Olginate: autore 'per diletto', è scomparso Scaccabarozzi
Si svolgeranno alle 15.00 di oggi nella Chiesa parrocchiale di Olginate i funerali di Stefano Scaccabarozzi, "cantastorie" e scrittore per diletto che, spinto da pura passione, negli anni '80 ha cominciato a produrre poesie, aforismi, racconti e libri come, solo per citare quello forse più famoso, "Sciabordio di onde e rumore di zoccoli", che ripercorre in 400 pagine la storia della sua vita e quella del paese dove è nato e cresciuto - senza mai andarsene, fino alla scomparsa avvenuta nei giorni scorsi - dal 1900 al 2007, attraverso gli eventi che ne hanno cambiato gradualmente le abitudini e le usanze.
Tanti i temi affrontati nel testo - scritto rigorosamente a mano e poi digitalizzato dalla figlia, con numerose immagini d'epoca predisposte grazie al figlio e al genero -, dalla Olginate di una volta con le sue industrie seriche, i cortili e le cascine, le aziende agricole e artigiane, nonché la costruzione della diga prima dell'inizio della guerra, fino allo sviluppo delle piccole e medie imprese e all'avvento delle tecnologie, il tutto intrecciato con "istantanee" della sua vita personale tra cui la tragica uccisione della giovane sorella Teresina durante l'attentato a un colonnello.
Classe 1930, perito industriale meccanico e dipendente per quasi mezzo secolo della AAG Stucchi, che nel 1999 si era anche fatta carico della pubblicazione del suo libro intitolato "Il ragazzo dalla tuta blu", Stefano Scaccabarozzi ha prodotto e stampato tutti gli altri testi a sue spese, donandoli poi alla Biblioteca civica nel desiderio che diventassero "patrimonio" di tutti.
La sua vita, del resto, è sempre stata scandita da un forte spirito civico, grazie anche al terreno fertile creato da un'educazione religiosa che lo ha reso un vero testimone di fede e, nella quotidianità, un cittadino impegnato su diversi fronti: nel 1960, infatti, era stato co-fondatore con don Lino Luraschi della Cooperativa Aurora, tuttora attiva in sinergia con Parrocchia e Comune a favore di anziani e fragili, nonché socio sostenitore dell'asilo di via Marconi - chiuso nei mesi scorsi dopo oltre 150 anni di attività - e della vecchia Casa di Riposo di Olginate; sua, inoltre, una delle primissime tessere delle ACLI, a metà del secolo scorso.
Stefano Scaccabarozzi lascia l'amata moglie Virginia Tavola, con la quale ha raggiunto qualche tempo fa il traguardo del 60° anniversario di matrimonio, e i figli Mariateresa con Valter e Marco. Dopo le esequie, in programma appunto questo pomeriggio, il feretro verrà accompagnato al tempio crematorio.
Tanti i temi affrontati nel testo - scritto rigorosamente a mano e poi digitalizzato dalla figlia, con numerose immagini d'epoca predisposte grazie al figlio e al genero -, dalla Olginate di una volta con le sue industrie seriche, i cortili e le cascine, le aziende agricole e artigiane, nonché la costruzione della diga prima dell'inizio della guerra, fino allo sviluppo delle piccole e medie imprese e all'avvento delle tecnologie, il tutto intrecciato con "istantanee" della sua vita personale tra cui la tragica uccisione della giovane sorella Teresina durante l'attentato a un colonnello.
Classe 1930, perito industriale meccanico e dipendente per quasi mezzo secolo della AAG Stucchi, che nel 1999 si era anche fatta carico della pubblicazione del suo libro intitolato "Il ragazzo dalla tuta blu", Stefano Scaccabarozzi ha prodotto e stampato tutti gli altri testi a sue spese, donandoli poi alla Biblioteca civica nel desiderio che diventassero "patrimonio" di tutti.
La sua vita, del resto, è sempre stata scandita da un forte spirito civico, grazie anche al terreno fertile creato da un'educazione religiosa che lo ha reso un vero testimone di fede e, nella quotidianità, un cittadino impegnato su diversi fronti: nel 1960, infatti, era stato co-fondatore con don Lino Luraschi della Cooperativa Aurora, tuttora attiva in sinergia con Parrocchia e Comune a favore di anziani e fragili, nonché socio sostenitore dell'asilo di via Marconi - chiuso nei mesi scorsi dopo oltre 150 anni di attività - e della vecchia Casa di Riposo di Olginate; sua, inoltre, una delle primissime tessere delle ACLI, a metà del secolo scorso.
Stefano Scaccabarozzi lascia l'amata moglie Virginia Tavola, con la quale ha raggiunto qualche tempo fa il traguardo del 60° anniversario di matrimonio, e i figli Mariateresa con Valter e Marco. Dopo le esequie, in programma appunto questo pomeriggio, il feretro verrà accompagnato al tempio crematorio.
B.P.