Valmadrera: è morto don Enzo, legato al CFP, al campeggio e al Cinema Teatro

Ha lasciato Valmadrera nel 1981. Eppure in città la sua traccia, per chi già allora frequentava la parrocchia o conosce la storia del paese, è ancora ben evidente.
Si è spento nelle scorse ore don Enzo Giuseppe Locatelli, classe 1938, nativo di Vimercate, ma ospite, da fine 2023, dell'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, sua ultima residenza, dopo aver prestato servizio in diverse parrocchie del territorio.
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Don Enzo Locatelli

Ordinato sacerdote nel 1963, per sei anni fu vicario a Vedano Olona per poi approdare per l'appunto a Valmadrera nel 1969 e "ripartire" come detto, nel 1981 una volta nominato parroco di Pantigliate, incarico mantenuto per vent'anni tondi prima di spostarsi a Gessate dove è rimasto fino al traguardo della pensione, scegliendo di mettersi infine a disposizione come residente con incarichi parrocchiali, tra il 2016 e il 2023, prima dell'ingresso in Istituto, della Comunità Pastorale Divina Misericordia. L'ultimo saluto gli verrà tributato domani, alle 15 a Gessate, sua ultima parrocchia.
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Un ricordo intenso arriva però già oggi da Antonio Rusconi, attuale assessore della Giunta Colombo. "Purtroppo solo chi ha una certa età può ricordare le tante opere e attività pastorali che don Enzo ha fatto nella nostra comunità e penso a persone come Cesarina Dell’Oro, Dorino Butti, Battista Canali e tanti altri... Un primo punto, fu la scuola professionale, che lui conservò, ampliò con corsi serali alla scuola media fino a convincere il Parroco don Giulio a dare inizio nel 1978 al CFP Aldo Moro. Da allora la scuola ha fatto un grande percorso, ma se il seme era ben piantato lo dobbiamo proprio a don Enzo" commenta Rusconi, sottolinando come fu proprio il vicario del tempo a convincere gli artigiani idraulici, con Peppino Dell’Oro e Severino Rusconi, a iniziare i corsi...
"Fu ancora lui a dare inizio ai campeggi estivi, prima con le ragazze nel 1970: a organizzare il primo gruppo di uomini volontari per montare le tende, a scegliere poi con l’oratorio maschile un unico posto per più turni. A don Enzo - continua ancora Rusconi - si devono poi due grandi iniziative culturali: il restauro completo del grande organo della Chiesa Parrocchiale con un impegno particolare con la Corale Santa Cecilia e la sistemazione del Cinema Teatro con un’attività straordinaria per quei tempi con un Cineforum con dibattito che attirava persone da tutto il territorio, attività che poi ha sempre portato nelle successive Parrocchie".
Accanto a tale "eredità" collettiva, l'ex sindaco associa anche un legame personale: "l'amicizia di mia mamma e di tutta la mia famiglia con la mamma di don Enzo, la signora Rita" in particolare. Ma anche e sopratutto la capacità del sacerdote di "conservare sempre vive le amicizie a Valmadrera, con la semplicità e l’entusiasmo di un uomo di fede che parlava con la sua testimonianza di vita. "Quando mi ha telefonato pochi mesi fa, per dire che era stato ricoverato, vi era davvero la fede di chi si affida a Dio. Penso che la comunità religiosa e civile di Valmadrera debba riconoscenza e gratitudine per questo prete, don Enzo, che ha dato un grande servizio non solo nella Chiesa, ma nella scuola e nella cultura".
Il Parroco don Isidoro Crepaldi  e il Sindaco Cesare Colombo, congiuntamente desiderano esprimere a nome dei parrocchiani e della cittadinanza, le più sentite condoglianze alla Comunità Pastorale “Divina Misericordia”. "Il ministero pastorale di don Enzo - dichiarano - è stato anche in Valmadrera un ministero carico di frutti spirituali, ricordato e amato da tanti parrocchiani, soprattutto per il suo impegno nella scuola parrocchiale, nell’oratorio femminile, come confessore e guida spirituale. Di lui tanti ricordano la sua dedizione pastorale vissuta con amore e impegno, come un vero, autentico discepolo del Signore. Ringraziamo il Signore - aggiungono ancora - per il suo ministero e la sua vocazione donata anche a noi. Portiamo nel cuore il ricordo di tanti piccoli segni del suo ministero vissuto nella quotidianità e nell’offrire la sua vita come Gesù, “buon pastore”".
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