Lecco perduta/437: la festa per il mezzo secolo del CSI nel 2009
Sabato 14 settembre, in piazza del Duomo a Milano migliaia di ragazzi festeggeranno gli 80 anni di presenza del Centro Sportivo Italiano negli oratori, nella realtà del mondo cattolico, milanese e lombardo. Ogni angolo della piazza, ha dichiarato il presidente Massimo Achini, sarà occupato da impianti, per il calcio, il basket, il volley, la scherma ed il sollevamento pesi, l’arrampicata oltre a gonfiabili. Vi sarà un villaggio in miniatura che vedrà impegnati migliaia di tesserati al CSI nel far conoscere il valore e l’importanza che rappresentano in Italia le tante piccole società che sovente nell’anonimato permettono a milioni di ragazzi di praticare lo sport.
Una novità assoluta della giornata sarà la prevista partita di calcio fra la Nazionale dei parroci e quella dei sindaci, chiamata “Torneo don Camillo e Peppone”. Si è in attesa di conoscere l’elenco dei convocati per tale incontro, sperando di annoverare qualche giocatore, per entrambe le compagini, proveniente dal territorio della provincia di Lecco.
Se il CSI è nato a Roma nell’autunno 1944 come settore sportivo della gioventù italiana di azione cattolica (GIAC), la formazione dello stesso nella città di Lecco risale al 1959/1960. E’ nell’estate 1959 che nello studio di don Giuseppe Tagliabue, assistente dell’oratorio San Luigi, presso la basilica, avvengono le prime riunioni per costituire il CSI. Tra i presenti vi sono il dottor Renato Pizzi, noto pediatra, e Carlo Galli, arbitro e dirigente sportivo. Questi ultimi sono stati tra i fondatori del CSI lecchese: Renato Pizzi sarà il primo presidente, carica che ha mantenuto sino al 1975; Pizzi era stato il direttore sportivo della Juvenilia, fondata nel 1946 presso il convegno parrocchiale Toniolo di via Mascari, che aveva giocato il campionato di prima divisione sino a quando, nel 1954, venne assorbita dal Calcio Lecco, con il presidente Mario Ceppi.
Carlo Galli era un arbitro di calcio ed abituale frequentatore del convegno Toniolo.
Il costituendo CSI di Lecco non pensava solo al calcio, sport largamente maggioritario, ma già a metà gennaio 1960 era stato impegnato a collaborare nell’organizzazione dei “Campanili alpini”, giornata sulla neve dei ragazzi degli oratori della diocesi di Milano, che si svolse ai Piani Resinelli. Le cronache del tempo riferiscono che ai Resinelli erano presenti per i “Campanili alpini”, oltre 300 ragazzi e 30 furono i piccoli atleti impegnati nelle gare. Le coppe messe in palio dal CSI vennero vinte dai gruppi di San Giovanni di Lecco e di Valbrona.
E’, quest’ultimo, l’inizio di un lungo cammino che porterà il CSI di Lecco a celebrare il mezzo secolo con i giovani nell’ottobre 2009. L’anniversario viene ricordato con apposita manifestazione nella sala Ticozzi di via Ongania dove convengono numerosissimi dirigenti, atleti ed amici del comitato. Si sottolinea negli interventi che il CSI Lecco è impegnato non solo in calcio, basket, pallavolo, ma anche con atletica, tennis da tavolo e molto altro ancora. E’ una splendida realtà di 16.000 atleti, con 600 squadre.
Durante l’incontro vengono consegnati riconoscimenti agli ex presidenti Renato Pizzi, Dario Mozzanica, Carlo Straniero,Giuseppe Vannucci, Enrico Demaldè e Giovanni Sala. Sono consegnati riconoscimenti anche alla memoria di Silvio Medizza, ex segretario, e di Pietro Riva ex consigliere coordinatore della zona Brianza. Riconoscimenti sono attribuiti ad alcune realtà giovanili particolarmente viva: la società Belledense, in Lecco, gli oratori di Rogeno e di Oggiono; la Polisportiva Burago che, pur essendo in provincia di Milano, è iscritta al comitato lecchese.
Le cronache del tempo riferiscono che il 50° del CSI lecchese è stato non solo una giornata di festa, ma di riflessione per non dimenticare mai che fare sport significa anche crescere e far crescere. Nel suo intervento alla manifestazione del mezzo secolo del CSI di Lecco l’allora presidente nazionale CSI Massimo Achini sottolineò “Bisogna vincere la sfida dell’emergenza educativa”; si complimentò per i numeri che testimoniavano una crescente costante del comitato lecchese passato dai 12.384 atleti del 1998 ai 16.000 del 2008. Sottolineò che il CSI è impegnato nello sport per tutte le età, tanto che anche nel lecchese erano oltre 2500 gli atleti over 35.
Una novità assoluta della giornata sarà la prevista partita di calcio fra la Nazionale dei parroci e quella dei sindaci, chiamata “Torneo don Camillo e Peppone”. Si è in attesa di conoscere l’elenco dei convocati per tale incontro, sperando di annoverare qualche giocatore, per entrambe le compagini, proveniente dal territorio della provincia di Lecco.
Se il CSI è nato a Roma nell’autunno 1944 come settore sportivo della gioventù italiana di azione cattolica (GIAC), la formazione dello stesso nella città di Lecco risale al 1959/1960. E’ nell’estate 1959 che nello studio di don Giuseppe Tagliabue, assistente dell’oratorio San Luigi, presso la basilica, avvengono le prime riunioni per costituire il CSI. Tra i presenti vi sono il dottor Renato Pizzi, noto pediatra, e Carlo Galli, arbitro e dirigente sportivo. Questi ultimi sono stati tra i fondatori del CSI lecchese: Renato Pizzi sarà il primo presidente, carica che ha mantenuto sino al 1975; Pizzi era stato il direttore sportivo della Juvenilia, fondata nel 1946 presso il convegno parrocchiale Toniolo di via Mascari, che aveva giocato il campionato di prima divisione sino a quando, nel 1954, venne assorbita dal Calcio Lecco, con il presidente Mario Ceppi.
Carlo Galli era un arbitro di calcio ed abituale frequentatore del convegno Toniolo.
Il costituendo CSI di Lecco non pensava solo al calcio, sport largamente maggioritario, ma già a metà gennaio 1960 era stato impegnato a collaborare nell’organizzazione dei “Campanili alpini”, giornata sulla neve dei ragazzi degli oratori della diocesi di Milano, che si svolse ai Piani Resinelli. Le cronache del tempo riferiscono che ai Resinelli erano presenti per i “Campanili alpini”, oltre 300 ragazzi e 30 furono i piccoli atleti impegnati nelle gare. Le coppe messe in palio dal CSI vennero vinte dai gruppi di San Giovanni di Lecco e di Valbrona.
E’, quest’ultimo, l’inizio di un lungo cammino che porterà il CSI di Lecco a celebrare il mezzo secolo con i giovani nell’ottobre 2009. L’anniversario viene ricordato con apposita manifestazione nella sala Ticozzi di via Ongania dove convengono numerosissimi dirigenti, atleti ed amici del comitato. Si sottolinea negli interventi che il CSI Lecco è impegnato non solo in calcio, basket, pallavolo, ma anche con atletica, tennis da tavolo e molto altro ancora. E’ una splendida realtà di 16.000 atleti, con 600 squadre.
Durante l’incontro vengono consegnati riconoscimenti agli ex presidenti Renato Pizzi, Dario Mozzanica, Carlo Straniero,Giuseppe Vannucci, Enrico Demaldè e Giovanni Sala. Sono consegnati riconoscimenti anche alla memoria di Silvio Medizza, ex segretario, e di Pietro Riva ex consigliere coordinatore della zona Brianza. Riconoscimenti sono attribuiti ad alcune realtà giovanili particolarmente viva: la società Belledense, in Lecco, gli oratori di Rogeno e di Oggiono; la Polisportiva Burago che, pur essendo in provincia di Milano, è iscritta al comitato lecchese.
Le cronache del tempo riferiscono che il 50° del CSI lecchese è stato non solo una giornata di festa, ma di riflessione per non dimenticare mai che fare sport significa anche crescere e far crescere. Nel suo intervento alla manifestazione del mezzo secolo del CSI di Lecco l’allora presidente nazionale CSI Massimo Achini sottolineò “Bisogna vincere la sfida dell’emergenza educativa”; si complimentò per i numeri che testimoniavano una crescente costante del comitato lecchese passato dai 12.384 atleti del 1998 ai 16.000 del 2008. Sottolineò che il CSI è impegnato nello sport per tutte le età, tanto che anche nel lecchese erano oltre 2500 gli atleti over 35.
A.B.