Lecco: scuolabus gratis (solo) per i bimbi della Damiano Chiesa

Non è passata inosservata la determina agostana con cui il Comune ha assegnato a Linee Lecco il trasporto dei bambini che frequenteranno la scuola materna Damiano Chiesa per l’anno scolastico 2024/2025.
Si tratta di un “affidamento diretto” del valore di 43mila euro (15mila sul 2024 e 28mila sul 2025) disposto dopo aver eseguito “una preventiva analisi informale di mercato tramite comparazione di preventivi” alla quale avrebbe partecipato solo la società di trasporto lecchese la cui proposta di 220 euro al giorno è stata giudicata da Palazzo Bovara “congrua”.

Di che cosa dovrà occuparsi Linee Lecco è presto detto: accompagnare i bambini da via Amendola (la sede attuale del plesso scolastico) o da una zona adiacente eventualmente da individuare, fino a via Castagnera dove si trovano i moduli scolastici “mobili” che ospiteranno gli alunni della Damiano Chiesa e quelli della De Amicis per il prossimo anno scolastico in attesa che l’edificio in via Amendola sia ristrutturato. Sono previste due corse: una prima in partenza alle 7.45/08.00 con circa undici bambini e la seconda corsa alle 8.45/09.00 con circa 16 bambini. Al rientro invece gli orari immaginati sono alle 16.00 per la prima corsa e alle 16.30/16.45 per la seconda. 

È stato Paolo Trezzi, attento osservatore delle dinamiche cittadine, a sollevare qualche perplessità: “Da oltre un anno ormai si sa che l'asilo Damiano Chiesa e la Primaria De Amicis si trasferiranno nei container provvisori di Via Castagnera che han già ospitato il Liceo Manzoni e fin a giugno la Carducci. Eppure solo con una Variazione di Bilancio adottata d'urgenza (Delibera nr 203 dell'8/8 e Determina nr 1168 del 13) alla faccia della programmazione, la Giunta riesce a trovare i soldi, 43mila euro, per il servizio scuolabus ai bimbi, di 3/6 anni, dell'Asilo Chiesa. Un sacco di soldi. L'assegnatario dopo richiesta di offerte e valutazione informale di più preventivi (che però agli Atti non ci sono) è LineeLecco, l'unica che ha partecipato”.

Trezzi ha posto anche qualche interrogativo e poi altri spunti di riflessione sull’operazione in generale: “Innanzitutto nessun altro Asilo ha il servizio bus dedicato. Eppure non è che tutti i bimbi ci abitano davanti. La spesa non è indifferente. 1.592€ a bimbo (Il Ti Porto io, la gratuità per tutti i bus e corse agli under 19, è di 140mila euro), la distanza del tragitto è 1 km non 20. Magari i genitori devono pagare la sosta alla Piccola, portare i pargoli al bus, che li porta all'Asilo in centro dove gli stessi genitori ci sono forse passati davanti in auto poco prima. Qual è la logica? È una forma per tenere buoni i genitori? Il Comune non può permettersi di farli spostare ‘da soli’ fino a via Castagnera? Le maestre faran da sorveglianza o altri saran gli accompagnatori ‘modello piedibus’ con relativa responsabilità? Sono state immagino interpellate le famiglie, magari con una letterina, o c'è pure il rischio che non lo usino nemmeno? E per gli altri asili ancora nulla?”.
Analogo servizio, tra l'altro, non è previsto per gli alunni della primaria Diaz. O almeno per i più grandi tra i bambini che frequentano le elementari che dovranno raggiungere i modulo provvisori a ridosso del Bertacchi o con il piedibus o usufruendo dei bus di linea (gratuiti con la tessera Ti Porto io, ma non certo uno scuolabus e vista l'età non la necessità di essere accompagnati).
M.V.
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