Lecco: l'Adda dall'alto, mostra da una prospettiva inedita
L’Adda in mostra in piazza Cermenati a Lecco fino al 18 settembre. L’iniziativa rientra nel progetto “Adda Food Art Valley” che intende valorizzare il territorio attraversato dal fiume lombardo in tutti i suoi aspetti: da quello agroalimentare e quindi enogastronomico a quello artistico e storico.
Progetto promosso dal lecchese Crams con la collaborazione della Fondazione Michelangelo Pistoletto, dell’Ente regionale delle foreste e della Regione Lombardia. Quella lecchese è la terza tappa della mostra che è già stata presentata a Milano e a Sondrio.
Esposte trentasei fotografie del valtellinese Vincenzo Martegani che ha ripreso l’Adda dall’alto, attraverso l’utilizzo di droni.
La rassegna è stata presentata ieri – 30 agosto – con l’intervento dello stesso fotografo, dell’assessore alla cultura Simona Piazza e di quella all’ambiente Renata Zuffi, di Cinzia Ghirardello e Pietro Lenna per il Crams.«Il mio rapporto con l’Adda – ha spiegato Martegani – è cominciato negli anni Settanta del secolo scorso al Pian di Spagna. Quindi ho voluto vedere dove nasce l’Adda e sono risalito fino alle sorgenti… E da fotografo ho voluto fotografare il fiume e mi sono detto che il modo migliore era di farlo non più da terra ma con i droni».
L’itinerario proposto da Martegani è quindi una visione a volo d’uccello seguendo il corso del fiume che attraversa sette province: Sondrio, Lecco, Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Lodi e Cremona, dalle sorgenti in Val Alpisella a Livigno fino alla confluenza nel Po a Bocca d’Adda nel Cremonese. Passando per i laghi e anche per Milano, per via Melchiorre Gioia dove l’acqua non si vede ma c’è: scorre sotto l’asfalto ed è quella del Naviglio della Martesana che riemerge poi nella zona di Porta Garibaldi. Ci si offre così una veduta insolita di un fiume che chi abita in queste terre – oltre sei milioni di abitanti lungo un corso di circa trecento chilometri - è abituato ad avere sotto gli occhi e in questa occasione ha l’opportunità di “riscoprire”.
Lo ha detto, per esempio, l’assessore Piazza: «Scopriamo l’Adda come non l’avevamo mai vista. Dicevamo di conoscerla e invece no: queste foto offrono una nuova prospettiva».
In particolare, è stata sottolineata – ed è il filo conduttore del progetto “Adda Food Art Valley” – l’importanza di “connettere” una vasta parte della nostra regione. Con un occhio alle prossime Olimpiadi invernali del 2026, come ha detto Lenna: «Affinché in quell’occasione non ci siano solo Milano e l’Alta Valtellina, ma anche altri territorio». L’Adda dunque come un legame storico da riscoprire.
Non a caso, in queste due settimane non vi sarà solo la mostra in piazza, ma anche un’altra serie di appuntamenti (QUI IL PROGRAMMA COMPLETO)
Il 6 settembre dalle 10 a Palazzo delle paure si terra un convegno istituzionale dedicato alle iniziative per collegare montagna e pianura, aree metropolitane e aree interne, guardando alle potenzialità di sviluppo secondo un programma che è stato anche oggetto di un bando di collaborazione interfrontaliera tra Italia e Svizzera.
Il 10 settembre, alle 18, sempre a Palazzo delle paure si terrà invece un incontro per presentare il “Contratto di fiume del reticolo idrografico di Lecco”.
Il 18 settembre, alle 9,30 alla Sala Ticozzi, sarà presentato lo stato di avanzamento dei piani regionali e provinciali per le ciclovie e le ciclopedonali dell’Adda.
Non solo, in programma anche escursioni a piedi e pedalate organizzate in collaborazione con la Fiab (la federazione degli amatori della bicicletta), l’ente “Ville aperte” di Monza e Brianza e il Cammino di Sant’Agostino di Cassago Brianza: appuntamenti il 7 settembre sul Sentierone della Brianza, il 14 settembre con una passeggiata musicale tra Sant’Egidio a Bonacina e i Piani d’Erna, il 15 settembre con una camminata di 23 chilometri da Lecco a Cassago, il 16 settembre con una camminata cittadina, il 21 settembre con una pedalata artistica tra la Brianza lecchese e quella monzese, il 22 settembre con una camminata da Montevecchia a Imbersago.
Tutte le informazioni sul sito https://www.addafoodartvalley.it
Progetto promosso dal lecchese Crams con la collaborazione della Fondazione Michelangelo Pistoletto, dell’Ente regionale delle foreste e della Regione Lombardia. Quella lecchese è la terza tappa della mostra che è già stata presentata a Milano e a Sondrio.
Esposte trentasei fotografie del valtellinese Vincenzo Martegani che ha ripreso l’Adda dall’alto, attraverso l’utilizzo di droni.
La rassegna è stata presentata ieri – 30 agosto – con l’intervento dello stesso fotografo, dell’assessore alla cultura Simona Piazza e di quella all’ambiente Renata Zuffi, di Cinzia Ghirardello e Pietro Lenna per il Crams.«Il mio rapporto con l’Adda – ha spiegato Martegani – è cominciato negli anni Settanta del secolo scorso al Pian di Spagna. Quindi ho voluto vedere dove nasce l’Adda e sono risalito fino alle sorgenti… E da fotografo ho voluto fotografare il fiume e mi sono detto che il modo migliore era di farlo non più da terra ma con i droni».
L’itinerario proposto da Martegani è quindi una visione a volo d’uccello seguendo il corso del fiume che attraversa sette province: Sondrio, Lecco, Bergamo, Monza e Brianza, Milano, Lodi e Cremona, dalle sorgenti in Val Alpisella a Livigno fino alla confluenza nel Po a Bocca d’Adda nel Cremonese. Passando per i laghi e anche per Milano, per via Melchiorre Gioia dove l’acqua non si vede ma c’è: scorre sotto l’asfalto ed è quella del Naviglio della Martesana che riemerge poi nella zona di Porta Garibaldi. Ci si offre così una veduta insolita di un fiume che chi abita in queste terre – oltre sei milioni di abitanti lungo un corso di circa trecento chilometri - è abituato ad avere sotto gli occhi e in questa occasione ha l’opportunità di “riscoprire”.
Lo ha detto, per esempio, l’assessore Piazza: «Scopriamo l’Adda come non l’avevamo mai vista. Dicevamo di conoscerla e invece no: queste foto offrono una nuova prospettiva».
In particolare, è stata sottolineata – ed è il filo conduttore del progetto “Adda Food Art Valley” – l’importanza di “connettere” una vasta parte della nostra regione. Con un occhio alle prossime Olimpiadi invernali del 2026, come ha detto Lenna: «Affinché in quell’occasione non ci siano solo Milano e l’Alta Valtellina, ma anche altri territorio». L’Adda dunque come un legame storico da riscoprire.
Non a caso, in queste due settimane non vi sarà solo la mostra in piazza, ma anche un’altra serie di appuntamenti (QUI IL PROGRAMMA COMPLETO)
Il 6 settembre dalle 10 a Palazzo delle paure si terra un convegno istituzionale dedicato alle iniziative per collegare montagna e pianura, aree metropolitane e aree interne, guardando alle potenzialità di sviluppo secondo un programma che è stato anche oggetto di un bando di collaborazione interfrontaliera tra Italia e Svizzera.
Il 10 settembre, alle 18, sempre a Palazzo delle paure si terrà invece un incontro per presentare il “Contratto di fiume del reticolo idrografico di Lecco”.
Il 18 settembre, alle 9,30 alla Sala Ticozzi, sarà presentato lo stato di avanzamento dei piani regionali e provinciali per le ciclovie e le ciclopedonali dell’Adda.
Non solo, in programma anche escursioni a piedi e pedalate organizzate in collaborazione con la Fiab (la federazione degli amatori della bicicletta), l’ente “Ville aperte” di Monza e Brianza e il Cammino di Sant’Agostino di Cassago Brianza: appuntamenti il 7 settembre sul Sentierone della Brianza, il 14 settembre con una passeggiata musicale tra Sant’Egidio a Bonacina e i Piani d’Erna, il 15 settembre con una camminata di 23 chilometri da Lecco a Cassago, il 16 settembre con una camminata cittadina, il 21 settembre con una pedalata artistica tra la Brianza lecchese e quella monzese, il 22 settembre con una camminata da Montevecchia a Imbersago.
Tutte le informazioni sul sito https://www.addafoodartvalley.it
D.C.