Emergenze in galleria e in ditte 'speciali': la Prefettura approva i Piani per una gestione efficace

"In pochi mesi abbiamo portato a termine un lavoro che ha atteso, forse, 15 anni per essere realizzato". Traspare orgoglio dalle parole del Prefetto. E la giusta riconoscenza verso la squadra "interforze" - coordinata dal Capo di Gabinetto Paola Calvacanti - che ha centrato l'obiettivo. 
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Il Prefetto Sergio Pomponio dinnanzi ai faldoni relativi ad alcune aziende attenzionate

Sono stati approvati ufficialmente, nella mattinata odierna, con la firma del dottor Sergio Pomponio, i Piani di protezione civile relativi alle aziende a rischio di incidente rilevante e i Piani di soccorso in caso di incidente nelle gallerie ferroviarie (con lunghezza superiore al chilometro). 
Ora è chiaro, in caso di evento straordinario, come ciascun componente della macchina dei soccorsi, deve agire, per rendere più efficace la macchina stessa, nell'interesse dei coinvolti e della popolazione, sulla base delle direttive concordate dopo aver studiato caso per caso ambiente e contesto, coinvolgendo, in riferimento alle ditte, anche le amministrazioni comunali e i residenti, già messi a conoscenza del contenuto dei singoli documenti, affinché giochino anch'essi il loro ruolo nello sciagurato caso in cui si concretizzi effettivamente una delle situazioni di pericolo immaginate. 
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"Può sembrare un lavoro solo teorico, ma non è così" ha tenuto a sottolineare il Prefetto Pomponio. In primis perché in autunno si organizzeranno delle esercitazioni per una verifica sul campo dei contenuti. Ma anche perché la pianificazione permette "di tenere desta l'attenzione", con l'obiettivo ultimo di "essere pronti a ogni emergenza, sempre possibile". 
"Con la firma dei documenti mettiamo un punto abbastanza fermo nella attività di protezione civile che riguarda la Prefettura, sulla scia delle precedenti pianificazioni" ha dunque potuto chiosare Sue Eccellenza, citando il Piano per le ricerca delle persone scomparse e quello per la gestione degli impianti che si occupano di rifiuti, sottolineando altresì come nel lecchese si sia arrivati a tali sottoscrizioni "in anticipo rispetto ad altri territori".
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Per dimensioni e "oggetto" della produzione, sono stati presi in esame, in taluni casi aggiornandole ed in altri di fatto rifacendole ex novo,  mixando le competenze di forze dell'ordine, vigili del fuoco, Areu ed altri interlocutori, le pianificazioni d'emergenza della Fiocchi Munizioni di Lecco, della Butan Gas di Cesana Brianza, della Collini di Civate, della Sitab di Nibionno e della Flamma di Bulciago.
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Al centro la dottoressa Paola Cavalcanti

Per quanto riguarda invece le gallerie "attenzionate" la Morcate a Perledo, la Olcio a Mandello, le due - a canne distinte - tra Colico e Dorio, quella di Dervio e quella tra Abbadia e Lecco, con l'inserimento nel gruppo di lavoro di RFI quale gestore degli impianti, con la società elevata dalla Prefettura quale interlocutore unico, come sottolineato anche dalla dottoressa Calvacanti, specificando dunque come dinnanzi ad una problematica straordinaria sarà la stessa RFI a filtrare i dati ricevuti dalle società ferroviarie e a comunicarli così che, chi si troverà a dover intervenire, sia già a conoscenza di tutte le informazioni necessarie, dal numero di passeggeri a bordo del convoglio interessato al materiale trasportato qualora si tratti di un treno merci e così via. 
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Tra l'altro - e ciò immaginiamo verrà apprezzato anche dai pendolari - nell'ambito della stesura dei piani si è chiesto e ottenuto di dotare tutte le gallerie di apposito ripetitore per garantire il segnale telefonico, così da poter facilitare le comunicazioni. Una novità, insomma, con un risvolto anche sulla quotidianità di chi per ragioni di studio o lavoro percorre giornalmente la tratta a Lago, in un contesto indubbiamente meraviglio, ma con tutte le criticità che, da lecchesi, conosciamo bene, sottolineate anche quest'oggi dal Prefetto parlando della nostra come di una Provincia "particolarmente esposta a scenari incidentali". 
A.M.
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