Lecco, il lascito di don Davide: un docufilm per la RAI. ''Abbiate a cuore 'nonno' Manzoni''

Alessandro Manzoni, i Promessi Sposi e dunque, inevitabilmente, l’asse Lecco-Milano, in televisione. Sulle reti Rai. In prima serata, a novembre. Ce li (ri)porta, neanche a dirlo, monsignor Davide Milani, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e Prevosto, ancora per tre giorni, “sul quel ramo del lago di Como”.
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L’annuncio è stato dato questa mattina, di fatto in chiusura della sua esperienza in San Nicolò, nel corso di una conferenza organizzata in parrocchia, con la presentazione che sarà ora replicata, in grande, a Venezia, il prossimo 2 settembre, nell’ambito del Festival del Cinema, dando così ulteriormente visibilità a quello che è stato introdotto come “il primo progetto audiovisivo che nasce a Lecco e che è destinato, da subito, ad un palco nazionale”. 
Il docufilm è stato infatti, come anticipato, già preacquistato – nella versione da 52 minuti - dalla Rai, per (almeno) un passaggio televisivo come pure per la fruizione sulla piattaforma Rai Play. Verrà distribuito poi – sulla base di accordi ancora da prende – in forma più estesa, in alcune sale cinematografiche. Il grande pubblico, insomma, il target di “Rapsodia manzoniana” – questo il nome dato alla pellicola, pronta per metà ottobre – nata dal dialogo tra don Davide e Davide Rampello, manager culturale, regista, direttore artistico e docente, oltre che volto noto anche grazie a Striscia la Notizia, per richiamare l’eredità culturale di Alessandro Manzoni attraverso uno sguardo nuovo, che, raccontando di un viaggio nei luoghi in cui don Lisander è cresciuto e ha ambientato I Promessi Sposi, ibrida cinema e teatro.
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Non legato a ricorrenze o anniversari, il docufilm - prodotto da Rampello & Partners e Nubifilm Studio, in collaborazione con Fondazione Ente dello Spettacolo – vuole dunque “provare a riflettere sul più grande lecchese in maniera libera”, come sottolineato da monsignor Milani, parlando di Rapsodia manzoniana come di una sorta di “lascito” per il territorio e di don Lisander come di “una figura che mi ha sempre attratto”. Conosciuto, come da tutti, sui banchi di scuola, nella rilettura costante, un anno sì e uno no, il prevosto ha trovato nell’autore “un nonno che ha capito il succo della storia e offre chiavi per interpretare l’oggi”. E ancora “un nonno sapiente che – ha detto – sento accompagnare la mia vita. Mi piace, sulla cresta di questo passaggio, lasciare un spunto: abbiate a cuore Alessandro Manzoni, non solo come attrattiva turistica, come personaggio da sfruttare ma, come giacimento di sapienza da interrogare per capire l’oggi”.
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“Sapienza – ha aggiunto in continuità Davide Rampello – è un termine che si usa poco ormai, quasi desueto. Con questo prodotto abbiamo voluto restituire sapienza a un uomo che frequentava le lettere per comprendere la vita”. Come? Nella forma della “rapsodia”, raccogliendone dunque il senso, affidando poi concretamente il lavoro ad un team di giovani – dai 28 ai 33 anni – capitanati da Daniele Rampello, CEO di Rampello & Partners. 
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Come spiegato da quest’ultimo, il docufilm – scritto da Angelo Urgo e William Gray, per la regia di Andrea Longhin – pone al centro il personaggio Manzoni (“molto moderno”) e i valori espressi attraverso I Promessi Sposi, promuovendo il territorio lecchese e la sua connessione con Milano, con i due capoluoghi che, nei prossimi giorni, ospiteranno le riprese. Da qui anche l’interesse di Regione Lombardia, anche in scia con le Olimpiadi invernali 2026, con il sottosegretario Mauro Piazza (rappresentato in conferenza dal collaboratore Carlo Piazza, essendo all’estero) che, giocando il ruolo di “facilitatore di processi”, ha creato contatti per sostenere il progetto. 
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A tal proposito, ha già garantito appoggio Acinque Energie, come esplicitato dal Presidente Stefano Simonetti, dicendosi orgoglioso di essere della partita, investendo risorse per valorizzare il territorio partendo appunto dalla figura di “questo nonno sapiente, come lo ha descritto monsignor Milani, ponte tra i fatti di quei tempi e dell’oggi”.
A.M.
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