Tutto pronto per la 59^ Sagra delle Sagre: 91 gli espositori, Lotteria per la Chiesetta delle Betulle

Presentata l’edizione numero 59 della Sagra delle sagre che si terrà nel prarto della Fornace a Barzio dal 10 al 18 agosto. Con la conferma della formula andata delineandosi negli ultimi anni e con la lotteria che contribuirà ai lavori di sistemazione dalla chiesa degli alpini ai Piani delle Betulle, sopra Margno.
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La presentazione del programma del tradizionale appuntamento di Ferragosto si è tenuta nella sede della Banca di Credito cooperativo della Valsassina a Cremeno con l’intervento di Ferdinando Ceresa, a capo della società che organizza l’evento; Riccardo Benedetti, direttore della manifestazione; Ivan Pensa, direttore artistico; Pier Luigi Invernizzi, sindaco di Cremeno; Fabio Canepari, presidente della Comunità montana; Giovanni Combi, presidente della Banca di credito cooperativo.
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Pucci Ceresa

Nell’introdurre il programma dalla rassegna, Ceresa ha rivoltato quella che all’origine era una critica mossa in questi ultimi anni alla mostra-mercato valsassinese. E cioè: «Non è più la Sagra di una volta». Vero, la chiosa di Ceresa: «Perché non può più essere la Sagra di una volta. Per tutti i cambiamenti avvenuti in sessant’anni. Anche di carattere normativo. Ma abbiamo cercato di mantenere gli aspetti più importanti della tradizione e portarli nel mondo nuovo. La Sagra era nata per accompagnare un evento sportivo, un circuito ciclistico. In origine, erano una ventina di espositori. In sessant’anni siamo riusciti a coinvolgere espositori che rappresentano, l’80% del territorio italiano. Vero, dunque, che la Sagra non è più quella di una volta, ma è migliorata».
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Da vetrina degli operatori valsassinesi, la Sagra delle sagre è quindi diventata una mostra-mercato di più ampi orizzonti. Come attestano – ha sottolineato Ceresa – le cifre. Dei 91 espositori presenti quest’anno, 55 provengono dalla Lombardia: di questi i lecchesi sono 20 tra i quali 10 valsassinesi; gli altri rappresentate poi un po’ tutte le province della regione. Per il resto, quasi l’intero territorio nazionale è presente: Toscana, Puglia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria, Trentino, Calabria, Sardegna. Si aggiungono tre espositori esteri: Tenerife, Francia, India.
Sostanzialmente confermati gli stand dell’anno scorso: sono sei i nuovi espositori presenti quest’anno e due quelli che ritornano dopo un periodo di assenza.
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Giovanni Combi

La Sagra delle sagre, dunque, cambia pelle, ma rimane pur sempre vitale. Lo ha sottolineato, per esempio, il presidente della Banca cooperativa Combi: «Resto sempre stupito dal fatto che la Sagra riesca sempre ad attirare così tante persone. Il successo dimostra che gli eventi quando sono bene organizzati portano benefici agli organizzatori e alla Valsassina».
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Riccardo Benedetti

Del resto – come ha aggiunto Benedetti - «la Sagra non è soltanto un’esposizione dei prodotti ma un avvenimento sentito dalla valle. E la ricaduta, non solo economica, ma anche sociale ne è la prova. Vi si sono soffermati il sindaco Invernizzi e il presidente comunitario Canepari, a proposito appunto della lotteria che ogni anno consente di raccogliere fondi per associazioni o iniziative di solidarietà. Quest’anno, come detto,  l’obiettivo è aiutare gli alpini nella sistemazione della chiesa dei Piani delle Betulle.
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Nicola Fazzini

E’ stato Nicola Fazzini, vicepresidente della sezione lecchese dell’ANA a presentare il progetto: «Eravamo già pronti a partire nel 2019, poi la pandemia ha fermato tutto. Quest’anno abbiamo rimesso mano al progetto che consiste nel riposizionamento delle marmette a ricordo degli alpini. All’interno non c’era più posto e si è deciso di collocarle all’esterno. Per l’occasione si è deciso di sistemare la cinta esterna e il sagrato, seguendo comunque le indicazioni del progetto originario dell’architetto Mario Cereghini. Si tratta di opere di un certo impegno, visto che la spesa prevista è di circa 150mila euro. I lavori sono partiti a maggio. Manca ancora qualche piccolo intervento che sarà completato nei primi giorni di agosto. Il 1° settembre, in occasione del tradizionale raduno sezionale, si potrà così effettuare l’inaugurazione. Ci sarà l’arcivescovo Mario Delpini. E ci sarà anche un centinaio di alpini del battaglione Morbegno che si fermerà poi in valle per una settimana per effettuare un’esercitazione. Gli stessi militari in armi hanno dato il loro contributo economico per sistemare la chiesa, così com’è già arrivato il contributo di molte persone e quello della Banca valsassinese e l’aiuto della Fondazione comunitaria del Lecchese».
Aperta ogni giorno dalle 10 alle 23 (ingresso e parcheggio gratuiti), la Sagra sarà inaugurata il 10 agosto alle 9,30. Al taglio del nastro saranno invitati giovani atleti del territorio, una maniera di celebrare lo spirito olimpico di quest’anno. Nell’occasione sarà anche assegnato il premio intitolato all’ideatore dalla Sagra Renato Corbetta che quest’anno andrà al musicista bellanese Roberto Gianola, attualmente direttore del Teatro dell’Opera di Izmir in Turchia e vent’anni fa fondatore dalla “Lake Como Philharmonic Orchestra” ancora operativa.
Da parte sua Ceresa ha posto l’accento su una serie di iniziative che animeranno le giornate: laboratori d’inglese per bambini e sulla preparazione del miele, la presentazione del libro realizzato dal Cai Lecco per i suoi 150 anni, una conferenza sulla stregoneria in Valsassina, una sulla sicurezza in montagna con il Soccorso alpino, una sulla proprietà dei cristalli e una su giovani e sport con il Panathlon, la presentazione di libri per bambini.
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Ivan Pensa

Il calendario degli eventi serali vedrà alternarsi sul palco il gruppo “Goodbye” per unb tributo ai Pooh (10 agosto), gli “Aironi Neri” con le cover dei Nomadi (11 agosto), il tributo a Vasco Rossi (12 agosto), il raggae degli “One Seed” (13 agosto), il rock degli anni Settanta con i “Cherry Pie” (14 agosto), l’hard rock dei “Collarhinas” (15 agosto), il folk dei Cicales (16 agosto) e il cantante valsassinese Roberto Vitali (17 agosto). Gran finale il 18 agosto con l’estrazione dei numeri vincenti dei biglietti della lotteria e i tradizionali fuochi artificiali per i quali Ceresa ha voluto precisare: «Visti una volta, visti per sempre. Così pensavo. E invece abbiamo constatato che più della metà delle persone che si presenta l’ultima sera lo fa proprio per assistere allo spettacolo pirotecnico».

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D.C.
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