Olate: la 'chiesa di don Abbondio' consacrata 100 anni fa. Il 14 la messa solenne

La Chiesa di don Abbondio festeggia cent'anni dalla consacrazione. La parrocchiale di Olate - teatro per tradizione delle nozze tra i Promessi Sposi Renzo e Lucia - pur avendo in realtà una storia ben più datata che riporta indietro nel tempo fino (almeno) al 1400, venne consacrata dal Vicario Generale dell'Arcidiocesi Ambrosiana Monsignor Mauri Giovanni Di Dio nel 1924.  La ricorrenza è stata lo scorso 16 agosto, giorno di San Rocco, ma le celebrazioni sono state rimandate – dopo aver comunque officiato una funzione solenne – al mese di settembre: in occasione, dunque, della Festa della Madonna Addolorata, sabato 14, la comunità di Olate festeggerà tale importante “anniversario” ricordato anche su una delle due lapidi apposte in fondo alla navata, al fianco dell'ingresso, arrecanti anche altre date “storiche” per l'edificio di culto, nato probabilmente nello stesso punto in cui in origine esisteva un tempietto edificato sopra le tombe dei primi cristiani. “Di sicuro sappiamo – è riportato anche sul sito parrocchiale - che fin dal 1400 esisteva una piccola chiesetta dedicata ai S.S. Vitale e Agricola prima e ai S.S. Vitale e Valeria poi; misurava passi 8 in larghezza e passi 16 in lunghezza: sorgeva sulla stessa area dell’attuale, ma aveva la facciata orientata verso Acquate e disponeva di un unico altare. Nel 1427 venne costruito un campaniletto quadrato. Nel primo decennio del XVI secolo la comunità di Olate – Bonacina demolì parte della chiesetta antica orientando la facciata non più verso Acquate, ma verso Lecco, rispettando il piccolo campanile. Nel 1583 San Carlo visitava la chiesa di Olate ed emanava numerosi decreti, fra i quali: “venga cintato il cimitero” che circondava la chiesa da oriente ad occidente”.Nel 1608 – e si torna alla già citata lapide – la Chiesa di don Abbondio ricevette il Cardinale Federico Borromeo che stabilì l’erezione in parrocchia. La sua realizzazione avvenne, poi, solo nel 1614. Primo parroco fu Don Giovanni Gazzeno (o Gazzarro) di Castello. 
Mezzo secolo più tardi, nel 1767, l'edificio venne ampliato e parzialmente ricostruito, con nuovi lavori poi anche nel 1934, quando assunse la “conformazione” attuale e Luigi e Romualdo Locatelli completarono gli affreschi interni più recenti, con la successiva consacrazione, da parte del Cardinal Alfredo Ildefonso Schuster degli altari laterali della Madonna e di San Giuseppe.Per la messa del centenario sarà presente sua Eccellenza Monsignor Franco Agnesi, vicario generale della Diocesi che presiederà la funzione delle 18, nel giorno della Croce, vigilia della Solennità dell'Addolorata.