180.000 euro per i progetti di due raggruppamenti di oratori del territorio, a sostegno dei ragazzi
Ci sono anche due progetti "nostrani" - uno che muove nel perimetro dell'Ambito di Lecco, l'altro in di quello di Bellano - tra i 50 candidati al Bando Porte Aperte cui è stato assegnato il richiesto finanziamento, con l’obiettivo di potenziare e migliorare l’offerta educativa e di socialità rivolta a preadolescenti, adolescenti e giovani, valorizzando gli oratori come luoghi di aggregazione e promuovendo sinergie territoriali per sostenere il percorso di crescita e benessere delle nuove generazioni e il rafforzamento della comunità educante.
3.238.600 euro (2.044.600 euro messi a disposizione da Fondazione Cariplo, 444.000 euro da Fondazione Peppino Vismara e 750.000 euro dalle Fondazioni di Comunità inclusa quella Lecchese) la cifra complessivamente elargita a livello regionale, rimpolpata, in corso di valutazione, a fronte della ricezione di ben 163 proposte per un richiesta di contributo di quasi 10 milioni di euro.
I progetti selezionati coinvolgono 269 organizzazioni - 50 in qualità di capofila e 219 come partner - con una ricaduta su 271 oratori. Entrambi i progetti lecchesi destinatari delle risorse stanziate, poi, sono, come altri, "di sistema", ovvero prevedono azioni da realizzare in più centri, coinvolgendo dunque parrocchie (ma anche associazioni e realtà) differenti che hanno intrapreso la strada (non sempre facile) della cooperazione, nell'interesse dei propri giovani.
"Prima di arrivare alla redazione della nostra proposta ci sono stati diversi incontri con la Fondazione, per ragionare tutti insieme sui contenuti del Bando, lavorando poi tutti insieme per costruire qualcosa di più grande di ciò che avremmo potuto costruire singolarmente" ha tenuto, a tal proposito, a sottolineare don Gianmaria Manzotti, vicario della Comunità Pastorale Maria Regina dei monti e responsabile della pastorale giovanile decanale, referente per il progetto che ha come capofila la parrocchia Sant'Alessandro di Barzio, coinvolgendo poi il Decanato di Primaluna e alcune parrocchie del Decanato dell'Alto Lago oltre alle due di Mandello (lecchesi ma afferenti alla Diocesi di Como) nonché partner quali la Comunità Montana, Consolida (che metterà a disposizione gli educatori), l'associazione Sesta Classe e l'ASD Stella Alpina.
60.000 euro il contributo ricevuto (suddiviso in due tranche di pari cifra, per il biennio 20254-2025 e 2025-2026), per rafforzare ulteriormente iniziative già avviate negli oratori ed in particolare il servizio di doposcuola e le proposte per gli adolescenti, introducendone anche di nuove.
Un esempio su tutti: nel Decanato di Primaluna, è previsto un intervento sull'affettività ("Nati per amare", a cura della Diocesi di Milano) mentre con i Barabba's clown di Arese si lavorerà sul "tirare fuori" le emozioni. "Con attenzione dunque - spiega don Gianmaria - sulla crescita dei ragazzi, anche comunitaria, come da richiesta del bando. L'intento è davvero quello di rendere l'oratorio "cortile", "casa" che accoglie".
Sull'apertura, intesa sia come concetto fisico - il rendere fruibili gli spazi - sia come fratellanza e incontro anche con chi non crede o professa altre religioni, fonda la propria base anche il secondo progetto lecchese che ha per capofila l'oratorio di Valmadrera (rappresentato da don Fabio Saccon e da Paolo Brivio, in sinergia con il referente della pastorale giovanile del decanato don Andrea Bellani) coinvolgendo anche Malgrate, Ballabio, Olginate, Garlate, Pescate e le parrocchie di San Nicolò, San Giovanni, San Francesco, Belledo, Acquate e Maggianico nel capoluogo. Ammontano a 120.000 euro i fondi complessivamente destinati a copertura delle diverse attività che verranno programmate coinvolgendo anche altre associazioni, polisportive e compagnie teatrali, con il coordinamento di Girasole, per creare quella "alleanza educativa allargata", richiesta dal bando, "finalizzate a prendere in carico i bisogni educativi e di socializzazione dei ragazzi e a sostenere la funzione educativa degli adulti di riferimento".
"Sono previste - argomenta don Fabio - azioni in favore dei preadolescenti ad iniziare dal doposcuola e l'accompagnamento nelle studio nonché in favore degli adolescenti, sia nel cammino ordinario sia "sulla soglia"".
"Nel confronto, ci siamo resi conti come vi siano esigenze diverse tra i vari oratori del territorio, con punti però in comune" aggiunge Paolo Brivio. "Lo scopo è quello di potenziare l'offerta, sia in termini di occasioni di svago, consentendo loro la fruizione degli spazi, sia per arrivare a proporre qualcosa di nuovo, oltre all'esperienza del doposcuola per aprire gli oratori anche ad altre attività, andando incontro ai gusti dei ragazzi. Oggi si dice spesso che gli oratori si stanno svuotando, il fenomeno è complesso, ma magari una delle cause è legata anche alle nuove esigenze dei giovani che il "vecchio" oratorio non copre: se si trova il giusto stimolo, i ragazzi arrivano, di tutte le culture e questo è un ulteriore valore aggiunto".
“La risposta che abbiamo ricevuto mette in evidenza che la rete degli oratori è viva, ha bisogno di aiuto, per poter offrire a bambini, adolescenti e giovani occasioni positive di socialità" commenta del resto, tornando all'esito del Bando, Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo. "Sono stati numerosissimi e di qualità i progetti ricevuti. Si sono appena concluse le attività estive negli oratori, che sappiamo quanto siano partecipate e importanti. Sarebbe bello avere la stessa intensità in altri momenti dell’anno. Gli oratori non sono parcheggi per i ragazzi, ma luoghi vivi in cui costruire relazioni di valore. Giocare, studiare, avere momenti di riflessione da condividere con i coetanei, guidati da adulti. I ragazzi cercano punti di riferimento, nei luoghi e nelle persone. C’è molto da fare, in questo ambito, perciò stiamo immaginando altre edizioni del bando e altre modalità di sostegno alla crescita educativa dei ragazzi, a supporto di chi si prende cura di loro. Le famiglie, le nostre comunità hanno a cuore il benessere dei ragazzi, che passa anche per opportunità come queste”.
“Il bando “Porte aperte” delinea attenzione ed accoglienza educativa verso i giovani, rimettendo al centro la funzione educativa degli oratori quali presidi di prossimità. Luoghi preziosi, quindi, dove si mettono in campo proposte interessanti per accompagnare i ragazzi verso un sano protagonismo civico e la partecipazione alla comunità. Ma la sfida di questo bando non è stata inventare cose straordinarie, ma piuttosto potenziare la rete tra gli oratori stessi costruendo collaborazioni anche con istituzioni, cooperative sociali e associazioni e offrendo linguaggi comunicativi nuovi ed attraenti. Una grande opportunità per rimettere in gioco una sana creatività” la chiosa di Maria Grazia Nasazzi, Presidente Fondazione comunitaria del Lecchese.
3.238.600 euro (2.044.600 euro messi a disposizione da Fondazione Cariplo, 444.000 euro da Fondazione Peppino Vismara e 750.000 euro dalle Fondazioni di Comunità inclusa quella Lecchese) la cifra complessivamente elargita a livello regionale, rimpolpata, in corso di valutazione, a fronte della ricezione di ben 163 proposte per un richiesta di contributo di quasi 10 milioni di euro.
I progetti selezionati coinvolgono 269 organizzazioni - 50 in qualità di capofila e 219 come partner - con una ricaduta su 271 oratori. Entrambi i progetti lecchesi destinatari delle risorse stanziate, poi, sono, come altri, "di sistema", ovvero prevedono azioni da realizzare in più centri, coinvolgendo dunque parrocchie (ma anche associazioni e realtà) differenti che hanno intrapreso la strada (non sempre facile) della cooperazione, nell'interesse dei propri giovani.
"Prima di arrivare alla redazione della nostra proposta ci sono stati diversi incontri con la Fondazione, per ragionare tutti insieme sui contenuti del Bando, lavorando poi tutti insieme per costruire qualcosa di più grande di ciò che avremmo potuto costruire singolarmente" ha tenuto, a tal proposito, a sottolineare don Gianmaria Manzotti, vicario della Comunità Pastorale Maria Regina dei monti e responsabile della pastorale giovanile decanale, referente per il progetto che ha come capofila la parrocchia Sant'Alessandro di Barzio, coinvolgendo poi il Decanato di Primaluna e alcune parrocchie del Decanato dell'Alto Lago oltre alle due di Mandello (lecchesi ma afferenti alla Diocesi di Como) nonché partner quali la Comunità Montana, Consolida (che metterà a disposizione gli educatori), l'associazione Sesta Classe e l'ASD Stella Alpina.
60.000 euro il contributo ricevuto (suddiviso in due tranche di pari cifra, per il biennio 20254-2025 e 2025-2026), per rafforzare ulteriormente iniziative già avviate negli oratori ed in particolare il servizio di doposcuola e le proposte per gli adolescenti, introducendone anche di nuove.
Un esempio su tutti: nel Decanato di Primaluna, è previsto un intervento sull'affettività ("Nati per amare", a cura della Diocesi di Milano) mentre con i Barabba's clown di Arese si lavorerà sul "tirare fuori" le emozioni. "Con attenzione dunque - spiega don Gianmaria - sulla crescita dei ragazzi, anche comunitaria, come da richiesta del bando. L'intento è davvero quello di rendere l'oratorio "cortile", "casa" che accoglie".
Sull'apertura, intesa sia come concetto fisico - il rendere fruibili gli spazi - sia come fratellanza e incontro anche con chi non crede o professa altre religioni, fonda la propria base anche il secondo progetto lecchese che ha per capofila l'oratorio di Valmadrera (rappresentato da don Fabio Saccon e da Paolo Brivio, in sinergia con il referente della pastorale giovanile del decanato don Andrea Bellani) coinvolgendo anche Malgrate, Ballabio, Olginate, Garlate, Pescate e le parrocchie di San Nicolò, San Giovanni, San Francesco, Belledo, Acquate e Maggianico nel capoluogo. Ammontano a 120.000 euro i fondi complessivamente destinati a copertura delle diverse attività che verranno programmate coinvolgendo anche altre associazioni, polisportive e compagnie teatrali, con il coordinamento di Girasole, per creare quella "alleanza educativa allargata", richiesta dal bando, "finalizzate a prendere in carico i bisogni educativi e di socializzazione dei ragazzi e a sostenere la funzione educativa degli adulti di riferimento".
"Sono previste - argomenta don Fabio - azioni in favore dei preadolescenti ad iniziare dal doposcuola e l'accompagnamento nelle studio nonché in favore degli adolescenti, sia nel cammino ordinario sia "sulla soglia"".
"Nel confronto, ci siamo resi conti come vi siano esigenze diverse tra i vari oratori del territorio, con punti però in comune" aggiunge Paolo Brivio. "Lo scopo è quello di potenziare l'offerta, sia in termini di occasioni di svago, consentendo loro la fruizione degli spazi, sia per arrivare a proporre qualcosa di nuovo, oltre all'esperienza del doposcuola per aprire gli oratori anche ad altre attività, andando incontro ai gusti dei ragazzi. Oggi si dice spesso che gli oratori si stanno svuotando, il fenomeno è complesso, ma magari una delle cause è legata anche alle nuove esigenze dei giovani che il "vecchio" oratorio non copre: se si trova il giusto stimolo, i ragazzi arrivano, di tutte le culture e questo è un ulteriore valore aggiunto".
“La risposta che abbiamo ricevuto mette in evidenza che la rete degli oratori è viva, ha bisogno di aiuto, per poter offrire a bambini, adolescenti e giovani occasioni positive di socialità" commenta del resto, tornando all'esito del Bando, Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo. "Sono stati numerosissimi e di qualità i progetti ricevuti. Si sono appena concluse le attività estive negli oratori, che sappiamo quanto siano partecipate e importanti. Sarebbe bello avere la stessa intensità in altri momenti dell’anno. Gli oratori non sono parcheggi per i ragazzi, ma luoghi vivi in cui costruire relazioni di valore. Giocare, studiare, avere momenti di riflessione da condividere con i coetanei, guidati da adulti. I ragazzi cercano punti di riferimento, nei luoghi e nelle persone. C’è molto da fare, in questo ambito, perciò stiamo immaginando altre edizioni del bando e altre modalità di sostegno alla crescita educativa dei ragazzi, a supporto di chi si prende cura di loro. Le famiglie, le nostre comunità hanno a cuore il benessere dei ragazzi, che passa anche per opportunità come queste”.
“Il bando “Porte aperte” delinea attenzione ed accoglienza educativa verso i giovani, rimettendo al centro la funzione educativa degli oratori quali presidi di prossimità. Luoghi preziosi, quindi, dove si mettono in campo proposte interessanti per accompagnare i ragazzi verso un sano protagonismo civico e la partecipazione alla comunità. Ma la sfida di questo bando non è stata inventare cose straordinarie, ma piuttosto potenziare la rete tra gli oratori stessi costruendo collaborazioni anche con istituzioni, cooperative sociali e associazioni e offrendo linguaggi comunicativi nuovi ed attraenti. Una grande opportunità per rimettere in gioco una sana creatività” la chiosa di Maria Grazia Nasazzi, Presidente Fondazione comunitaria del Lecchese.