Bellano, Spazio San Nicolao: restauro concluso, il 4 la presentazione
Si è concluso a Bellano il restauro dello Spazio San Nicolao, che sarà presentato il 4 settembre alle 18.30 in occasione del compleanno di Danilo Vitali, con l'illustrazione del progetto espositivo a cura di Vitali Studio e la proiezione del cortometraggio “L’öc” di Gabriele Viganò.“La conclusione del restauro dello Spazio San Nicolao - spiega il sindaco Antonio Rusconi - coincide con l’89° compleanno di Danilo Vitali, che ha donato alla comunità bellanese le sue sculture in rame che saranno esposte in forma permanente sul nuovo soppalco. Una tappa importante del percorso del BAC-Bellano Arte Cultura che abbiamo potuto realizzare grazie al sostegno di Regione Lombardia attraverso il bando “Interventi di rigenerazione urbana dei borghi”.
Il progetto, a cura di Vitali Studio, ha mantenuto la doppia altezza della chiesa e, allo stesso tempo, ne ha aumentata la superficie espositiva. In questo modo il pianterra sarà riservato a mostre temporanee, eventi e concerti, mentre il soppalco ospita la collezione permanente delle opere in rame dell’artista Danilo Vitali. La chiesa sconsacrata, oggi di proprietà del Comune di Bellano, è frutto di continue stratificazioni rintracciabili nella complessità costruttiva dell’edificio e nella presenza di affreschi appartenenti a diversi periodi storici, a partire dal XII secolo. L’intervento è iniziato con il restauro degli intonaci e dei dipinti medievali e rinascimentali, per poi allargarsi al trattamento di tutte le superfici esistenti, al rifacimento della copertura, agli impianti e al disegno specifico di tutti i supporti espositivi e illuminanti.
L’apertura dello spazio al pubblico è prevista nella seconda metà di ottobre con l’allestimento della collezione permanente, mentre a partire da gennaio saranno programmate due mostre di arte contemporanea all’anno. Appuntamento dunque mercoledì 4 settembre alle 18.30 al Cinema di Bellano per la proiezione del cortometraggio “L’öc” di Gabriele Viganò sulla genesi delle opere di Danilo Vitali all’interno del laboratorio di via Cavour e la presentazione del progetto a cura di Vitali Studio, con le immagini realizzate da Giovanni Hänninen che documentano le diverse fasi del restauro. Seguirà un rinfresco per festeggiare il compleanno di Danilo Vitali e la chiusura del cantiere.
LA STORIA. La chiesa era connessa al piccolo Convento degli Umiliati, un movimento laicale che ebbe molta presa fra Piemonte e Lombardia e che fu poi soppresso nel 1571 ed “era ubicata nel punto in cui l’antica strada per Dervio (dove sorgeva una tra le case umiliate più importanti della regione) e l’alto lago si immetteva nelle strette vie del borgo. Il ciclo di affreschi dichiara una mano qualitativa che molti studiosi individuano nella figura del Maestro di Bellano, la cui personalità emerge chiaramente, nel ventennio che chiude il Trecento e apre il Quattrocento, in molti affreschi del comprensorio lacustre”.
DANILO VITALI. Nato a Bellano il 4 settembre 1935, è fratello del pittore Giancarlo Vitali. Figlio di pescatori, nel 1970 inizia la riscoperta dell’antica tecnica dello sbalzo e del cesello su lastra di rame. Negli anni successivi, sempre da autodidatta, passa alla personalizzazione tecnica del tuttotondo. Le 41 opere che saranno esposte nello Spazio San Nicolao rappresentano un percorso antologico che va dall’inizio degli anni Novanta al 2020. Si tratta di pezzi unici che indagano il grande tema della natura vegetale e animale: un fico maestoso carico di frutti è l’opera più grande, attorniata da melograni, mele, pere, una generosa verza, un imponente cactus; e ancora i pesci che riportano Vitali al mestiere di famiglia, la pesca. Pesci di lago, gli agoni principalmente, i persici, le trote, le alborelle ma anche il misterioso pesce San Pietro. E ancora i tanti animali totemici: la capra, il gallo, gli uccelli. L’insieme, nell’allestimento progettato, restituisce una sorta di giardino dell’Eden, di rame.
Il progetto, a cura di Vitali Studio, ha mantenuto la doppia altezza della chiesa e, allo stesso tempo, ne ha aumentata la superficie espositiva. In questo modo il pianterra sarà riservato a mostre temporanee, eventi e concerti, mentre il soppalco ospita la collezione permanente delle opere in rame dell’artista Danilo Vitali. La chiesa sconsacrata, oggi di proprietà del Comune di Bellano, è frutto di continue stratificazioni rintracciabili nella complessità costruttiva dell’edificio e nella presenza di affreschi appartenenti a diversi periodi storici, a partire dal XII secolo. L’intervento è iniziato con il restauro degli intonaci e dei dipinti medievali e rinascimentali, per poi allargarsi al trattamento di tutte le superfici esistenti, al rifacimento della copertura, agli impianti e al disegno specifico di tutti i supporti espositivi e illuminanti.
L’apertura dello spazio al pubblico è prevista nella seconda metà di ottobre con l’allestimento della collezione permanente, mentre a partire da gennaio saranno programmate due mostre di arte contemporanea all’anno. Appuntamento dunque mercoledì 4 settembre alle 18.30 al Cinema di Bellano per la proiezione del cortometraggio “L’öc” di Gabriele Viganò sulla genesi delle opere di Danilo Vitali all’interno del laboratorio di via Cavour e la presentazione del progetto a cura di Vitali Studio, con le immagini realizzate da Giovanni Hänninen che documentano le diverse fasi del restauro. Seguirà un rinfresco per festeggiare il compleanno di Danilo Vitali e la chiusura del cantiere.
LA STORIA. La chiesa era connessa al piccolo Convento degli Umiliati, un movimento laicale che ebbe molta presa fra Piemonte e Lombardia e che fu poi soppresso nel 1571 ed “era ubicata nel punto in cui l’antica strada per Dervio (dove sorgeva una tra le case umiliate più importanti della regione) e l’alto lago si immetteva nelle strette vie del borgo. Il ciclo di affreschi dichiara una mano qualitativa che molti studiosi individuano nella figura del Maestro di Bellano, la cui personalità emerge chiaramente, nel ventennio che chiude il Trecento e apre il Quattrocento, in molti affreschi del comprensorio lacustre”.
DANILO VITALI. Nato a Bellano il 4 settembre 1935, è fratello del pittore Giancarlo Vitali. Figlio di pescatori, nel 1970 inizia la riscoperta dell’antica tecnica dello sbalzo e del cesello su lastra di rame. Negli anni successivi, sempre da autodidatta, passa alla personalizzazione tecnica del tuttotondo. Le 41 opere che saranno esposte nello Spazio San Nicolao rappresentano un percorso antologico che va dall’inizio degli anni Novanta al 2020. Si tratta di pezzi unici che indagano il grande tema della natura vegetale e animale: un fico maestoso carico di frutti è l’opera più grande, attorniata da melograni, mele, pere, una generosa verza, un imponente cactus; e ancora i pesci che riportano Vitali al mestiere di famiglia, la pesca. Pesci di lago, gli agoni principalmente, i persici, le trote, le alborelle ma anche il misterioso pesce San Pietro. E ancora i tanti animali totemici: la capra, il gallo, gli uccelli. L’insieme, nell’allestimento progettato, restituisce una sorta di giardino dell’Eden, di rame.
Date evento
mercoledì, 04 settembre 2024