Lecco perduta/440: l'Azione Cattolica giovanile e il sottocentro GIAC

L’Azione Cattolica studenti organizza, come iniziativa estiva, un campo di volontariato a Lecco che è partito il 17 agosto e terminerà il 25, rivolto a studenti e studentesse delle scuole superiori. Si presenta con il titolo “Aggratis, mi sporco le mani per te”. I promotori hanno dichiarato che vogliono vivere la città "in un’ottica di servizio, infatti le nostre giornate saranno principalmente focalizzate al volontariato svolto in alcune strutture”.
I partecipanti al campo sono 25, e per tutti i giorni della loro presenza a Lecco saranno ospitati presso l’oratorio di San Giovanni, nella vallata del Gerenzone, con il parroco don Claudio Maggioni. I veterani della non dimenticata Azione Cattolica, che è stata protagonista di pagine storiche per la rinascita dell’Italia nel dopoguerra 1945/1950 e anche in periodi seguenti, non possono che salutare con simpatia e nostalgia tale presenza e tale impegno. 
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Gruppo del corso dirigenti GIAC del 1958 presso l'oratorio San Luigi di Lecco Basilica

Il santuario della Vittoria, in locali sotto il campanile lungo via Trieste, ha visto sino agli anni '60 de Novecento un fiorente sottocentro diocesano della GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica). Corrispondeva come giurisdizione a buona parte dell’attuale Zona pastorale 3^ della diocesi ambrosiana, e vedeva come assistente don Aldo Cattaneo, per tanti anni alla Vittoria e impegnato sul fronte missionario con il PIME, con un laboratorio di sostegno e di appoggio a sacerdoti sparsi per il mondo.
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Franco Carcano e don Angelo Casati durante una lezione di gruppo

Il sottocentro GIAC annoverava tra i principali animatori, detti anche “propagandisti”, giovani che hanno poi assunto ruoli di rilievo e di impegno civico negli anni seguenti. Era particolarmente presente il compianto Arnaldo Donadoni (della parrocchia di San Giovanni), che è stato il fondatore con ampia donazione della Fondazione Comunitaria Lecchese, che sarà ancor più particolarmente operante nella nuova sede realizzata recentemente presso la “palazzina” Badoni di corso Matteotti. L’attuale presidenza è di Maria Grazia Nasazzi Colombo, senza dimenticare il predecessore Mario Romano Negri di Oggiono.
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La segreteria del corso

Era tra i propagandisti del sottocentro GIAC di Lecco anche Alberto Bonifacio, che è stato poi sindaco di Pescate, ma soprattutto protagonista e regista di tanti rischiosissimi viaggi per portare aiuto nella capitale bosniaca di Sarajevo negli anni più terribili della guerra nella ex Jugoslavia. Le carovane erano una decina di automezzi con una ventina di volontari, guidati da Alberto Bonifacio e da Valerio Viganò, che hanno portato viveri, medicinali e aiuti vari, e anche un’autoambulanza, nella zona martoriata da una guerra senza regole, senza rispetto delle convenzioni internazionali. Hanno ricevuto più volte gli elogi dell’allora neo cardinale di Sarajevo (definita città martire) Vinco Pulic.
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Foto ricordo con striscione del corso

Merita poi di essere ricordato che al sottocentro GIAC di Lecco si deve l’organizzazione dell’ultimo corso dirigenti per l’Azione Cattolica giovanile, concluso nel 1958. Si teneva con apposite lezioni e incontri presso l’oratorio San Luigi della basilica di San Nicolò nelle mattinate di domenica. Principali relatori erano don Angelo Casati, sacerdote ora residente a Milano, allora docente presso il seminario minore di Masnago, e da Franco Carcano, vice presidente della GIAC ambrosiana e poi impegnato nella vita civica con importanti incarichi presso le municipalizzate della metropoli. Alberto Bonifacio abita tuttora a Pescate dove, presso la sua residenza, era in attività il centro operativo per organizzare carovane di soccorso verso Sarajevo.
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Alberto Bonifacio quando era sindaco di Pescate

Il campo di volontariato degli studenti dell’Azione Cattolica giovanile che, come già ricordato, si concluderà domenica 25 agosto, suscita ricordi e memorie di anni lontani ma ancora vivi e presenti nei protagonisti che vissero quelle vicende. Durante la settimana lecchese gli studenti propongono la vendita di prodotti eco solidali presso le chiese parrocchiali di San Giovanni e di Rancio, in occasione delle Messe festive del mattino.
A.B.
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