Valmadrera: si è spento mons. Silvano Motta, parroco per 15 anni
Il prossimo ottobre avrebbe compiuto 89 anni. E' mancato nelle scorse ore Monsignor Silvano Motta, originario di Brivio (dove in parte vive ancora la sua famiglia e dove il nipote Stefano è stato sindaco per 10 anni), parroco di Valmadrera tra il 1980 e il 1995, prima del trasferimento a Seregno quale ultimo incarico dopo una vita spesa al servizio della Chiesa, dopo essere stato ordinato sacerdote, non ancora trentenne, nel giugno del 1964.
Il Seminario di Seveso la sua prima destinazione vestito l'abito: ne è stato vice economo fino al 1966, poi economo fino al 1971 ed infine Rettore per un quinquennio.
Nel 1976 don Silvano venne divenne Segretario dell'Arcivescovo Giovanni Colombo, per poi approdare appunto a Valmadrera, parrocchia a cui è rimasto sempre particolarmente legato, anche dopo il trasferimento a Seregno dove è stato parroco dal 1995 al 2009 e poi responsabile - anche nel ruolo di Decano - della Comunità Pastorale “Maria Madre della Chiesa” e Prefetto del Capitolo di San Giuseppe fino al 2012, anno del ritiro a Erba da residente con incarichi pastorali. Proprio a Erba, a pochi passi dalla parrocchiale, questa mattina è stato colpito da un malore che gli è risultato poi fatale.
Tante sono le attività che don Silvano ha promosso a Valmadrera: dal restauro delle Cappelle della via Crucis e della Chiesa dedicata alla Madonna di San Martino di cui era devotissimo e a cui faceva visita ogni volta che tornava in città, all’organizzazione di un gruppo storico di volontari per i lavori della Parrocchia, alla promozione e all’aumento dei corsi presso il CFP Aldo Moro, che, con lui, ottenne l'autonomia dal Centro di Albate, fino alla costruzione della nuova Chiesa dello Spirito Santo.
Uomo di profonda preghiera, il sindaco Cesare Colombo ne ha un ricordo molto caro perché “è il parroco che ho conosciuto al mio arrivo nella comunità di Valmadrera nell’85: un sacerdote sempre attento alle persone, alle diverse realtà religiose, culturali e sportive, capace di unire e attento alla formazione dei giovani al socio-politico, secondo la linea del cardinal Martini. Come amministrazione comunale saremo senz’altro presenti ai funerali”.
L’assessore Antonio Rusconi così lo ricorda: “Sono diventato un giovane sindaco con lui parroco nel 1995. È stato importante per la mia formazione, lavorando a fianco negli anni in cui operavo al Cfp Aldo Moro. Un grazie particolare a Annamaria, la persona di Valmadrera che lo ha seguito anche a Seregno e negli ultimi anni. Mi commuoveva trovarlo periodicamente al cimitero di Valmadrera, dove veniva a visitare e a pregare per le persone che più avevano collaborato con la parrocchia. Il mio personale cordoglio ai fratelli di Don Silvano, ai nipoti, tra cui monsignor Gualtiero Isacchi, arcivescovo di Monreale, che con lui era stato presente alla festa patronale di Sant’Antonio lo scorso anno e Stefano Motta, attuale sindaco di Calco nonché a tutti i parenti. Sicuramente Don Silvano Motta è stata una presenza autorevole e importante non solo nella comunità religiosa, ma anche in quella civile, ricordando più volte a tutti il dovere di un impegno sociale e politico nella comunità".
Monsignor Motta è da ricordare anche come Presidente della Fondazione di Culto Casa Esercizi S. Luigi di Milano e, più recentemente, per un biennio, Presidente della Fondazione Ambrosiana per la Cultura e l’Educazione Cattolica (F.A.C.E.C.).
Da fissare i funerali.
Il Seminario di Seveso la sua prima destinazione vestito l'abito: ne è stato vice economo fino al 1966, poi economo fino al 1971 ed infine Rettore per un quinquennio.
Nel 1976 don Silvano venne divenne Segretario dell'Arcivescovo Giovanni Colombo, per poi approdare appunto a Valmadrera, parrocchia a cui è rimasto sempre particolarmente legato, anche dopo il trasferimento a Seregno dove è stato parroco dal 1995 al 2009 e poi responsabile - anche nel ruolo di Decano - della Comunità Pastorale “Maria Madre della Chiesa” e Prefetto del Capitolo di San Giuseppe fino al 2012, anno del ritiro a Erba da residente con incarichi pastorali. Proprio a Erba, a pochi passi dalla parrocchiale, questa mattina è stato colpito da un malore che gli è risultato poi fatale.
Tante sono le attività che don Silvano ha promosso a Valmadrera: dal restauro delle Cappelle della via Crucis e della Chiesa dedicata alla Madonna di San Martino di cui era devotissimo e a cui faceva visita ogni volta che tornava in città, all’organizzazione di un gruppo storico di volontari per i lavori della Parrocchia, alla promozione e all’aumento dei corsi presso il CFP Aldo Moro, che, con lui, ottenne l'autonomia dal Centro di Albate, fino alla costruzione della nuova Chiesa dello Spirito Santo.
Uomo di profonda preghiera, il sindaco Cesare Colombo ne ha un ricordo molto caro perché “è il parroco che ho conosciuto al mio arrivo nella comunità di Valmadrera nell’85: un sacerdote sempre attento alle persone, alle diverse realtà religiose, culturali e sportive, capace di unire e attento alla formazione dei giovani al socio-politico, secondo la linea del cardinal Martini. Come amministrazione comunale saremo senz’altro presenti ai funerali”.
L’assessore Antonio Rusconi così lo ricorda: “Sono diventato un giovane sindaco con lui parroco nel 1995. È stato importante per la mia formazione, lavorando a fianco negli anni in cui operavo al Cfp Aldo Moro. Un grazie particolare a Annamaria, la persona di Valmadrera che lo ha seguito anche a Seregno e negli ultimi anni. Mi commuoveva trovarlo periodicamente al cimitero di Valmadrera, dove veniva a visitare e a pregare per le persone che più avevano collaborato con la parrocchia. Il mio personale cordoglio ai fratelli di Don Silvano, ai nipoti, tra cui monsignor Gualtiero Isacchi, arcivescovo di Monreale, che con lui era stato presente alla festa patronale di Sant’Antonio lo scorso anno e Stefano Motta, attuale sindaco di Calco nonché a tutti i parenti. Sicuramente Don Silvano Motta è stata una presenza autorevole e importante non solo nella comunità religiosa, ma anche in quella civile, ricordando più volte a tutti il dovere di un impegno sociale e politico nella comunità".
Monsignor Motta è da ricordare anche come Presidente della Fondazione di Culto Casa Esercizi S. Luigi di Milano e, più recentemente, per un biennio, Presidente della Fondazione Ambrosiana per la Cultura e l’Educazione Cattolica (F.A.C.E.C.).
Da fissare i funerali.