In ricordo di Elena
Quando si avvicina l'8 agosto dalla mia memoria riaffiorano tanti ricordi legati a iniziative politiche e di sincera amicizia avuta con Elena Gandolfi.
Ho cercato sempre in prossimità dell'anniversario della sua morte di ricordarne la figura, l'impegno, la passione politica, culturale e sociale, la vocazione altruista verso gli altri e il contributo nell'associazionismo internazionale si parlasse di adozioni o di pace.
Sono 21 anni che Elena ci ha lasciato prematuramente, aveva solo 58 anni, ma nella sua missione terrena ha contribuito a far rivivere siti importanti che erano in decadenza come il monastero del Lavello, villa Monastero e sala Ticozzi.
Il ricordo è dovuto a una persona di spessore, non dimenticare Elena, già consigliera comunale a Lecco, regionale in Lombardia e vicepresidente della Provincia, vuol dire rendere omaggio a colei che per anni ha rappresentato il nostro territorio senza risparmiarsi, spesso in contrapposizione o ricevendo ostilità da parte del sistema politico, anche di quello al quale faceva riferimento.
Tenere viva la memoria è un nostro dovere, essere grati a chi non c'è più è un impegno etico; avulsi come siamo dalla quotidianità guardiamo sempre in avanti, rischiando di non guardare ad esempi nobili del nostro passato che possono farci tracciare itinerari coerenti e lungimiranti in ambito politico.
Elena ha avuto nella sua esperienza la capacità di trasmettere una formazione politica ai più giovani, lo ha fatto senza dover ricorrere alle scuole di partito delle nomenclature, ma semplicemente con il suo esempio civico .
Ho cercato sempre in prossimità dell'anniversario della sua morte di ricordarne la figura, l'impegno, la passione politica, culturale e sociale, la vocazione altruista verso gli altri e il contributo nell'associazionismo internazionale si parlasse di adozioni o di pace.
Sono 21 anni che Elena ci ha lasciato prematuramente, aveva solo 58 anni, ma nella sua missione terrena ha contribuito a far rivivere siti importanti che erano in decadenza come il monastero del Lavello, villa Monastero e sala Ticozzi.
Il ricordo è dovuto a una persona di spessore, non dimenticare Elena, già consigliera comunale a Lecco, regionale in Lombardia e vicepresidente della Provincia, vuol dire rendere omaggio a colei che per anni ha rappresentato il nostro territorio senza risparmiarsi, spesso in contrapposizione o ricevendo ostilità da parte del sistema politico, anche di quello al quale faceva riferimento.
Tenere viva la memoria è un nostro dovere, essere grati a chi non c'è più è un impegno etico; avulsi come siamo dalla quotidianità guardiamo sempre in avanti, rischiando di non guardare ad esempi nobili del nostro passato che possono farci tracciare itinerari coerenti e lungimiranti in ambito politico.
Elena ha avuto nella sua esperienza la capacità di trasmettere una formazione politica ai più giovani, lo ha fatto senza dover ricorrere alle scuole di partito delle nomenclature, ma semplicemente con il suo esempio civico .
Corrado Valsecchi capogruppo consiliare di Appello per Lecco