L’Overtourism del pierino

E’ stato il suo cavallo di battaglia tra maggio e giugno, l’occasione (o il pretesto) per diffondere i comunicati, evidentemente nella convinzione che un consigliere regionale per esistere deve comunicare il più possibile. E l’Overtourism – cioè l’eccessiva presenza di turisti – è stato cavalcato alla grande da Giacomo Zamperini che nei suoi comunicati se l’era presa un po’ con tutti, a partire da Trenord, società il cui board è storicamente vicino alla Lega.
“Overtourism sul Lario: non è solo disagio, ma un problema di ordine pubblico” (1 maggio)
“Overtourism, mancanza di sicurezza, disordine pubblico e caos insostenibile. Serve un intervento urgente, prima che sia troppo tardi” (12 maggio).
“Overtourism, in determinati punti, crea una situazione sempre più problematica e soffocante sul nostro ramo del lago (14 giugno).
Insomma, una “battaglia” tesa a contingentare l’arrivo dei turisti attraverso una diversa modalità di intrattenimento che scoraggi il “mordi e fuggi” e non renda invivibile la vita ai residenti.
Oggi però sul tema interviene Barbara Mazzali, assessore al turismo di regione Lombardia.
Lapidaria: “Inutile e dannoso demonizzare chi sceglie la Lombardia per le sue vacanze affollando località iconiche”.
E ancora: “Ho il sospetto che urlare all’overtourism e demonizzare i turisti stia diventano una moda per protestare e attaccare le istituzioni a danno dei nostri territori . . .”.
Non sappiamo come l’abbia preso il consigliere Zamperini, soprattutto perché anche la Mazzali milita in Fratelli d’Italia. Ma certamente non bene.
Tuttavia logorrea e ingenuità sono una miscela altamente pericolosa. E Zamperini nella sua furia iconoclasta di apparire – forse per competere col più scafato Mauro Piazza – rischia ogni volta di fare la figura del pierino.
In particolare quando si avventura nel delicatissimo e complicatissimo campo sanitario.
Claudio Brambilla
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