A Lecco la Gioventù Cattolica: nel 1913 il primo circolo
25 i giovani dell’Azione Cattolica ospiti in questa settimana della comunità pastorale Beati Mazzucconi e Monza, alloggiati nell’oratorio di San Giovanni, dove è parroco don Claudio Maggioni. Per l'occasione, la storia ci riporta alla mente i 15 ragazzi che il 13 aprile 1913 inaugurarono ufficialmente il primo nucleo del circolo di gioventù cattolica operante presso la prepositurale di San Nicolò. Tre morirono pochissimi anni dopo in grigio-verde, nel corso del primo conflitto mondiale 1915/1918: erano il segretario Enrico Mazzoleni, il consigliere Primo Bonacina e il socio Mario Cagliani.
A Lecco erano rimasti, negli anni della guerra, solo quelli non ancora ventenni. Le riunioni erano tenute da un ufficiale milanese propagandista dell’Unione Giovani Cattolici, militare nella caserma Sirtori di Lecco, il dr. Giuseppe Floriani, che lasciò la città con il suo reparto diretto al tragico fronte del Carso; cadde guidando un attacco del suo plotone verso trincea nemica ed è decorato di medaglia d’argento al valor militare.
Nel 1919 i giovani lecchesi parteciparono alla festa federale di Milano e, nelle vicinanze della stazione centrale, furono aggrediti da facinorosi anticlericali. Alcuni aderirono all’Avanguardia Cattolica, stretti intorno al vessillo con il motto “Cristo o morte”, che era organizzata in piccoli gruppi in modo paramilitare con lo scopo di difendere la libertà religiosa e le manifestazioni cattoliche, in particolare le processioni.
Una pagina poco conosciuta, quest’ultima, per quanto riguarda la zona lecchese. Sono formazioni che rimasero attive anche in forma clandestina nei decenni successivi. Tra gli animatori di Avanguardia Cattolica vi era stato un giovane universitario, Giovanni Terruggia. Laureato in ingegneria, ufficiale del Genio, cadde nell’ottobre 1943 nell’Egeo, guidando militari italiani che non volevano cedere le armi ai tedeschi dopo i noti fatti dell’8 settembre 1943.
Il circolo GIAC San Pietro, presso l’oratorio San Luigi di Lecco Basilica, si è sciolto agli inizi degli anni 1960: ultimo presidente è stato Giuliano Amigoni, studente universitario e poi stimato architetto; è stato nel 1975 eletto con la D.C. assessore ai servizi sociali del Comune, nella Giunta guidata dal sindaco Rodolfo Tirinzoni. Ha poi avuto analogo incarico provinciale a Villa Saporiti in Como.
A Lecco erano rimasti, negli anni della guerra, solo quelli non ancora ventenni. Le riunioni erano tenute da un ufficiale milanese propagandista dell’Unione Giovani Cattolici, militare nella caserma Sirtori di Lecco, il dr. Giuseppe Floriani, che lasciò la città con il suo reparto diretto al tragico fronte del Carso; cadde guidando un attacco del suo plotone verso trincea nemica ed è decorato di medaglia d’argento al valor militare.
Nel 1919 i giovani lecchesi parteciparono alla festa federale di Milano e, nelle vicinanze della stazione centrale, furono aggrediti da facinorosi anticlericali. Alcuni aderirono all’Avanguardia Cattolica, stretti intorno al vessillo con il motto “Cristo o morte”, che era organizzata in piccoli gruppi in modo paramilitare con lo scopo di difendere la libertà religiosa e le manifestazioni cattoliche, in particolare le processioni.
Una pagina poco conosciuta, quest’ultima, per quanto riguarda la zona lecchese. Sono formazioni che rimasero attive anche in forma clandestina nei decenni successivi. Tra gli animatori di Avanguardia Cattolica vi era stato un giovane universitario, Giovanni Terruggia. Laureato in ingegneria, ufficiale del Genio, cadde nell’ottobre 1943 nell’Egeo, guidando militari italiani che non volevano cedere le armi ai tedeschi dopo i noti fatti dell’8 settembre 1943.
Il circolo GIAC San Pietro, presso l’oratorio San Luigi di Lecco Basilica, si è sciolto agli inizi degli anni 1960: ultimo presidente è stato Giuliano Amigoni, studente universitario e poi stimato architetto; è stato nel 1975 eletto con la D.C. assessore ai servizi sociali del Comune, nella Giunta guidata dal sindaco Rodolfo Tirinzoni. Ha poi avuto analogo incarico provinciale a Villa Saporiti in Como.
A.B.