Calolzio: bagarre in Aula sulla convezione per la Protezione Civile
I bookmaker probabilmente non avrebbero accettato scommesse. Troppo scontato che, con un tema del genere all'ordine del giorno, la discussione finisse in “caciara”. E così, puntualmente, è stato, con il sindaco che ha sbottato, sbraitando all'indirizzo della capogruppo d'opposizione Sonia Mazzoleni che avrebbe voluto ulteriormente ribattere dopo essersi dilungata già oltre il tempo a sua disposizione: la seduta sospesa per qualche minuto e alla ripresa, via un secondo round, esitato con la verace esponente della minoranza – etichettata come “maleducata” dal primo cittadino – che, in polemica, ha lasciato l'Aula.
Fulmini e saette, dunque, ieri sera in consiglio a Calolzio, con l'assise chiamata a deliberare, “l'Approvazione della convenzione per la gestione associata e coordinata delle attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi”.
Già un colpo basso Mazzoleni l'aveva riservato al punto precedente - “l'Approvazione del regolamento del gruppo comunale di volontariato di protezione civile del comune di Calolziocorte” – dicendosi certa, a nome del suo gruppo, che tale novità “metterà la parola fine all'uso improprio della divisa e del ruolo da parte di qualcuno, che ha richiesto in questi anni anche richiami attraverso la sua persona – ha detto rivolgendosi al sindaco ndr - e il Prefetto”.
Una provocazione lasciata cadere. Non così al punto successivo, con la pazienza del primo cittadino esauritasi dopo lunga trattazione dell'argomento (già affrontato anche in commissione), ovvero l'ingresso di Calolzio in una convenzione con la Comunità Montana, per un coordinamento tra le Protezioni Civili di Caprino, Carenno, Monte Marenzo, Erve e Torre de' Busi.
In altre parole - per come spiegato - ogni gruppo manterrà la propria autonomia (come la propria attrezzatura e la propria sede) ma ci sarà, un coordinatore dei coordinatori per offrire, in caso di eventi di particolare entità, un intervento più rapido ed efficace a livello di Val San Martino.
La Comunità Montana, poi, si farà carico delle spese per l'assicurazione dei volontari nonché del reperimento di fondi/materiale tramite la partecipazione a bandi dedicati mentre eventuali spese concordate tra i gruppi convenzionati saranno ripartite secondo un doppio criterio e dunque sulla base della popolazione e dell'estensione territoriale del singolo comune. Calolzio, nello specifico, dovrà concorrere per il 36%. E parrebbe essere proprio la questione economica il nodo di disaccordo che ha portato il gruppo Calolziocorte BeneComune a esprimersi poi contro la Convenzione (con i soli voti di Cesare Valsecchi e Anna Bruna Frigerio, dopo l'uscita dall'Aula, in segno di protesta della capogruppo e in assenza di Wilna de' Flumeri).
Articolata, dopo aver riproposto domande rimaste senza risposta in commissione, la dichiarazione di voto di Sonia Mazzoleni, già assessore della Giunta di centrosinistra, già coordinatrice della Protezione Civile e ancora volontaria attiva tra le giubbe giallo-blu calolziesi, da sempre contrapposta alla delegata della Giunta Ghezzi Cristina Valsecchi, con la quale, anche in altre occasioni, era arrivata – apertamente – allo scontro.
In tale contesto, è dunque da inserire, la ricostruzione storica fatta in Aula, rivendicando come già la Protezione civile fosse gestita a livello di Comunità Montana, con costi fissi a carico del Comune, pur di fronte a un servizio “di fatto insistente”. Da qui la decisione, durante il quinquennio “rosso”, di costituire un gruppo calolziese: “abbiamo reclutato risorse preziosissime (umane), recuperato dotazioni e mezzi anche attraverso rinunce degli amministratori, sistemato la sede, ci siamo fatti assegnare una frequenza nazionale gratuita che ci consente di comunicare tra noi e con altri gruppi in fase emergenziale (che probabilmente pochissimi hanno)” ha dunque affermato, sottolineando come i 28 volontari saranno dunque sicuramente accolti a braccia aperte della Comunità Montana e come la sinergia, posta dall'attuale amministrazione come obiettivo della convenzione, già esista, anche con realtà “distanti” come Mandello o l'Emilia Romagna.
“Non è un problema entrare in Comunità Montana” ha dunque chiarito, snocciolando poi una serie di accuse alla maggioranza, dal non aver condiviso il percorso con il gruppo di protezione civile, al non aver investito durante il mandato precedente risorse sul tema, fino all'aver umiliato i volontari senza mai gratificarli, non inaugurando nemmeno la nuova sede.
Aggiunti anche una critica per aver “ridotto gli uffici comunali a colabrodo” e un auspicio: “spero che a fine mandato non rimangano macerie, ma si investa (in riferimento alla Protezione Civile ndr). Perché alcune associazioni sono venute a scomparire con queste adesioni che avete fatto...”.
Nel riprendere la parola, Marco Ghezzi si è detto dispiaciuto del fatto che “qualcuno pensa che la Protezione Civile sia una cosa personale”, innescando l'escalation culminata con l'abbandono dell'Aula della controparte, mentre interveniva l'assessore Cristina Valsecchi, per replicare a quanto sentito.
Nel mezzo, l'altro capogruppo d'opposizione. Diego Colosimo per Cambia Calolzio – che alla messa ai voti si è astenuto – ha ammesso di non conoscere il pregresso citato da Mazzoleni, aggiungendo di giudicare però interessante l'apertura agli altri comuni, augurandosi che venga estesa ad altri servizi, fino ad “arrivare un domani a una unione dei Comuni della Val San Martino”.
Fulmini e saette, dunque, ieri sera in consiglio a Calolzio, con l'assise chiamata a deliberare, “l'Approvazione della convenzione per la gestione associata e coordinata delle attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi”.
Già un colpo basso Mazzoleni l'aveva riservato al punto precedente - “l'Approvazione del regolamento del gruppo comunale di volontariato di protezione civile del comune di Calolziocorte” – dicendosi certa, a nome del suo gruppo, che tale novità “metterà la parola fine all'uso improprio della divisa e del ruolo da parte di qualcuno, che ha richiesto in questi anni anche richiami attraverso la sua persona – ha detto rivolgendosi al sindaco ndr - e il Prefetto”.
Una provocazione lasciata cadere. Non così al punto successivo, con la pazienza del primo cittadino esauritasi dopo lunga trattazione dell'argomento (già affrontato anche in commissione), ovvero l'ingresso di Calolzio in una convenzione con la Comunità Montana, per un coordinamento tra le Protezioni Civili di Caprino, Carenno, Monte Marenzo, Erve e Torre de' Busi.
In altre parole - per come spiegato - ogni gruppo manterrà la propria autonomia (come la propria attrezzatura e la propria sede) ma ci sarà, un coordinatore dei coordinatori per offrire, in caso di eventi di particolare entità, un intervento più rapido ed efficace a livello di Val San Martino.
La Comunità Montana, poi, si farà carico delle spese per l'assicurazione dei volontari nonché del reperimento di fondi/materiale tramite la partecipazione a bandi dedicati mentre eventuali spese concordate tra i gruppi convenzionati saranno ripartite secondo un doppio criterio e dunque sulla base della popolazione e dell'estensione territoriale del singolo comune. Calolzio, nello specifico, dovrà concorrere per il 36%. E parrebbe essere proprio la questione economica il nodo di disaccordo che ha portato il gruppo Calolziocorte BeneComune a esprimersi poi contro la Convenzione (con i soli voti di Cesare Valsecchi e Anna Bruna Frigerio, dopo l'uscita dall'Aula, in segno di protesta della capogruppo e in assenza di Wilna de' Flumeri).
Articolata, dopo aver riproposto domande rimaste senza risposta in commissione, la dichiarazione di voto di Sonia Mazzoleni, già assessore della Giunta di centrosinistra, già coordinatrice della Protezione Civile e ancora volontaria attiva tra le giubbe giallo-blu calolziesi, da sempre contrapposta alla delegata della Giunta Ghezzi Cristina Valsecchi, con la quale, anche in altre occasioni, era arrivata – apertamente – allo scontro.
In tale contesto, è dunque da inserire, la ricostruzione storica fatta in Aula, rivendicando come già la Protezione civile fosse gestita a livello di Comunità Montana, con costi fissi a carico del Comune, pur di fronte a un servizio “di fatto insistente”. Da qui la decisione, durante il quinquennio “rosso”, di costituire un gruppo calolziese: “abbiamo reclutato risorse preziosissime (umane), recuperato dotazioni e mezzi anche attraverso rinunce degli amministratori, sistemato la sede, ci siamo fatti assegnare una frequenza nazionale gratuita che ci consente di comunicare tra noi e con altri gruppi in fase emergenziale (che probabilmente pochissimi hanno)” ha dunque affermato, sottolineando come i 28 volontari saranno dunque sicuramente accolti a braccia aperte della Comunità Montana e come la sinergia, posta dall'attuale amministrazione come obiettivo della convenzione, già esista, anche con realtà “distanti” come Mandello o l'Emilia Romagna.
“Non è un problema entrare in Comunità Montana” ha dunque chiarito, snocciolando poi una serie di accuse alla maggioranza, dal non aver condiviso il percorso con il gruppo di protezione civile, al non aver investito durante il mandato precedente risorse sul tema, fino all'aver umiliato i volontari senza mai gratificarli, non inaugurando nemmeno la nuova sede.
Aggiunti anche una critica per aver “ridotto gli uffici comunali a colabrodo” e un auspicio: “spero che a fine mandato non rimangano macerie, ma si investa (in riferimento alla Protezione Civile ndr). Perché alcune associazioni sono venute a scomparire con queste adesioni che avete fatto...”.
Nel riprendere la parola, Marco Ghezzi si è detto dispiaciuto del fatto che “qualcuno pensa che la Protezione Civile sia una cosa personale”, innescando l'escalation culminata con l'abbandono dell'Aula della controparte, mentre interveniva l'assessore Cristina Valsecchi, per replicare a quanto sentito.
Nel mezzo, l'altro capogruppo d'opposizione. Diego Colosimo per Cambia Calolzio – che alla messa ai voti si è astenuto – ha ammesso di non conoscere il pregresso citato da Mazzoleni, aggiungendo di giudicare però interessante l'apertura agli altri comuni, augurandosi che venga estesa ad altri servizi, fino ad “arrivare un domani a una unione dei Comuni della Val San Martino”.
A.M.