Moggio-Bobbio: la 'stella dei cacciatori' rifiorisce ancora grazie ai volontari
Da 13 anni è diventata ormai una tradizione del Comprensorio C.A.C. Prealpi Lecchesi far rifiorire la "stella dei cacciatori" sul versante montano che da Moggio porta ai Piani di Bobbio. Nell'ultimo triennio le stelle, una più grande di 75 metri di diametro e una più piccola di "soli" 45, nascevano in ricordo di chi era venuto a mancare all’affetto dei suoi famigliari ed amici, e che con la stessa passione aveva percorso quegli stessi sentieri.
Quest’anno la buona sorte ha voluto che la dedica fosse invece felicemente rivolta a una figura emblematica che a lungo ha quotidianamente assistito i suoi avventori, il mitico “Piero della Lecco”, storico ex gestore dell'omonimo Rifugio, e alla sua pronipote Benedetta, oltre al piccolo Martino Combi ai quali il Comprensorio C.A.C. Prealpi Lecchesi e il suo Presidente Roberto Combi, promotore dell’iniziativa, porgono i migliori auguri di felicità. Con la realizzazione di questa opera naturalistica, i Cacciatori hanno inoltre contribuito al ripristino dei pascoli alpini e alla pulizia dei sentieri che da Cornesiglio, passando per Prato dell’Orso, attraversano le Stelle Alpine, salgono verso i Piani di Bobbio e con essi le derivazioni che portano verso "Pesciola Alta": passione, fatica e impegno, questo ciò che ha spinto alcuni Cacciatori volontari, mossi non solo dalla volontà di contribuire a una buona causa, ma soprattutto dal profondo rispetto per l'ambiente e per la fauna che ci circonda, nell'interesse comune di chiunque, senza distinzioni ideologiche, ama le montagne e la natura che le attornia.
Quest’anno la buona sorte ha voluto che la dedica fosse invece felicemente rivolta a una figura emblematica che a lungo ha quotidianamente assistito i suoi avventori, il mitico “Piero della Lecco”, storico ex gestore dell'omonimo Rifugio, e alla sua pronipote Benedetta, oltre al piccolo Martino Combi ai quali il Comprensorio C.A.C. Prealpi Lecchesi e il suo Presidente Roberto Combi, promotore dell’iniziativa, porgono i migliori auguri di felicità. Con la realizzazione di questa opera naturalistica, i Cacciatori hanno inoltre contribuito al ripristino dei pascoli alpini e alla pulizia dei sentieri che da Cornesiglio, passando per Prato dell’Orso, attraversano le Stelle Alpine, salgono verso i Piani di Bobbio e con essi le derivazioni che portano verso "Pesciola Alta": passione, fatica e impegno, questo ciò che ha spinto alcuni Cacciatori volontari, mossi non solo dalla volontà di contribuire a una buona causa, ma soprattutto dal profondo rispetto per l'ambiente e per la fauna che ci circonda, nell'interesse comune di chiunque, senza distinzioni ideologiche, ama le montagne e la natura che le attornia.