Calolzio: la 'casa' di due senzatetto è... quella delle Associazioni
La situazione è già nota a chi di dovere, tanto che il Comune si è attivato inviando sul posto, oltre a Polizia Locale e Carabinieri, anche i propri Servizi sociali e i volontari della Croce di Malta, insieme ai quali sono poi intervenuti pure quelli della Cooperativa Il Gabbiano.
Da ormai diverse settimane (i più attenti parlano di almeno un mese) l'uscio della Casa delle associazioni in corso Dante a Calolziocorte è diventato il "rifugio" di un paio di senzatetto, un uomo e una donna, che - parrebbe per scelta consapevole - vi trascorrono le notti con tanto di letto di fortuna composto da alcune coperte e qualche cartone (a volte è spuntato anche un sacco a pelo), che poi depositano lì durante il giorno quando si spostano sul territorio.
Formalmente residenti fuori paese e già noti alla Caritas di Lecco, sembra che i due abbiano con sè anche un cane. E, per quanto finora non abbiano creato nessun problema, stanno suscitando qualche preoccupazione tra coloro che sono soliti frequentare la Casa delle associazioni, che tra l'altro a breve tornerà a popolarsi sempre di più con la ripresa delle attività dei numerosi sodalizi che, in accordo con il Comune, ne occupano gli spazi, specie negli orari serali (si parla di AVIS, AIDO, GEC Genepì, Club automobilistico "Dante Giacosa", "Punto a capo", Carabinieri in congedo, Marinai, Cacciatori e Corpo Musicale "G. Donizetti").
"Ci siamo attivati già da tempo, chiedendo aiuto innanzitutto ai volontari della Croce di Malta che si muovono sul territorio durante la notte proprio per monitorare situazioni di questo tipo e portare gli aiuti necessari" ci ha spiegato il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi, precisando che alla coppia - che avrebbe manifestato proprio l'intenzione di vivere "in libertà" - sono stati anche forniti in alcune occasioni cibo, acqua e capi di abbigliamento. "Purtroppo non è semplice gestire casi simili, anche perché in paese non abbiamo strutture che possano ospitare senzatetto. Al massimo possiamo far capire loro che è opportuno che si spostino in luoghi più sicuri, ma di certo non possiamo "cacciarli". Si tratta pur sempre di persone, che peraltro pare arrivino direttamente dalla Caritas di Lecco. Quantomeno adesso non c'è il problema del freddo notturno, ma chiaramente la speranza è che la situazione si risolva prima dell'inverno".
Al momento, dunque, in assenza di altre criticità particolari, il cuore del problema dalle associazioni sembra riguardare più che altro il decoro della loro "casa". "A loro posso solo dire che, appunto, come Comune stiamo monitorando la situazione quasi quotidianamente. Altro, per ora, non possiamo fare", la chiosa del primo cittadino.
Da ormai diverse settimane (i più attenti parlano di almeno un mese) l'uscio della Casa delle associazioni in corso Dante a Calolziocorte è diventato il "rifugio" di un paio di senzatetto, un uomo e una donna, che - parrebbe per scelta consapevole - vi trascorrono le notti con tanto di letto di fortuna composto da alcune coperte e qualche cartone (a volte è spuntato anche un sacco a pelo), che poi depositano lì durante il giorno quando si spostano sul territorio.
Formalmente residenti fuori paese e già noti alla Caritas di Lecco, sembra che i due abbiano con sè anche un cane. E, per quanto finora non abbiano creato nessun problema, stanno suscitando qualche preoccupazione tra coloro che sono soliti frequentare la Casa delle associazioni, che tra l'altro a breve tornerà a popolarsi sempre di più con la ripresa delle attività dei numerosi sodalizi che, in accordo con il Comune, ne occupano gli spazi, specie negli orari serali (si parla di AVIS, AIDO, GEC Genepì, Club automobilistico "Dante Giacosa", "Punto a capo", Carabinieri in congedo, Marinai, Cacciatori e Corpo Musicale "G. Donizetti").
"Ci siamo attivati già da tempo, chiedendo aiuto innanzitutto ai volontari della Croce di Malta che si muovono sul territorio durante la notte proprio per monitorare situazioni di questo tipo e portare gli aiuti necessari" ci ha spiegato il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi, precisando che alla coppia - che avrebbe manifestato proprio l'intenzione di vivere "in libertà" - sono stati anche forniti in alcune occasioni cibo, acqua e capi di abbigliamento. "Purtroppo non è semplice gestire casi simili, anche perché in paese non abbiamo strutture che possano ospitare senzatetto. Al massimo possiamo far capire loro che è opportuno che si spostino in luoghi più sicuri, ma di certo non possiamo "cacciarli". Si tratta pur sempre di persone, che peraltro pare arrivino direttamente dalla Caritas di Lecco. Quantomeno adesso non c'è il problema del freddo notturno, ma chiaramente la speranza è che la situazione si risolva prima dell'inverno".
Al momento, dunque, in assenza di altre criticità particolari, il cuore del problema dalle associazioni sembra riguardare più che altro il decoro della loro "casa". "A loro posso solo dire che, appunto, come Comune stiamo monitorando la situazione quasi quotidianamente. Altro, per ora, non possiamo fare", la chiosa del primo cittadino.