizia da rievocare in questi giorni è quella relativa al Giro d’Italia 1967 che ebbe un traguardo volante proprio di fronte al Brick. Era quello vinto da Felice Gimondi davanti a tutti i maggiori campioni dell’epoca come Anquetil, Adorni, Motta. Un settimanale locale, nel giugno 1967, scriveva: “Un fittissimo assembramento di sportivi e di folla eterogenea si è ammucchiato lungo il viale alberato del lungolago Brick di Lecco per salutare il Giro ciclistico del cinquantenario e il suo dominatore Felice Gimondi. C’era poi, la novità della volata del traguardo tricolore, proprio davanti allo storico impianto del Brick”.
I girini transitarono poco dopo le 12.30, salutati dalle festose espressioni di simpatia e di incitamento dei tanti sportivi lecchesi. Il traguardo volante era stato promosso dall’Ente Lecchese Manifestazioni, con il presidente Renato Corbetta, da sempre collaboratore del patron del Giro, Vincenzo Torriani. A cinquecento metri dall'arrivo la cronaca riferisce che si staccarono dal gruppo tre corridori che si sono contesi il premio con una volata isolata. Vinse Lorenzo Carminati (Germanbox), seguito da Grassi (Filotex) e da Lietti (Mainetti). Un centinaio di metri dopo passò il "blocco" con gli uomini della Salvarani in prima posizione, accanto alla maglia rosa di Gimondi. Era la semitappa Tirano-Madonna del Ghisallo. La seconda era la Ghisallo-Milano, dove il Giro si concluse con il gruppo compatto dalla partenza all’arrivo.
Ebbene, sul traguardo del Brick passò vittorioso Lorenzo Carminati, definito nelle note biografiche di oggi ciclista lombardo, buon dilettante e professionista dal 1963 al 1969, senza cogliere vittorie tra i “pro”. Vinse, invece, più volte nei dilettanti. Carminati risultava residente a Zogno, comune della Val Brembana in provincia di Bergamo. Ma ricorda quel trionfo tra i “pro” sul traguardo di Lecco? Un amico dell’ELMA conserva il guidoncino tricolore del traguardo volante. In anni trascorsi è stata fatta anche una foto ricordo.
Ora sarebbe bello informare Lorenzo Carminati di quella vittoria dimenticata, nel festoso saluto di Lecco nel corso della 50^ edizione del Giro d’Italia. Sarebbero lieti di conoscere e festeggiare il vincitore Monica e Massimo, i titolari del rinnovato Brick che ha riaperto i battenti lo scorso mese di luglio con tanto entusiasmo.
A.B.