Abbadia-Onno: per i suoi 79 anni Leo Callone attraversa il lago. Nel ricordo del figlio Nicola
Lunedì 26 agosto saranno 79 anni. Ma la tempra è la stessa di sempre, così come la sua passione per le imprese lacustri e marine che gli sono valse nel tempo lo pseudonimo di “Caimano del Lario”.
Sui documenti è Leardo Callone, semplicemente "il Leo" per gli amici e sportivi che hanno seguito e applaudito le sue epiche avventure. Che, già raccolte e celebrate nel libro “Bracciate per la vita” di Stefano Cassinelli, sono poi state oggetto della trasposizione cinematografica a firma di Donatella Cervi di Mediacreative, regista comasca di “Cento milioni di bracciate”, pellicola che ha riscosso ambiti riconoscimenti oltre il Lago di Como fino a Buenos Aires.
Oggi, giovedì 22 agosto, il mito è tornato in acqua, quasi a farsi un regalo per l'imminente compleanno, nuotando anche nel ricordo sempre vivo del figlio Nicola, vittima di un investimento automobilistico avvenuto il 12 novembre 2000. Un dramma che mai si cancellerà, tramutatosi anche in veicolo di iniziative benefiche come l'intitolazione di un ospedale in Guatemala dedicato “al suo sorriso e al suo animo buono”.
Dalla spiaggia del Campeggio di Abbadia Lariana, alle 16.00 in punto, Leo ha nuotato con una quindicina di amici fino al Lido Motel Nautilus ubicato sulla sponda opposta, a Onno, per poi tornare al punto di partenza. È stato proprio il "festeggiato" a buttarsi per primo in acqua, seguito dal gruppo che ha voluto condividere con lui questa ennesima sfida in quello specchio d'acqua che lo visto crescere fin da bambino, quando ad appena cinque anni iniziò ad abbracciare quella passione che oggi, all'alba delle 79 primavere, lo rende ancora l'incontrastato Caimano del Lario.
Sui documenti è Leardo Callone, semplicemente "il Leo" per gli amici e sportivi che hanno seguito e applaudito le sue epiche avventure. Che, già raccolte e celebrate nel libro “Bracciate per la vita” di Stefano Cassinelli, sono poi state oggetto della trasposizione cinematografica a firma di Donatella Cervi di Mediacreative, regista comasca di “Cento milioni di bracciate”, pellicola che ha riscosso ambiti riconoscimenti oltre il Lago di Como fino a Buenos Aires.
Oggi, giovedì 22 agosto, il mito è tornato in acqua, quasi a farsi un regalo per l'imminente compleanno, nuotando anche nel ricordo sempre vivo del figlio Nicola, vittima di un investimento automobilistico avvenuto il 12 novembre 2000. Un dramma che mai si cancellerà, tramutatosi anche in veicolo di iniziative benefiche come l'intitolazione di un ospedale in Guatemala dedicato “al suo sorriso e al suo animo buono”.
Dalla spiaggia del Campeggio di Abbadia Lariana, alle 16.00 in punto, Leo ha nuotato con una quindicina di amici fino al Lido Motel Nautilus ubicato sulla sponda opposta, a Onno, per poi tornare al punto di partenza. È stato proprio il "festeggiato" a buttarsi per primo in acqua, seguito dal gruppo che ha voluto condividere con lui questa ennesima sfida in quello specchio d'acqua che lo visto crescere fin da bambino, quando ad appena cinque anni iniziò ad abbracciare quella passione che oggi, all'alba delle 79 primavere, lo rende ancora l'incontrastato Caimano del Lario.
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