Casargo: tre motoseghe 'plasmano' tre opere d'arte
È iniziata questa mattina alle 10 a Casargo la realizzazione di tre sculture in legno con la tecnica dell'intaglio con la motosega.
Il profumo inebriante del cedro si è diffuso nell'aria assieme ad una pioggia di trucioli, al passaggio della lama.
Pecora, tasso e volpe i soggetti ricavati dagli abili intagliatori partendo da un tronco grezzo.
Scelto per una durezza piuttosto bassa, con una durabilità moderata e modesta resistenza all'urto, il cedro ben si presta a tale attività, con gli artisti della motosega metodici nel seguire uno schema di lavoro consolidato, armeggiando dapprima un utensile di grosse dimensioni, per una smussatura alla buona, per poi passare a uno più piccolo, per essere più precisi, fino ad arrivare all'uso delle barre per i particolari. "Ci sono delle barre apposta per le rifiniture perché il 98% del nostro lavoro è ottenuto con la motosega” affermano.
La pecora sarà collocata a Pomaleccio: “il pastore è stato scolpito lo scorso anno” dice l’intagliatore. Le altre due sculture, che presentano una seduta accanto all’animale, verranno messe “una sul sentiero che va verso Intelco/Ortighera e l’altra sul sentiero che da Paglio conduce all’Alpe di Chiarello” spiega il sindaco Antonio Pasquini parlando di quella odierna come di una "manifestazione organizzata volutamente il 6 agosto, per ricordare l’alluvione del 2019 e per sensibilizzare le persone e le istituzioni ad una migliore cura del bosco, sia per garantire la biodiversità, ma anche per fare degli interventi che riducano il dissesto idrogeologico. La manutenzione del bosco, del verde, degli alberi e dei canali, sono i migliori presupposti per evitare fenomeni come quello avvenuto 5 anni fa”.
Tante le persone intervenute oggi ad ammirare l’abilità di questi “maestri della motosega” che con tagli decisi e mirati, riescono ad ottenere delle opere uniche da un tronco grezzo che solo grazie alla loro fantasia e maestria, prende forma.
Il profumo inebriante del cedro si è diffuso nell'aria assieme ad una pioggia di trucioli, al passaggio della lama.
Pecora, tasso e volpe i soggetti ricavati dagli abili intagliatori partendo da un tronco grezzo.
Scelto per una durezza piuttosto bassa, con una durabilità moderata e modesta resistenza all'urto, il cedro ben si presta a tale attività, con gli artisti della motosega metodici nel seguire uno schema di lavoro consolidato, armeggiando dapprima un utensile di grosse dimensioni, per una smussatura alla buona, per poi passare a uno più piccolo, per essere più precisi, fino ad arrivare all'uso delle barre per i particolari. "Ci sono delle barre apposta per le rifiniture perché il 98% del nostro lavoro è ottenuto con la motosega” affermano.
La pecora sarà collocata a Pomaleccio: “il pastore è stato scolpito lo scorso anno” dice l’intagliatore. Le altre due sculture, che presentano una seduta accanto all’animale, verranno messe “una sul sentiero che va verso Intelco/Ortighera e l’altra sul sentiero che da Paglio conduce all’Alpe di Chiarello” spiega il sindaco Antonio Pasquini parlando di quella odierna come di una "manifestazione organizzata volutamente il 6 agosto, per ricordare l’alluvione del 2019 e per sensibilizzare le persone e le istituzioni ad una migliore cura del bosco, sia per garantire la biodiversità, ma anche per fare degli interventi che riducano il dissesto idrogeologico. La manutenzione del bosco, del verde, degli alberi e dei canali, sono i migliori presupposti per evitare fenomeni come quello avvenuto 5 anni fa”.
Tante le persone intervenute oggi ad ammirare l’abilità di questi “maestri della motosega” che con tagli decisi e mirati, riescono ad ottenere delle opere uniche da un tronco grezzo che solo grazie alla loro fantasia e maestria, prende forma.
M.A.