A Margno la tela di “Gesù Giovinetto” di Giampietrino
“Magno ora è diventato il centro culturale della Valsassina”. Sono le parole usate da Fabio Durante, esperto di arte e cultura nonché consigliere comunale del piccolo borgo in occasione dell'esposizione di un'opera di un allievo di Leonardo da Vinci in paese.
Nel pomeriggio di sabato, infatti, è stato possibile ammirare un piccolo capolavoro, prima nella Chiesetta votiva del Battaglione Morbegno al Pian delle Betulle e poi, dopo la funzione religiosa, in chiesa parrocchiale a San Bartolomeo.
Autore l’allievo prediletto di Leonardo, ovvero Giovan Pietro Rizzoli detto Giampietrino, rappresentante di spicco del Rinascimento lombardo a cui Ludovico il Moro, signore di Milano, commissionò il ritratto di "Gesù Giovinetto" per la moglie Beatrice d'Este.
Un dipinto di ridotte dimensioni, realizzato su legno di pioppo d'acqua o gattice, tipico della scuola Leonardesca grazie alle sue alte qualità di assorbimento e conservazione del colore.
Pare che lo stesso Leonardo ne abbia apprezzato il risultato, tanto da dipingere come simbolo di purezza una rosa bianca dietro il profilo del soggetto e da completare l'abbellimento finale aggiungendo dei “riccioli d'oro" alla capigliatura di Gesù.
Anche la cornice dell’opera è di enorme importanza ed è stata realizzata del Bramante – Donato "Donnino" di Angelo di Pascuccio, architetto e pittore italiano del Rinascimento - con i suoi tipici intarsi di foglie di acanto ed altri riferimenti fitomorfi e geometrici.
Tantissimi nel tardo pomeriggio hanno colto l’occasione di ammirare questa opera d’arte, proveniente da una collezione privata, esposta al pubblico dopo 500 anni dalla realizzazione: autorità, cittadini, professori d'arte e assistenti universitari, artisti, scrittori, scultori di metallo e legno, poeti e fotografi professionisti hanno risposto in modo chiaro all’idea di portare questa opera a Margno.
“Veicolare gratuitamente l'arte e la cultura è la mia missione” ha concluso Durante, soddisfatto per l'apprezzamento manifestato dai presenti.
Nel pomeriggio di sabato, infatti, è stato possibile ammirare un piccolo capolavoro, prima nella Chiesetta votiva del Battaglione Morbegno al Pian delle Betulle e poi, dopo la funzione religiosa, in chiesa parrocchiale a San Bartolomeo.
Autore l’allievo prediletto di Leonardo, ovvero Giovan Pietro Rizzoli detto Giampietrino, rappresentante di spicco del Rinascimento lombardo a cui Ludovico il Moro, signore di Milano, commissionò il ritratto di "Gesù Giovinetto" per la moglie Beatrice d'Este.
Un dipinto di ridotte dimensioni, realizzato su legno di pioppo d'acqua o gattice, tipico della scuola Leonardesca grazie alle sue alte qualità di assorbimento e conservazione del colore.
Pare che lo stesso Leonardo ne abbia apprezzato il risultato, tanto da dipingere come simbolo di purezza una rosa bianca dietro il profilo del soggetto e da completare l'abbellimento finale aggiungendo dei “riccioli d'oro" alla capigliatura di Gesù.
Anche la cornice dell’opera è di enorme importanza ed è stata realizzata del Bramante – Donato "Donnino" di Angelo di Pascuccio, architetto e pittore italiano del Rinascimento - con i suoi tipici intarsi di foglie di acanto ed altri riferimenti fitomorfi e geometrici.
Tantissimi nel tardo pomeriggio hanno colto l’occasione di ammirare questa opera d’arte, proveniente da una collezione privata, esposta al pubblico dopo 500 anni dalla realizzazione: autorità, cittadini, professori d'arte e assistenti universitari, artisti, scrittori, scultori di metallo e legno, poeti e fotografi professionisti hanno risposto in modo chiaro all’idea di portare questa opera a Margno.
“Veicolare gratuitamente l'arte e la cultura è la mia missione” ha concluso Durante, soddisfatto per l'apprezzamento manifestato dai presenti.
M.A.