Olginate: per la festività di San Rocco la Messa e pesca di beneficenza
Anche quest'anno, seppur in versione ridotta, a Olginate si sono rinnovate le celebrazioni per la ricorrenza di San Rocco, al quale è intitolata la chiesetta a poca distanza dal lungolago e la via in centro sulla quale si affaccia. Pellegrino e taumaturgo francese del XIV secolo, nativo di Montpellier, il santo è stato invocato a partire dal Medioevo come protettore dal flagello della peste, poi negli anni il suo patronato si è esteso anche al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti e alle malattie gravissime.
A Olginate la festività è stata celebrata questa mattina con la Messa delle 9.30, presieduta in chiesetta da don Matteo Gignoli e don Andrea Mellera, a cui ha fatto seguito la pesca di beneficenza organizzata da alcune volontarie della zona. Non si rinnoverà, invece, la processione serale sul lungolago con la statua di San Rocco, tradizione che negli ultimi anni, con il cambiamento dei tempi, è un po' venuta meno, ma che in futuro potrebbe anche essere riproposta.
A Olginate la festività è stata celebrata questa mattina con la Messa delle 9.30, presieduta in chiesetta da don Matteo Gignoli e don Andrea Mellera, a cui ha fatto seguito la pesca di beneficenza organizzata da alcune volontarie della zona. Non si rinnoverà, invece, la processione serale sul lungolago con la statua di San Rocco, tradizione che negli ultimi anni, con il cambiamento dei tempi, è un po' venuta meno, ma che in futuro potrebbe anche essere riproposta.