Soccorso Alpino, XIX Lariana: da gennaio 246 interventi con 19 morti. Pesa sempre di più 'l'inesperienza'

I numeri sono sostanzialmente in linea con quelli di un anno fa. E, soprattutto, confermano una tendenza riscontrata in maniera evidente dal post Covid, ovvero l'aumento di richieste di aiuto per sfinimento, perdita di orientamento e difficoltà a portare a termine l'itinerario scelto, dunque tutte problematiche legate sostanzialmente all'inesperienza e alla scarsa conoscenza della montagna e delle sue dinamiche.
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Dal 1° gennaio al 15 agosto 2024, la XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino ha effettuato 246 interventi per un totale di 285 persone coinvolte, di cui 19 decedute (per incidenti o altre cause), poco meno dei 258 (con 277 soggetti interessati e 14 morti) compiuti l'anno scorso nello stesso periodo. Considerando solo l'estate (dal 1° giugno in poi) le uscite sono state 108 (-23 rispetto al 2023), per 125 persone soccorse (-12).
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La causa principale segnalata durante la chiamata al 112 resta la caduta (87 casi), seguita da malore (38) e da scivolata (28). Restano alti, come anticipato, i valori riferiti a perdita di orientamento (25), incapacità (17) e sfinimento (10), che potrebbero essere ridotti grazie a una maggiore attenzione nei confronti della prevenzione del rischio. A seguire, altre cause come caduta sassi (6), precipitazione (6), maltempo (4) e falsa chiamata (4); per attività coinvolta, escursionismo (156), alpinismo (25), mountain bike (11), residenza in alpeggi (10), ferrata (7), arrampicata sportiva (6) e parapendio (6). Su 285 persone soccorse, 253 sono italiane. 18 le ricerche di dispersi.
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I tecnici della XIX Delegazione Lariana sono stati attivati 1.149 volte, per un totale di 3.764 ore messe a disposizione. Guardando infine Stazione per Stazione, Dongo è stata allertata 12 volte, Lario Occidentale Ceresio 25, Lecco 68, Pavia Oltrepò 7, Triangolo Lariano 41, Valsassina Valvarrone 80 e Varese 13.
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Marco Anemoli

"I dati parlano sostanzialmente di una situazione stabile, ma non possiamo che riflettere sul fatto che molti interventi - in deciso aumento rispetto al periodo pre pandemico - si rendono necessari per problemi che potrebbero essere evitati con un'adeguata formazione e conoscenza dei rischi, estremamente necessarie per chi decide di andare in montagna. Anche perché sì, diverse uscite di questo tipo si concludono fortunatamente con persone illese, "solo" da riaccompagnare a valle, che però potrebbero riportare conseguenze ben peggiori" riflette Marco Anemoli, delegato responsabile della XIX Lariana, spiegando che il Soccorso Alpino sta portando avanti un progetto con Regione Lombardia proprio per informare e far conoscere tutti i rischi del caso a giovani e meno giovani. "Diverse richieste di aiuto negli ultimi tempi, poi, sono arrivate a seguito di malori per il gran caldo estivo, che ha spinto molti a cercare refrigerio in torrenti o altri ambienti impervi. Così come sta salendo il numero di quelle legate a incidenti avvenuti durante escursioni in mountain-bike o salite in ferrata, attività che hanno preso decisamente piede negli ultimi anni". 
E anche qui, nulla può aiutare a invertire la tendenza - o quantomeno a provarci - come la prevenzione.
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