Linee Lecco: alla fine in Aula la mozione passa con l'astensione della maggioranza
Dopo un travagliato consiglio comunale in cui non sono mancati botta e risposta e momenti in cui la seduta è stata sospesa, è stata approvata giovedì sera la mozione su Linee Lecco presentata nelle scorse settimane dai gruppi di minoranza, grazie alla scelta della maggioranza (escluso il Gruppo misto) di astenersi dal voto.
Lo scopo dell’opposizione nel presentare il documento e nel richiedere un consiglio comunale straordinario per discuterlo è stato ricordato da Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più): “Mettere un punto alle criticità emerse in questi anni e impegnare Sindaco e Giunta a dare risposte chiare alla cittadinanza”.
“Ci spiace essere arrivati a questo punto, passando da una richiesta di convocazione urgente, ma è mancata la necessaria trasparenza e davanti a queste problematiche le nostre domande poste in commissioni e nei consigli sempre rimaste senza risposta”.
Nella sostanza tutte le forze politiche si sono trovate d’accordo su questi punti: l’importanza di rinnovare a Linee Lecco la gestione in house dei parcheggi, la centralità della società per la mobilità cittadina, la necessità che la partecipata raggiunga una sostenibilità economica e finanziaria, la possibilità di risolvere in via extra giudiziaria la questione della palazzina della Piccola.
E anche sulla necessità di una maggiore trasparenza, qualche consigliere di maggioranza si è detto d’accordo con l’opposizione: “Che questa vicenda sia da esempio e stimolo per il Sindaco, la Giunta e tutta l’amministrazione comunale - ha sottolineato il dem Antonio Pattarini - I consiglieri devono essere informati perché hanno un dovere e un compito nei confronti dei cittadini”.
Anche Giovanni Tagliaferri del Gruppo misto ha dato su questo ragione all’opposizione: “Se siamo in aula l’8 agosto è perché qualche problema c’è stato e dobbiamo assumerci la responsabilità di questa situazione. Le vicende avremmo dovute conoscerle in precedenza e bisogna riconoscere che degli errori sono stati fatti e che un po’ di trasparenza è mancata. Ci sono delle responsabilità tecniche e politiche, è stata fatta una figura non bella e tutto questo andrebbe riconosciuto”.
Il Sindaco Mauro Gattinoni ha ribadito la posizione già affermata in commissione: “Sulle richieste della mozione siamo tutti d’accordo e già l’amministrazione sta mettendo in campo quanto richiesto. Ci sono però alcune delle premesse che renderebbero sterile e inconcludente il documento, invito perciò a rivedere la parte meno politica e più tecnica, che riguarda atti dovuti di dirigenti e tecnici che non competono al consiglio comunale”.
Il dem Pattarini ha anche chiamato, dopo due ore dall’avvio della seduta, una nuova sospensione (dopo la prima, a pochi minuti dall’inizio) per convincere la minoranza a rivedere il documento e arrivare ad una versione (sarebbe stata l’ottava) a cui anche la maggioranza avrebbe potuto dare il proprio consenso, ma gli estensori si sono opposti.
“Nella mozione citiamo fatti e documenti” ha sottolineato Emilio Minuzzo, con i quali chi non è d’accordo “non vede la verità che ha davanti agli occhi” ha aggiunto Brigatti. “Da una mozione del genere si può ripartire e non può essere bocciata solo per elementi di carattere politico” ha commentato Corrado Valsecchi di Appello per Lecco. E in effetti la bocciatura non c’è stata: i tredici consiglieri presenti di Fattore Lecco, del Partito democratico, di Con la sinistra cambia Lecco e di Ambientalmente hanno scelto di astenersi, permettendo così che la mozione venisse approvata grazie ai dodici voti a favore dell’opposizione sostenuta dal Gruppo misto. “Abbiamo fatto insieme questo lavoro e come maggioranza avremmo voluto andare oltre e approvare il documento se solo ci fosse stato un minimo di consapevolezza e attenzione politica” ha concluso con un po’ di amarezza il Sindaco Gattinoni.
Lo scopo dell’opposizione nel presentare il documento e nel richiedere un consiglio comunale straordinario per discuterlo è stato ricordato da Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più): “Mettere un punto alle criticità emerse in questi anni e impegnare Sindaco e Giunta a dare risposte chiare alla cittadinanza”.
“Ci spiace essere arrivati a questo punto, passando da una richiesta di convocazione urgente, ma è mancata la necessaria trasparenza e davanti a queste problematiche le nostre domande poste in commissioni e nei consigli sempre rimaste senza risposta”.
Il documento presentato alla fine di luglio ha subito modifiche e aggiunte, per mano sia della maggioranza sia dell’opposizione, ma i punti centrali sono rimasti tali: trovare una soluzione per la palazzina abusiva alla Piccola, anche passando dal consiglio comunale, al fine di non generare spreco di risorse; trovare una interpretazione univoca e condivisa, anche con l’ausilio di supporti tecnici, volta a risolvere il problema del calcolo delle percentuali; concludere il rinnovo dell’Iter di affidamento in house a Linee Lecco per la gestione dei posteggi; ristorare Linee Lecco per quelle opere complementari ai posteggi realizzate per conto del Comune; relazionare sull’andamento della situazione al consiglio e nelle commissioni competenti. “Vogliamo mettere un punto e dare un futuro a Linee Lecco - ha concluso Brigatti in aula - Un futuro che deve avere al centro il Trasporto pubblico locale, ma in un sistema che permetta a Linee Lecco di funzionare”.
Nella sostanza tutte le forze politiche si sono trovate d’accordo su questi punti: l’importanza di rinnovare a Linee Lecco la gestione in house dei parcheggi, la centralità della società per la mobilità cittadina, la necessità che la partecipata raggiunga una sostenibilità economica e finanziaria, la possibilità di risolvere in via extra giudiziaria la questione della palazzina della Piccola.
E anche sulla necessità di una maggiore trasparenza, qualche consigliere di maggioranza si è detto d’accordo con l’opposizione: “Che questa vicenda sia da esempio e stimolo per il Sindaco, la Giunta e tutta l’amministrazione comunale - ha sottolineato il dem Antonio Pattarini - I consiglieri devono essere informati perché hanno un dovere e un compito nei confronti dei cittadini”.
Anche Giovanni Tagliaferri del Gruppo misto ha dato su questo ragione all’opposizione: “Se siamo in aula l’8 agosto è perché qualche problema c’è stato e dobbiamo assumerci la responsabilità di questa situazione. Le vicende avremmo dovute conoscerle in precedenza e bisogna riconoscere che degli errori sono stati fatti e che un po’ di trasparenza è mancata. Ci sono delle responsabilità tecniche e politiche, è stata fatta una figura non bella e tutto questo andrebbe riconosciuto”.
Il Sindaco Mauro Gattinoni ha ribadito la posizione già affermata in commissione: “Sulle richieste della mozione siamo tutti d’accordo e già l’amministrazione sta mettendo in campo quanto richiesto. Ci sono però alcune delle premesse che renderebbero sterile e inconcludente il documento, invito perciò a rivedere la parte meno politica e più tecnica, che riguarda atti dovuti di dirigenti e tecnici che non competono al consiglio comunale”.
Il dem Pattarini ha anche chiamato, dopo due ore dall’avvio della seduta, una nuova sospensione (dopo la prima, a pochi minuti dall’inizio) per convincere la minoranza a rivedere il documento e arrivare ad una versione (sarebbe stata l’ottava) a cui anche la maggioranza avrebbe potuto dare il proprio consenso, ma gli estensori si sono opposti.
“Nella mozione citiamo fatti e documenti” ha sottolineato Emilio Minuzzo, con i quali chi non è d’accordo “non vede la verità che ha davanti agli occhi” ha aggiunto Brigatti. “Da una mozione del genere si può ripartire e non può essere bocciata solo per elementi di carattere politico” ha commentato Corrado Valsecchi di Appello per Lecco. E in effetti la bocciatura non c’è stata: i tredici consiglieri presenti di Fattore Lecco, del Partito democratico, di Con la sinistra cambia Lecco e di Ambientalmente hanno scelto di astenersi, permettendo così che la mozione venisse approvata grazie ai dodici voti a favore dell’opposizione sostenuta dal Gruppo misto. “Abbiamo fatto insieme questo lavoro e come maggioranza avremmo voluto andare oltre e approvare il documento se solo ci fosse stato un minimo di consapevolezza e attenzione politica” ha concluso con un po’ di amarezza il Sindaco Gattinoni.
M.V.